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giovedì 21 giugno 2012

Il rimbalzo per i mercati forse è finito


Dopo alcuni giorni di violenti rimbalzi per i listini europei sembra che il clima stia cambiando piuttosto rapidamente. L'andamento dei corsi azionari di oggi appare emblematico in tal senso. Infatti il Ftse Mib dopo una apertura in calo era stato in grado di allungare decisamente fino a registrare una crescita vicino all'1,5% attorno ai 14000 punti. La mancata rottura di questa resistenza ha innescato le prime prese di beneficio che hanno riportato l'indice sui valori di ieri. A fine seduta infatti l'indice milanese ha guadagnato appena lo 0,14% a quota 13751 punti. 


Da un punto di vista tecnico va segnalato che il listino italiano ha guadagnato nelle ultime sedute oltre 1100 punti e dopo aver tentato invano di superare quota 14000 punti sembra configurarsi qualche giorno di correzione. Infatti sul grafico con candele orarie si può osservare un taglio ribassista del macd che rafforza questo segnale ribassista. In tal senso i primissimi target transitano in area 13600 punti e successivamente a 13500 punti. Poichè il trend di lungo periodo rimane impostato ancora al ribasso non sono da escludere ulteriori affondi in area 13400 punti ed eventualmente a 13200 punti. 
Al contrario in caso di nuovi rialzi i primissimi target transitano in area 13800 e 14000 punti ma tale scenario a mio avviso è poco probabile.  

Sul fronte macroeconomico va segnalato che questa sera sono uscite le analisi sulle banche spagnole. Secondo le analisi condotte da due società di consulenze esterne su 14 gruppi bancari del Paese (90% del sistema finanziario nazionale) sembra che sia necessaria una ricapitalizzazione delle banche spagnole in un intervallo compreso tra 51 e 62 miliardi di euro
Secondo la tedesca Roland Berger servirebbero 51,8 miliardi di euro, mentre secondo l'americana Oliver Wyman potrebbero servire tra 51 e 62 miliardi. 

Va segnalato inoltre il nuovo allargamento dello spread tra titoli decennali italiani e bund tedeschi a quota 418 punti (dopo un minimo intraday in area 400 punti). 

In tal senso la mancata rottura del supporto passante in area 400 punti è piuttosto preoccupante e potrebbe innescare un ulteriore allargamento dello spread fino ai 430 e successivamente a 450 punti. 
Osservando il grafico con candele orarie del btp future si può osservare il deciso rally degli ultimi giorni che ha proiettato i prezzi da quota 96 a 101,5 punti. Su questo livello sono scattate le prime vendite che potrebbero continuare anche nella giornata di domani con target intermedio a quota 100 e successivamente a 99,50. A sostegno di questo scenario c'è il taglio ribassista dell'oscillatore macd che segnala una decisa inversione di tendenza. 


Sul fronte delle commodities va segnalato il crollo del petrolio nell'ultimo periodo. ( oggi -3,5% a quota 78,55 dollari a barile ). A mio avviso tale crollo è un segnale piuttosto preoccupante sulla reale situazione economica mondiale...in altre parole il mercato sta scontando una recessione mondiale nei prossimi mesi. 


Per quanto riguarda Wall Street il grafico sottostante del Dow jones con candele giornaliere parla da solo ( notare il taglio sullo stocastico e il pullback sulla media mobile) ed è tutt'altro che positivo per i prossimi giorni.....





giovedì 14 giugno 2012

La spagna vicina al punto di non ritorno


In questi giorni è successo davvero di tutto sui mercati finanziari e sembra di esser tornati rapidamente al clima di panico e di tensione che si respirava a novembre 2011. 
Al centro dell'attacco speculativo è finita questa volta la Spagna che vede i propri conti pubblici sempre più in difficoltà e il tasso di disoccupazione crescere verso il 25%. Come se non bastasse il sistema bancario iberico è sempre più in crisi e la situazione appare tutt'altro che rosea. Dal grafico sottostante si può notare che i titoli spagnoli a 10 anni offrono ad oggi un rendimento del 6,91%, valore che non era mai stato raggiunto nemmeno durate il picco di crisi registrato a novembre e che è ad un soffio dalla fatidica quota del 7%. ( Per i non addetti ai valori ricordo che in passato i paesi che hanno superato questo valore sono stati costretti a chiedere aiuto al Fondo Monetario Internazionale e hanno rischiato o hanno fatto Default)....  



Da segnalare in questo contesto questo grafico auto-esplicativo tratto dal corriere della sera:
Non mi sembra il caso di commentarlo....


Per quanto riguarda la situazione della Grecia credo che in questo weekend potrebbe succedere qualcosa di molto interessante con le nuove elezioni politiche ( anche la borsa greca sembra crederci con un clamoroso +10%) ma a mio avviso non credo che ci sia alcun candidato in grado di portare Atene sulla retta via in così breve tempo. Le ultime notizie parlano di una vera e propria corsa agli sportelli (vengono prelevati dai 500 a 800 milioni di euro al giorno presso le banche greche). Inoltre secondo gli ultimi dati disponibili la Grecia finirà le proprie risorse economiche entro il 20 di luglio e l'andamento dei Cds segnala un'imminente evento negativo (Default o un'eventuale uscita dall'area euro)


  


Per quanto riguarda l'Italia la situazione appare critica ma non abbiamo ancora  raggiunto la situazione di panico registrata a novembre 2011. Quest'oggi anzi il mercato azionario italiano è stato il più forte d'europa (FtseMib + 1,47%) e lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a quota 464 punti base (con il btp decennale che offre un rendimento del 6,13% (max giornaliero al 6,34%).
Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni ma una cosa appare chiara. O verranno prese delle decisioni politiche importanti dai vertici europei o nel giro di 6 mesi credo che l'Euro rischia di dissolversi lasciando dietro di se un'infinità di fallimenti bancari ed industriali e milioni di nuovi disoccupati. 
Mi auguro che il buon senso porti finalmente a delle decisioni chiarificatrici ed in grado di riportare la fiducia sui mercati finanziari internazionali. 

lunedì 11 giugno 2012

mercoledì 6 giugno 2012

Milano rompe gli indugi: +3,5%

Chiusura in deciso rialzo quest'oggi per la borsa di Milano. Il Ftse Mib a fine seduta ha messo a segno uno dei maggiori rialzi delle ultime settimane chiudendo a quota 13427 punti in rialzo del 3,50%. In grande spolvero Banca popolare emilia romagna (+9%), Lottomatica (+7%), mps ( +4) ma anche Finmeccanica ( +7%) e gli altri titoli dell'indice principale. 
Da un punto di vista grafico va segnalato che il mercato italiano sembra tornato molto tonico e la rottura al rialzo della trendline ribassista di medio periodo ( rappresentata nel grafico dalla linea rossa) partita dal 20 marzo scorso è sicuramente un segnale positivo. Anche l'oscillatore MACD ( rappresentato al di sotto della linea dei prezzi) segnala una chiara inversione di tendenza che potrebbe proseguire anche nelle prossime settimane. In tal senso i primissimi target rialzisti transitano in area 13600 punti e successivamente a 13800 punti. Eventuali ulteriori allunghi potrebbero riportare rapidamente l'indice in area 14000 punti. 
Tuttavia data l'elevata volatilità e l'incertezza economica sui conti pubblici italiani ( mancano all'appello 3,4 Miliardi di euro di entrate statali) e politica ( a livello europeo) non si possono escludere nuovi cali con primi target a 13250 punti e successivamente a 13100 e 13000 punti. 

Per quanto riguarda lo spread tra titoli italiani e titoli tedeschi a 10 anni la situazione appare in leggero miglioramento. Infatti dopo i picchi toccati il primo giugno in area 470 punti, lo spread si è assestato in area 430 punti. L'eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe innescare un ulteriore restringimento in area 415 punti e successivamente a 400 punti. Ciò dovrebbe  riportare un po di tranquillità per i titoli di stato italiani, particolarmente penalizzati nell'ultimo mese.