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martedì 26 novembre 2013

Ripresa nel 2014? Forse, ma non chiamiamola ripresa....


Sono passati ben 5 anni da quando la crisi ha colpito l'Italia e  guardando il grafico sovrastante ( fonte:  http://www.soldionline.it/infografiche/andamento-del-pil-trimestrale-italiano-dal-2007) si può notare come l'effettivo calo del prodotto interno italiano dal 2007 è nell'ordine del 9,1%!!
In base agli ultimi dati disponibili il 2014 dovrebbe essere finalmente il primo anno in cui vedremo il segno + davanti al dato sul Pil. Il governo nell'ultimo DEF stima una crescita del PIL italiano per il 2014 dell'1%
Una decina di giorni fa il Fondo Monetario Internazionale (IMF) ha stimato che nel 2013 il Pil dell'Italia dovrebbe scendere dell'1,8% ( mesi fa stimava solo 1%...) e nel 2014 dovrebbe tornare a salire dello 0,7% contro una crescita dell'area euro dell'1% e del mondo del 3,6%. 


La settimana scorsa l'Ocse è stato ancora più conservativo stimando una crescita per il Pil Italiano dello 0,6% per il 2014 confermando invece i target sull'Europa e sulla crescita globale previsti dal IMF. 


A mio avviso c'è il concreto rischio che per un motivo o per un altro a fine 2014 ci troveremo a parlare di una crescita davvero ridicola (+0,2/ +0,4%) se il tessuto industriale italiano continuerà a sciogliersi come neve al sole e a lasciare a casa migliaia di lavoratori che a sua volta saranno costretti a ridurre i propri consumi. Per non parlare della crescente pressione fiscale (record in tutta europa) che costringe gli italiani a ridurre le proprie spese per far fronte agli impegni tributari (imu,tares, aumento delle accise sui carburanti, etc, etc,). Volendo trascurare il problema inflazione (negli ultimi mesi si sta avviando una pericolosa disinflazione in europa, sopratutto nei paesi periferici che potrebbe sfociare in deflazione... e tutti sanno cosa è successo al Giappone in seguito....) sarei estremamente sorpreso di una crescita del PIL 2014 per l'Italia superiore allo 0,5%. 
Ad ogni modo parlare di uno zero virgola dopo un tracollo del 9,1% negli ultimi 6 anni non è ripresa, è soltanto una frenata durante il peggior crollo economico dell'Italia da quando esistono le statistiche. Sarebbe necessario far circolare i miliardi di euro presi in prestito dalle banche tramite LTRO regalati dalla Bce a un tasso irrisorio (0,25%) per far ripartire realmente l'economia. Continuare con queste politiche di austerity non serve a nulla se non a peggiorare la congiuntura economica e il governo dovrebbe avere il coraggio di compiere scelte importanti per la vera ripresa economica, a partire dalla riallocazione delle risorse economiche dalle pensione d'oro verso i giovani laureati in cerca di occupazione passando sopratutto per quelle famose riforme strutturali che il paese attende da oltre 20 anni. 
Ci sono stati governi di destra e di sinistra al potere, governi tecnici, governi para-tecnici, sembra ogni volta tutto cambi ma in fondo non cambia nulla...compreso il nostro amaro futuro.