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lunedì 31 gennaio 2011

Prima la paura poi Milano recupera...

Giornata a doppia velocità per le borse europee oggi. Questa mattina nei primi minuti di contrattazione l'indice di Milano era sceso violentemente (-1,4%) a causa della drammatica situazione in Egitto che ha intimorito gli investitori nel weekend. Successivamente sono scattate delle ricoperture che hanno riportato l'indice sulla parità e nel primo pomeriggio l'indice ha trovato anche la forza di spingersi fino a 22200 punti (+0,6%). Nel finale di seduta complice un Wall Street senza mordente il Ftse Mib ha rallentato la propria corsa chiudendo a 22050 punti in rialzo dello 0,12%
Da un punto di vista macro la giornata è stata caratterizzata dal dato dell'inflazione europea (+2,4%) che a mio avviso inizia a diventare preoccupante sia per noi consumatori che per i vertici della BCE. 
Discreti invece i dati americani di oggi. Le spese personali sono cresciute dello 0,7% nel mese scorso ( attese di +0,6%) mentre l'indice PMI di Chicago è salito a 68,8 ( sui massimi degli ultimi anni , contro attese di 65). 

Da un punto di vista grafico l'indice di Milano ha dato segnali allarmanti questa mattina ma poi tutto è rientrato nel primo pomeriggio. Qualora i prezzi dovessero tornare a scendere i primi supporti transitano a quota 22000-21900 e 21700 punti, quest'ultimo molto importante per il trend settimanale. 
Al contrario in caso di nuovi rialzi le prime resistenze passano a 22200 punti e successivamente a 22300. La debolezza del settore bancario quest'oggi indica una certa incertezza degli investitori. 

Situazione di incertezza anche a wall street dopo la pesante seduta di venerdì. I future dell'Sp500 sono rimbalzati sul supporto dei 1264 punti e si sono riportati comodamente a quota 1282 nel finale di seduta. Il trend del listino americano di lungo periodo rimane impostato al rialzo e la chiusura vicino ai massimi di seduta è sicuramente un segnale distensivo per gli investitori americani. Tuttavia non escludo qualche sorpresa ribassista nelle prossime sedute. 

venerdì 28 gennaio 2011

Primi campanelli d'allarme per le borse: Milano -1,3%

Giornata molto interessante quella di oggi da un punto di vista tecnico. Dopo una apertura in rialzo il Ftse Mib si era spinto fino a quota 22460 punti ( +0,6%) ma poi nel primo pomeriggio ha iniziato a scendere in maniera piuttosto convinta per chiudere a quota 22025 punti in calo dell'1,28%. Le vendite sono state particolarmente violente sul settore bancario, ( esempio unicredit è passata da 1,88 a 1,83 nel giro di poche ore). 
A preoccupare i risparmiatori è stato il dato sotto le attese del Pil Americano ( +3,2%) . Gli analisti infatti si aspettavano un +3,6% e questo ha messo di malumore i mercati. Nemmeno il dato migliore delle attese sulla fiducia del Michigan (74,20) è riuscito a ribaltare il trend ribassista. 



Il grafico del future dell'Sp500 è alquanto preoccupante. Infatti dopo aver tentato di sfondare quota 1300 punti l'indice ha iniziato una discesa molto violenta che lo ha portato nel giro di un paio d'ore a quota 1275 punti. Vedremo se nel finale di seduta riuscirà a recuperare qualcosa. Il mercato appare piuttosto spaventato come dimostra il rialzo violento del Vix a quota 19 (+18% da ieri). Per i meno esperti il VIX viene anche detto indice della paura dei mercati ed esprime la volatilità della borsa americana. 

Per quanto riguarda il Ftse Mib la mancata rottura rialzista dei 22500 punti (resistenza di lungo periodo molto importante) ha innescato le prime vendite. Il crollo dell'ultima ora e la chiusura vicino ai minimi di giornata è un segnale piuttosto allarmante di inversione ribassista sul breve periodo. L'eventuale rottura dei 22000 punti potrebbe portare il nostro indice dapprima sui 21800 e successivamente a quota 21600 punti. Al contrario in caso di nuovi rialzi le prime resistenze si trovano in area 22200 punti e successivamente a quota 22300 punti.  
Prestate molta attenzione la settimana prossima poichè qualcosa potrebbe cambiare rispetto al mese di Gennaio. 



giovedì 27 gennaio 2011

Tori ribelli a Milano : Ftse Mib +1,38%

Mercati finanziari in rialzo anche oggi in tutta europa. Dopo un avvio incerto ( Milano è arrivata a perdere mezzo punto percentuale) i tori sono tornati di scena a Piazza Affari e hanno portato il Ftse Mib sui nuovi massimi da inizio 2011 a quota 22312 punti (+1,38%).  Dall'inizio dell'anno l'indice di Milano è salito del 10,6%, e dai minimi dell' 11 gennaio il rialzo è vicino al 12%. Sono andato a controllare i miei dati a disposizione, e rialzi così cospicui negli ultimi 14 giorni si sono verificati solo nell'1,8% dei casi. Insomma l'ipercomprato ha preso casa a Piazza Affari in questi giorni. Da notare che il rialzo odierno non è assolutamente giustificabile dai dati macro americani. In particolare la situazione occupazionale americana torna ad essere molto preoccupante. 
Ecco i dati macro americani più importanti di oggi
Richieste sussidi di disoccupazione saliti a quota 454 mila dai 403 mila della scorsa settimana.
Richieste di disoccupazione continua salite a 3991 mila unità dalle 3897 mila del dato precedente. 
Ordini di beni durevoli crollati del 2,5% a dicembre contro attese di +1,5%; escludendo la componente dei trasporti i nuovi ordini sono scesi dello 0,5% ( attese di +0,6%).
Unico dato positivo della giornata proviene dalle vendite di case con contratti in corso a +2% (attese di +0,8%). 
Le piazze finanziarie hanno snobbato tutti questi dati e anche il taglio del Rating, da parte di S&P, di lungo termine del Giappone da AA a A-. 
In questo contesto l'indice americano Dow Jones al momento si mantiene sulla parità ma sembra essersi configurata una sorta di triplo massimo attorno ai 12020 punti che preannuncia qualche possibile calo. 

Per quanto riguarda il nostro indice la situazione rimane rialzista. I primi ostacoli ora transitano in area 22400 punti e successivamente a 22500 e 22600. Al contrario in caso di ribassi i primi supporti si trovano a 22200 punti e successivamente a 22000 e 21850. L'eventuale rottura dei 21850-21800 punti sarebbe un segnale molto significativo per le prossime sedute. 

mercoledì 26 gennaio 2011

Un analisi di lungo periodo sul Dow Jones

Chiusura in rialzo per la borsa di Milano oggi, dopo i numerosi su e giù che hanno caratterizzato la seduta odierna. A fine giornata il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,30% a quota 22007 punti mostrando però chiari segni di debolezza nella parte finale della seduta, in particolare nel settore bancario. Personalmente credo che qualcosa si stia sgretolando nel trend rialzista che ha caratterizzato l'indice Milanese da inizio gennaio. 



La mia analisi giornaliera tuttavia si sofferma sul Dow Jones, da sempre l'indice di riferimento a livello mondiale. 

Come potete osservare dal grafico, l'indice americano ha intrapreso una corsa furibonda a partire dal fatidico 9 Marzo 2009 quando il listino americano andò sotto  i 6500 punti. Da quel giorno il Dow Jones è salito dell'85% portandosi quest'oggi a quota 12000 punti. Osservando le candele settimanali è possibile delineare un robusto trend rialzista di lungo periodo che non è stato mai messo in discussione nel periodo considerato. Tuttavia andando ad osservare gli ultimi mesi, a partire da settembre 2010, è possibile notare qualche eccesso rialzista. In particolare lo stocastico settimanale ha raggiunto un livello di 98,51 punti su un massimo di 100! Insomma è un mercato troppo euforico che potrebbe subire una correzione del 7-8% nei prossimi mesi e riportarsi in un primo momento sugli 11250 punti ed eventualmente anche a 10750 punti. L'analisi tecnica ci insegna che solo quando i prezzi fuoriescono dalla fase di ipercomprato è il momento giusto per liquidare le posizioni rialziste. Tuttavia, in questo momento, dato il valore raggiunto, opterei per una liquidazione anticipata dei long sul mercato americano e per chi volesse rischiare qualcosina valuterei l'opportunità di qualche short di medio periodo da mantenere per 1-2 mesi. Questa strategia è dettata anche dal fatto che le ultime 9 settimane si sono chiuse sempre in territorio positivo e prima o poi il mercato sconta gli eccessi. Vedremo nei prossimi mesi se questa correzione ci sarà o meno. 

martedì 25 gennaio 2011

Il Pil inglese spaventa i mercati: Milano -1%

Giornata delicata per le piazze finanziarie europee. A fine seduta il Ftse Mib ha accusato un calo dello 0,98% a quota 21940 punti. Piazza affari oggi è stata tra le peggiori d'europa, solo Madrid (-1,4%) è andata peggio. A scatenare le vendite è stato il dato negativo del Pil Inglese. Nell'ultimo trimestre del 2010 il Prodotto interno lordo inglese è calato dello 0,5% ( gli analisti si aspettavano un +0,5%). Questo dato è molto preoccupante in quanto indica il possibile ritorno in recessione dell'economia inglese  accompagnato da un'inflazione in decisa crescita.  
Nel giro di pochi minuti le piazze europee hanno accusato perdite superiori al punto percentuale spaventate da un possibile ritorno della recessione in tutta europa. 

Sotto la lente d'ingrandimento quest'oggi il listino Spagnolo penalizzato dai risultati delle aste di titoli del debito pubblico: 
L'offerta di titoli a tre mesi ha registrato una domanda superiore di oltre 5 volte l'offerta di 944 milioni con un rendimento salito all'1,80% dal precedente 0,98%. Dinamica analoga sui titoli a sei mesi. La richiesta ha coperto la domanda di oltre 5 volte (1,3 miliardi l'importo assegnato) mentre i rendimenti sono aumentati al 2,59% dal precedente 1,80%.

Da un punto di vista macroeconomico molto significativo è l'andamento dell'indice Case Shiller ( vedi grafico sottostante preso dal sito Calculated risk) 
Come potete notare negli ultimi mesi il mercato immobiliare americano è tornato piuttosto debole, e il valore odierno  indica un calo delle quotazioni del 1,6% rispetto a un anno fa ( dati di novembre 2009 ). 
In questo contesto solo il dato sorprendentemente positivo (60,6) della fiducia dei consumatori americani  ha permesso ai listini di limitare le perdite. 




Da un punto di vista grafico, l'indice di milano è stato nuovamente respinto dalla resistenza dei 22300 punti e successivamente ha iniziato una repentina discesa che lo ha portato sotto i 22000 punti. La violenza con cui è avvenuta la rottura di questo supporto non è un bel segnale e potrebbe essersi innescata una inversione di trend di breve periodo. Per domani sarà fondamentale la tenuta del supporto dei 21800 altrimenti potremmo assistere a cali piuttosto violenti in area 21700 ed anche 21500 punti. Al contrario il superamento dei 22000-22050 punti potrebbe riportare tranquillità a Piazza affari e innescare nuovi acquisti con target primario a 21150 e successivamente a 21300 punti. 

lunedì 24 gennaio 2011

Il Dow Jones punta ai 12000 mila e Milano chiude in positivo

Chiusura in rialzo per la borsa di Milano, con il Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,29% a 22156 punti trascinato al rialzo da Wall Street. L'indice americano Dow Jones dopo qualche momento iniziale di indecisione ha imboccato la via dei rialzi e sembra puntare ai 12000 punti ( 11952 punti in questo istante). Nella giornata odierna non ci sono stati dati macro particolarmente importanti a parte il rialzo dei tassi d'interesse ungheresi al 6% e i nuovi ordinativi all'industria nell'area euro (+2,1% contro attese di +2,3%). 

Da un punto di vista grafico la giornata odierna è di difficile interpretazione. Infatti da una parte l'indice ha chiuso l'ennesima giornata in rialzo, ma dall'altra sembra venire meno la spinta rialzista dei giorni scorsi e il calo piuttosto marcato della prima ora di contrattazioni potrebbe anticipare qualche repentino cambiamento d'umore dei vari operatori a piazza affari. In caso di nuovi rialzi domani il Ftse Mib dovrebbe portarsi sui 22250 punti e successivamente sui 22300 e in caso di ulteriori allunghi potrebbe puntare anche ai 22500 punti. Al contrario in caso di ribassi i primi supporti si trovano a 22100 punti e successivamente nell'area 22000-21950 ( i minimi odierni). 

domenica 23 gennaio 2011

Cds in calo, ma siamo sicuri che la situazione sia davvero tranquilla?


La settimana scorsa è stata ricca di indicazioni per i vari listini europei. L'indice di Milano è stato tra i più brillanti con guadagni a doppia cifra per alcuni titoli bancari. La situazione dei Piigs è migliorata decisamente negli ultimi giorni. Molti Cds sono letteralmente crollati, riportando tranquillità sui vari mercati azionari. In particolare segnalo il calo dei Cds Italiani sotto quota 200 ( 188,8 ), e quelli della Spagna sotto quota 300 ( 272,9). 
Tuttavia credo che da un punto di vista macro molti problemi siano ancora senza una reale soluzione e di conseguenza non sarei sorpreso da qualche nuova tensione sui mercati nelle prossime 2 settimane. 

Da un punto di vista grafico il nostro indice rimane ben impostato al rialzo ma il calo dai massimi giornalieri di venerdì potrebbe segnalare un'imminente inversione di tendenza. Molto importante sarà la tenuta del supporto dei 22000 punti altrimenti è lecito attendersi un veloce calo a quota 21800 ed eventualmente a 21600 punti. Al contrario in caso di nuovi rialzi , il Ftse Mib incontrerebbe i primi ostacoli attorno a quota 22200 punti e successivamente a 22300 punti. 


giovedì 20 gennaio 2011

L'europa in rosso, Milano resiste e chiude in positivo

In una giornata caratterizzata da numerosi dati macro, le piazze europee si sono concesse una seduta di riposo chiudendo quasi tutte in calo dopo i guadagni dei giorni scorsi. Unica piazza finanziaria insieme a Madrid, a resistere all'ondata ribassista, è stata la borsa di Milano, anche oggi tra le migliori d'europa, che ha chiuso in rialzo dello 0,37% a quota 21792 punti.  
I dati macro provenienti dalla Cina sono stati molto positivi: 
(variazioni anno su anno)
Pil cinese +9,8% 
Indice dei prezzi al consumo : +4,6%
Produzione industriale: +13,5% 
Indice dei prezzi alla produzione : +5,9%
Vendite al dettaglio: +19,1%
Positivi anche i dati provenienti dagli Stati Uniti:
Richieste sussidi di disoccupazione : 404 mila unità
Richieste di disoccupazione continua: 3861 mila unità
Vendite di case esistenti: 5,28 milioni di unità. 
Unico dato negativo della giornata è stato l'indice della produzione Fed di Filadelfia uscito sotto le attese a 19,3.

Nonostante i dati positivi, Wall Street è stata colpita dalle vendite, ( al momento è in calo di mezzo punto) trascinando al ribasso quasi tutta l'europa. Da segnalare l'impennata della volatilità ( Vix +7,5% a quota 18,66) sui mercati americani. 
Piuttosto pesante la borsa inglese, -1,8% a causa di un possibile rialzo dei tassi da parte della BoE nella prossima riunione per limitare la crescente inflazione in Gran Bretagna. In deciso ribasso anche Francoforte (-0,8%).

Il nostro listino si è scontrato con l'importantissima resistenza dei 22000 punti ma allo stesso tempo non ha mostrato segni di debolezza rispetto al resto d'Europa. Per domani in caso di prese di beneficio è probabile un ritorno in area 21650 punti ed eventualmente 21500. Al contrario in caso di nuovi rialzi i primi ostacoli transitano in area 21900 e successivamente a quota 22000 punti. 

mercoledì 19 gennaio 2011

Ancora Tori a milano, ma il finale non è dei migliori

Ennesima chiusura in rialzo per Piazza Affari oggi. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,56% chiudendo a 21712 punti , portando il bilancio da inizio 2011 ad un fantastico +7,5%. Alquanto sorprendente la performance del listino italiano che oggi è stata la migliore d'europa. Infatti il Dax tedesco ha perso lo 0,86% mentre l'eurostoxx è sceso dello 0,77%. Piuttosto pesanti Parigi (-0,96%) e Londra ( -1,30%) mentre si è difesa Madrid (-0,18%). In questo momento l'indice americano Dow Jones viaggia attorno alla parità senza destare particolari timori nei cuori degli investitori. 
Tuttavia guardando il grafico con candele giornaliere del future americano mi sembra di intravedere qualche possibile correzione nelle prossime settimane. Infatti l'indice americano è salito di quasi il 20% da inizio settembre 2010 senza soste degne di nota, a parte una breve pausa di novembre. Al momento la situazione rimane piuttosto tranquilla però meglio monitorare la situazione qualora venisse violata qualche media mobile di lungo periodo. 






Per quanto riguarda il nostro Ftse Mib, quest'oggi è stato respinto dalla resistenza posta in area 21800-21850 punti e il repentino calo nel finale potrebbe anticipare qualche inversione di trend nel breve periodo.
Qualora domani le quotazioni dovessero ripartire al rialzo i primi ostacoli passano in area 21850 punti con target successivi posti a 21900-22000 punti. Al contrario in caso di ribassi è probabile un ritorno in area 21600-21550 punti. In caso di aumento della volatilità e di discese importanti sarà possibile un ritorno in area 21400 punti e successivamente 21300. 

martedì 18 gennaio 2011

Milano torna a salire ma occhio all'inflazione!

Chiusura brillante anche oggi per la borsa di milano. A fine seduta il Ftse Mib è salito del 1,16% a quota 21590 punti. A questo punto il mercato si trova su un livello molto importante, in quanto l'eventuale rottura di questi massimi potrebbe innescare ulteriori acquisti nel medio-lungo periodo. Tuttavia non è tutto oro quello che luccica in quanto la situazione macro italiana non è delle migliori: secondo il bollettino odierno di Bankitalia la ripresa dell'economia mondiale è in deciso miglioramento rispetto agli ultimi tre mesi ma quella italiana è ancora debole. Secondo gli ultimi dati, nei prossimi 2 anni il Pil italiano dovrebbe crescere attorno all'1%-1,1% mentre l'inflazione dovrebbe attestarsi attorno al 2%. In realtà l'inflazione sta crescendo in maniera ben più corposa negli ultimi mesi e basta vedere il prezzo della benzina ( salito ormai oltre 1,50 euro al litro) per rendersene conto. 
L'inflazione a mio avviso potrebbe subire una netta accelerata nei prossimi mesi in quanto gli stimoli economici della BCE e della Fed americana hanno surriscaldato i mercati. Ad esempio il tasso d'inflazione inglese a dicembre è salito dell'1% rispetto al mese precedente portandosi ad un preoccupante 3,7% su base annuale ( la Boe ha un target inflazionistico del 2%).

Questa tabella mostra l'andamento dei vari tassi euribor sulle varie scadenze. Negli ultimi giorni ho notato un netto aumento dei valori a breve termine, il che potrebbe annunciare qualche rialzo dei tassi d'interesse da parte della Bce nelle prossime riunioni. 


lunedì 17 gennaio 2011

Prime prese di beneficio a Milano

Dopo la furia rialzista delle ultime 4 sedute, sono scattate quest'oggi le prime prese di beneficio per la borsa di Milano. L'indice principale ha perso lo 0,54% a quota 21344 punti. A penalizzare il Ftse Mib è stato sopratutto il settore bancario ( banco popolare -3,2%, intesa e unicredit -0,7%) mentre come al solito fiat industrial è andata in controtendenza +2,7% sfiorando i 10 euro ad azione. 
Da un punto di vista grafico dopo aver realizzato un doppio massimo in area 21550 punti, il Ftse Mib ha iniziato a scendere durante la mattinata. La chiusura di Wall Street per festività non ha smosso le acque nelle ore successive. 
In caso di nuovi ribassi l'indice dovrebbe ritestare i minimi di oggi a 21280 punti e successivamente potrebbe spingersi anche a 21100-21000 punti. Guardando il grafico su base giornaliera si può notare che la rottura, nei giorni scorsi, dei 20700-20800 punti ha innescato degli acquisti importanti, dando finalmente una certa direzionalità al mercato. Tuttavia in area 21600-21700 punti transitano delle resistenze di lungo periodo molto significative che potrebbero ostacolare il percorso rialzista del nostro indice. 
L'eventuale  rottura di questi livelli darà dei segnali importantissimi per i prossimi mesi.
Guardando le candele non escludo un ritorno in area 21000-20800 nel breve periodo a causa dei livelli di ipercomprato raggiunti nei giorni scorsi. 
grafico-RSI-MACD-FTSE-Mib

domenica 16 gennaio 2011

Aggiornamento Cds di venerdì.

Scusate la mia assenza negli ultimi giorni ma sono stato molto impegnato. Come potete notare la situazione è cambiata drasticamente rispetto a 7 giorni fa e i valori dei Cds sono letteralmente crollati , alimentando i rialzi di borsa e in particolar modo del settore bancario. 
Da segnalare il valore dell'Italia tornato a livelli di normalità (206 punti, come riporta Cnbc) venerdì sera. Probabile un ulteriore allungo dei listini azionari domani sopratutto grazie all'ottima chiusura di Wall Street. Domani analizzeremo nel dettaglio la situazione grafica del nostro listino dopo la chiusura dei mercati. 

giovedì 13 gennaio 2011

Tre giorni di fuoco per Milano: Ftse Mib +6,5%

Ennesima chiusura positiva per Piazza Affari oggi: il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,91% a quota 21308 punti mostrando ancora una volta una notevole forza nei confronti degli altri listini europei. Infatti a parte la Spagna che ha guadagnato il 2,7%, l'indice Tedesco Dax ha chiuso quasi invariato mentre l'Indice Svizzero ha perso lo 0,7% e quello inglese lo 0,5%. 
La performance dell'indice Italiano diventa quasi da record se si considerano le ultime 3 sedute. In questi giorni di fuoco infatti, il Ftse Mib ha guadagnato oltre il 6,5% trascinato al rialzo sopratutto dal comparto bancario. 
Da un punto di vista grafico la situazione è indubbiamente impostata al rialzo e la chiusura sui massimi degli ultimi due mesi segnala il ritorno dei tori a milano. Tuttavia la situazione di ipercomprato sul breve periodo dovrebbe portare a qualche lieve presa di beneficio nelle prossime sedute. 
Eventuali nuovi allunghi dovrebbero portare il nostro indice verso l'importante resistenza dei 21450-21500 punti. Al contrario in caso di prese di beneficio è probabile un ritorno dapprima sui 21180 punti e successivamente sui 21050-21100 punti. 
Da segnalare sul fronte macro il discorso di Trichet ( BCE) che si è detto preoccupato per l'inflazione futura in Europa. Infatti quest'oggi sia la BCE che la BOE hanno lasciato i tassi d'interessi invariati ma i continui rialzi dei prezzi delle materie prime iniziano a destare preoccupazioni nei vertici europei. La reazione sui mercati valutari è stata immediata con l'Euro che è ora viene scambiato a 1,3370 contro dollaro (+1,8% da ieri). 
Sul fronte dati l'agenda odierna ha dato delle notizie controverse riguardo alla situazione lavorativa americana. Infatti le richieste di sussidi di disoccupazione   sono volate a 445 mila unità ( contro attese di 410 mila) mentre le richieste di disoccupazione continua sono scese nettamente ( 3,879 milioni contro attese di 4,1 milioni ). 

Le aste di titoli di stato italiane di oggi hanno avuto esito positivo, vi riporto la news da Wall Street Italia: 

L'Italia ha collocato Btp per 6 miliardi sulle scadenze 5 e 15 anni. La domanda è stata buona, ma i rendimenti hanno segnato un rialzo. Sulla scadenza quinquennale, il tasso medio è salito al 3,67% dal 3,24% dell'asta del 12 novembre scorso, mentre la domanda è rimasta stabile con il 'bid-to cover ratio' (rapporto fra domanda e offerta) pari a 1,41, il medesimo dell'asta di novembre. Sulla scadenza 2026, il rendimento medio è salito al 5,06% dal 4,81% precedente e la domanda ha segnato un aumento con bid- to cover ratio di 1,42 contro l'1,3 di novembre.

mercoledì 12 gennaio 2011

I Piigs mettono le ali ai mercati: Ftse Mib + 3,8%

Giornata a dir poco stellare per i listini azionari europei. Dopo una apertura in lieve rialzo gli indici hanno iniziato a salire in maniera sempre più violenta dopo l'esito delle aste di titoli di stato del Portogallo.
Vi riporto la news così come è stata trasmessa sui mercati: 

PORTOGALLO COLLOCA 650 MLN EURO BOND OTTOBRE 2014, RENDIMENTO A 5,396% da 4,041%, BID-TO-COVER A 2,6 DA 2,8. 

PORTOGALLO COLLOCA 599 MLN EURO BOND GIUGNO 2020, RENDIMENTO CALA A 6,719% DA 6,806%, BID TO COVER A 3,2 DA 2,1.

L'asta sui titoli a breve termine ( 3 anni) portoghesi è stata un mezzo salasso con il rendimento che è cresciuto dell'1,35% dall'ultima asta e la richiesta è stata inferiore dell'ultima volta. L'asta dei titoli a lungo termine ( con scadenza 2020) è invece andata molto bene ma credo che ci sia stato l'intervento della Bce o di altre gradi istituzioni internazionali per spiegare il successo di questa asta, con il rendimento in calo dello 0,1% dall'ultima asta. 

A dare ulteriore spinta ai listini europei ci hanno pensato i buoni dati macro del giorno: Produzione italiana a +1,1% ( contro attese di +0,8%), Produzione Europea a +1,2% ( attese di +0,5%) e indice economico di ottimismo in america uscito a 51,90 contro attese di 46,90. 


A fine giornata il Ftse Mib ha guadagnato il 3,82% a quota 21116 punti chiudendo sui massimi di seduta. Ottime performance di molti titoli bancari, che erano stati bersagliati dalle vendite nei giorni scorsi: Intesa san paolo +10,3%, Unicredit +9,7%, Ubi banca +8,3%, Banco Popolare, +7%.
Nel giro di 24 ore l'indice italiano è salito di oltre 1100 punti dai minimi di 20000 punti di ieri pomeriggio. A questo punto sembra che il trend sia impostato nuovamente al rialzo ma non sarei sorpreso da strani movimenti nei prossimi giorni a causa di un ipercomprato di brevissimo piuttosto importante. Per domani possibili due scenari. In caso di ulteriori allunghi le prime resistenze si trovano a quota 21200 punti e successivamente a 21400. Al contrario in caso di prese di beneficio i primi supporti transitano in area 21000 punti e successivamente a 20800. 

martedì 11 gennaio 2011

Milano rimbalza: Ftse mib +1,4%

Dopo la batosta di ieri era lecito attendersi un rimbalzo quest'oggi. Infatti a fine giornata il Ftse Mib ha guadagnato l'1,4% a quota 20339 punti.   L'andamento piuttosto nervoso della seduta odierna rende l'analisi del mercato alquanto complessa. Infatti dopo una apertura in rialzo, l'indice, in mattinata è andato a testare il supporto dei 20000 punti e successivamente ha trovato la forza di allungare dapprima oltre i 20200 punti e infine verso la resistenza dei 20350-20400 punti proprio nel finale di seduta.  Difficile decifrare un mercato del genere, sopratutto in ottica multyday, in quanto da ieri il mercato sembrava aver preso la via dei ribassi in maniera piuttosto convinta. 

La chiusura vicino ai massimi di seduta è un segnale di possibile inversione rialzista con target di 20500 punti in un primo momento e successivamente anche 20600-20700. Al contrario in caso di nuovi ribassi i primi supporti transitano in area 20200 punti e nuovamente a 20000 punti. 


Sul fronte macroeconomico vorrei segnalare questo grafico ( preso da Cma market).
Esso rappresenta l'andamento dei Cds a 5 anni della Slovenia. Il valore in termini assoluti è di tutta tranquillità ( 92 punti) sopratutto rispetto ai valori altissimi dei vari Piigs. Tuttavia nei primi giorni del 2011 i valori stanno iniziando a salire in maniera piuttosto violenta ( oggi + 7,6%), e non vorrei che anche questo piccolo paese venisse travolto dalla speculazione finanziaria nei prossimi mesi a causa di qualche problemino nei loro conti pubblici. 
In attesa di avere delle risposte dai grafici e dai dati macro di domani vi auguro una buona serata!

Aggiornamento Cds ....

Ultimo aggiornamento serale da Cnbc sui Cds. La Grecia è tornata a preoccupare i mercati in maniera significativa ma anche l'Irlanda non scherza. Vedremo se gli interventi della BCE riporteranno il sereno sui mercati azionari, ma vedendo questi valori credo che ci vorrà molto tempo affinchè la situazione torni alla normalità. 

lunedì 10 gennaio 2011

Operazioni condivise 2011 (A)


In questa sessione del blog pubblicherò come al solito le mie operazioni, cercando di dare qualche indicazione anche sui take profit e sugli stop loss.  Per essere aggiornati in tempo reale sulle mie operazioni iscrivetevi tra i lettori fissi ( qui a sinistra)  e riceverete una mail in tempo reale. 

Per visualizzare tutti i commenti e le operazioni precedenti basta cliccare su:
operazioni condivise 3 ( C'è l'elenco di tutte le operazioni del 2010: +62,58%*)

Buon Trading a tutti. 

Ricordo che tale sessione è a titolo informativo e non rappresenta sollecitazione all'investimento o al pubblico risparmio. Per maggiori dettagli leggete il disclaimer.

Di seguito vi riporto tutte le mie operazioni  da Gennaio 2011


  Numero          Titolo             Data             Prezzo           Data          Prezzo       Var %
operazione                          Acquisto         Acquisto        Vendita       Vendita    


     1              Etf-Xbear       06/01/2011     32,475€     15/06/2011      32,57€            +0,29%


* Non si considerano reinvestiti i profitti delle varie operazioni. 
Il rendimento calcolato è la semplice somma algebrica dei rendimenti di ciascuna operazione. 
Chiaramente non è un calcolo corretto, ma lo scopo di questa tabella è esclusivamente indicativo.

Condividete anche le vostre operazioni in questa sessione

Tornano gli orsi a Piazza Affari: Ftse Mib -2,3%

Giornata molto pesante a Milano quest'oggi. Il Ftse Mib ha accusato un calo del 2,36% a quota 20058 punti affossato dal comparto bancario (Intesa San paolo -5,7%, Popolare Milano -4,9%,  Unicredit -3,7% ) . A destare preoccupazione sui mercati sono come al solito i bilanci dei vari paesi europei, in particolare quelli di Spagna e Portogallo. 
I valori dei Cds sono tornati a salire in maniera piuttosto decisa negli ultimi giorni e credo che ne vedremo ancora delle belle nelle prossime sedute. 
La tabella qui sotto si commenta da sola:











Da un punto di vista macro nei prossimi giorni saranno da monitorare le numerose aste di titoli di stato di alcuni Piigs, Portogallo in primis: i titoli di stato a 10 anni portoghesi oggi rendevano il 7,15%! 

Graficamente parlando il trend giornaliero è stato estremamente ribassista e la chiusura sui minimi di giornata conferma la forza del trend in atto. Probabile un ulteriore ribasso domani con primo target a quota 20000 e successivamente a quota 19800 punti. In caso di ulteriori accelerazioni ribassiste non escludo un ritorno sui 19600-19500 punti. Al contrario in caso di rimbalzi tecnici la prima resistenza passa attorno ai 20200 punti e successivamente a 20400 punti. La debolezza del settore bancario rende il nostro indice particolarmente esposto in caso di ribassi, quindi opterei per una scelta attenta dei titoli in portafoglio. 
Da segnalare Fiat che anche oggi è riuscita a chiudere in rialzo +1,4% dopo la notizia che l'a.d. Marchionne ha annunciato che la quota di Fiat in Chrysler è salita dal 20% al 25% e durante quest'anno potrebbe salire al 51%. 

venerdì 7 gennaio 2011

150 anni d'Italia ma ce poco da festeggiare

Oggi iniziano i festeggiamenti per celebrare i 150 anni d'Italia ma guardando agli ultimi dati macro c'è davvero poco da festeggiare. Il tasso di disoccupazione è salito all'8,7%, il massimo dal 2004 mentre il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ha raggiunto un nuovo record: 28,9%. Nel resto d'europa la situazione non è delle migliori. Il tasso di disoccupazione dell'area euro a 16 paesi è salito al 10,1% ( era al 9,9% un anno fa), e il tasso di disoccupazione dell'unione europea a 27 paesi è salita al 9,6% dal 9,4% di un anno fa. Maglia nera d'europa è la Spagna con un tasso di disoccupazione salito al 20,6%
Piuttosto debole anche il dato sulla crescita del Pil europeo nell'ultimo trimestre (+0,3% contro attese di +0,4%) che denota un certo rallentamento della ripresa economica negli ultimi mesi. L'italia negli ultimi 12 mesi è cresciuta dell'1,1% contro una media europea dell'1,9% per l'Ue-16 e del 2,2% per l'Ue-27. 
Tutti questi dati hanno indebolito l'euro contro le altre valute (dollaro e franco svizzero in particolare) e molte piazze europee, in particolare il listino spagnolo, al momento invece Piazza Affari viaggia attorno alla parità. 

giovedì 6 gennaio 2011

La befana porta bene a piazza affari, ma il finale è preoccupante

Chiusura in rialzo per la borsa di milano quest'oggi. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,42% a quota 20637 punti.  
Dopo un'avvio in netto rialzo l'indice principale di Piazza Affari si aggirava attorno ai 20850 punti verso ora di pranzo, in progresso dell'1,5%, sostenuto dall'ottimo dato sugli ordinativi alle fabbriche tedesche (+5,2%).  Nel primo pomeriggio ci sono state le prime prese di beneficio dopo il dato deludente sui sussidi di disoccupazione americani uscito peggio delle attese a 409 mila unità. Successivamente il crollo dell'euro fino a quota 1,30 ha innescato una serie di vendite piuttosto intense che hanno trascinato in rosso quasi tutti i listini europei. Il calo dell'euro è dovuto ai soliti problemi dei paesi europei più indebitati , i cosiddetti Piigs. Quest'oggi i valori dei Cds sono saliti quasi a livelli record: 
Grecia : 1022
Irlanda : 628,5
Portogallo: 500,9
Spagna : 339
Italia: 235,2

A preoccupare gli investitori nelle ultime ore è sopratutto l'Irlanda che in base agli ultimi dati disponibili è sempre più in crisi. A dicembre infatti il tasso di disoccupazione è salito al 13,4% dal 13,2% di novembre.
Oggi ho aperto una posizione ribassista su milano ( vedi  il link operazioni condivise) attorno ai 20800 punti, in quanto mi aspetto qualche calo nei prossimi 2-3 giorni. 
Graficamente parlando il nostro indice si trova in un trading range da varie settimane e soltanto il superamento dei 21000 punti potrebbe dare una certa direzionalità per le prossime settimane. Quest'oggi l'indice è stato respinto dalla resistenza posta a 20900 punti e nel finale di seduta è letteralmente crollato complice il calo di Wall Street. Probabile a questo punto un ritorno sui 20500 punti nella mattinata di domani ed eventualmente a quota 20300 punti in caso di ribassi violenti. Al contrario in caso di recupero è possibile un ritorno a quota 20800 punti in un primo momento, e successivamente a 20900. 

mercoledì 5 gennaio 2011

Aspettando la Befana Milano chiude il leggero guadagno

Dopo la pausa natalizia rieccomi qui in postazione con voi per questo 2011 appena iniziato. In questi giorni le borse hanno avuto movimenti piuttosto significativi ma il quadro generale rimane ancora preoccupante. Quest'oggi infatti sono andate in scena le prime aste di titoli di stato portoghesi e tedeschi. Il rendimento dei titoli a 6 mesi portoghesi è salito al 3,686% per un ammontare di 500 milioni di euro. In rialzo anche i tassi d'interessi offerti sui titoli di stato tedeschi: sono stati collocati infatti 3,91 Miliardi di euro con scadenza decennale ed un rendimento del 2,87% contro il 2,59% di fine novembre. 
Queste notizie hanno condizionato la seduta odierna fino al primo pomeriggio quando i dati macro provenienti dall'America hanno riportato il sereno a Piazza Affari. Infatti il dato sulla variazione occupazionale non agricola è risultato a quota +297 mila, ben al di sopra delle aspettative di +100 mila, e il dato sull'indice Ism non manifatturiero uscito a 57,1 ha riportato un clima di fiducia nei cuori degli investitori americani. 
Credo che fino al 10 gennaio i mercati si troveranno ancora in una fase interlocutoria, ma poi il ritorno di molti operatori dalle vacanze dovrebbe far aumentare la direzionalità dei mercati , sopratutto di quelli europei. 
A fine seduta il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,02% a quota 20551 punti sui massimi di seduta. Il finale di seduta sembra anticipare un ulteriore rialzo anche per la seduta di domani con target primario a 20700 punti e successivamente a quota 20800 punti dove si trova una resistenza piuttosto significativa. Al contrario qualora le vendite dovessero avere la meglio i primi supporti si trovano a 20400 punti e successivamente a 20200. Vedremo se la befana porterà doni a piazza affari o carbone.