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giovedì 31 marzo 2011

Milano chiude in calo trascinata dallo "stress" bancario

Nella prima vera giornata primaverile dell'anno ( il mio termometro segna 21 gradi), la borsa di Milano accusa un calo dell'1,24%. A spaventare il mercato questa volta è l'Irlanda. Infatti gli stress test condotti sulle principali società finanziarie irlandesi hanno mostrato che  quattro banche  irlandesi che non avrebbero capitali a sufficienza per resistere al peggiore degli scenari. Gli istituti hanno bisogno di 24 miliardi di euro aggiuntivi (34 miliardi di dollari circa).  Nel contesto le autorita' di controllo hanno fatto sapere che Bank of Ireland ha bisogno di 5,2 miliardi di capitale fresco, mentre Irish Life 4, EBS 1,5 e Allied Irish Banks 13,3.
Il settore bancario italiano è stato travolto dalle vendite, Intesa San Paolo (-4,5%), Unicredit (-3,7%) , Banca Popolare Milano (-3,4%). 
L'altro tema del giorno è stata l'inflazione. L'indice dei prezzi al consumo in Europa è salito al 2,6% , ben al di sopra del Target (2%) della Bce.
In italia i prezzi sono saliti dello 0,4% rispetto al mese scorso, il 2,5% rispetto a un anno fa.  A questo punto il rialzo dei tassi d'interessi è solamente una questione di giorni ( meno di una settimana ). Tuttavia credo che questa manovra sarà solamente la prima di una serie da parte della Bce anche perchè il prezzo del Petrolio continua a viaggiare a livelli molto preoccupanti ( 117 dollari al barile il  Brent e 106 dollari al barile il WTI, controlla i prezzi qui ) .A mio avviso finchè il prezzo del petrolio rimarrà al di sopra dei 80-90 dollari, l'inflazione in Europa e in America sarà piuttosto elevata (3%/4%) e le banche centrali saranno costrette ad alzare i tassi d'interesse per calmierare i prezzi. 
Il mercato non sembra più interessarsi al Giappone: l'impianto di Fukushima continua ad emettere sostanze radioattive. 
La tepco, la società che gestisce l'impianto nucleare, ha annunciato che sono stati trovati livelli abnormi di cesio radioattivo nella carne bovina proveniente dall'area di Fukushima (oltre la norma fissata dalle normative del ministero della Sanità), l'Agenzia per la sicurezza nucleare ha reso noto che il tasso di iodio radioattivo presente in mare a 300 metri a sud dalla centrale è di 4.385 volte superiore alla norma. Ieri il valore era di 3.355 volte oltre i limiti. 
Questo sta avendo ripercussioni piuttosto importanti sull'industria nucleare mondiale e contemporaneamente anche sulle energie alternative. (giorni fa avevo consigliato Enel Green Power tra i titoli interessanti quando era a 1,80 euro ad azione e oggi ha toccato anche 1,97). 

Il nostro indice oggi è stato piuttosto debole, anche rispetto al resto d'europa, mentre l'indice Dow Jones rimane attorno alla parità. Graficamente parlando il trend di breve periodo sembra volgere nuovamente al ribasso anche se la giornata di domani potrebbe rimescolare nuovamente le carte in tavola. Molto importante sarà la tenuta dei 21650/21600 punti, al di sotto del quale prevedo un nuovo affondo verso i 21500-21400 punti con un netto aumento della volatilità. Al contrario in caso di recuperi i primi ostacoli transitano in area 21900 poi 21950 e infine 22050 punti. Ulteriori allunghi spingerebbero il nostro listino a 22200 punti, tuttavia data la debolezza odierna questo scenario appare meno probabile. 


mercoledì 30 marzo 2011

Tori scatenati a Wall Street

Giornata di recupero quella odierna per i mercati azionari internazionali. A trascinare al rialzo le borse europee ci ha pensato anche oggi Wall Street, tornata ormai vicino ai massimi dell'anno. Il grafico sottostante mostra il recupero dell'indice Dow Jones: dal 16 marzo ad oggi, l'indice è passato da 11550 punti ai 12380 punti di pochi minuti fa, riportandosi ad un soffio dai massimi di fine febbraio ( 12400 punti).
Se consideriamo gli aspetti macroeconomici, i problemi internazionali come la guerra in Libia e il disastro nucleare giapponese, giusto per fare due esempi, sembra assurdo questo incredibile recupero. 
Utilizzando l'analisi tecnica invece la situazione appare ben diversa.
Guardando  con attenzione il grafico con candele giornaliere si può notare che a partire dal 17 di marzo, lo stocastico aveva incrociato dal basso verso l'alto, dando un chiaro segnale di acquisto sul mercato americano. Il picco dei volumi del giorno successivo rafforzava questo segnale rialzista. Infine il 23 marzo, anche sul Macd si verificava un incrocio rialzista dando un ulteriore segnale di acquisto. 
Arrivati a questo punto la situazione diventa piuttosto problematica: nei prossimi giorni potrebbero configurarsi due scenari. Il primo, una sorta di doppio massimo per il Dow Jones, che decreterebbe la fine del trend rialzista di medio periodo, (tale scenario non è da sottovalutare anche perchè lo stocastico è tornato nuovamente in una zona di ipercomprato  a quota 95,52) e quindi si verificherebbe un rapido ritorno attorno ai 11500 punti nelle prossime settimane. 
Il secondo scenario invece è la rottura con violenza dei precedenti massimi con target successivo a quota 12500 punti e nei prossimi mesi anche a 13000 punti. 


Per quanto riguarda il nostro listino, il Ftse Mib quest'oggi ha chiuso in rialzo dell'1,01% a quota 22001 punti.  Il nostro indice appare più in difficoltà rispetto al Dow Jones e rispetto ad altri indici europei. Qualora domani le quotazioni dovessero nuovamente scendere i primi supporti transitano in area 21850 punti e successivamente a 21600. Al contrario in caso di rottura dei 22050 punti le quotazioni potrebbero spingersi fino a 22200 punti. 

martedì 29 marzo 2011

Le banche affossano Piazza Affari(-1%), Ubi Banca crolla del 12%!

Giornata ricca di notizie quella di oggi per il mondo economico finanziario. 
Come avrete letto nell'articolo precedente ( http://thebesttrader.blogspot.com/2011/03/news-dai-mercati-s-taglia-il-rating.html) la società di Rating S&P ha optato per un taglio del Rating sul Portogallo e sulla Grecia
A preoccupare però il mercato italiano è stato l'annuncio a sorpresa dell'aumento di capitale da 1Miliardo di Euro di Ubi Banca. I risultati aziendali di questa società non sono stati brillanti:
Il risultato netto è stato una perdita di 26 milioni, contro attese di utile netto comprese fra 4 e 16 milioni. Per quanto riguarda la solidità patrimoniale, il Core Tier 1 a fine 2010 era del 6,95%. 
Con l'emissione delle nuove azioni ci sarà una diluizione dell'utile per azione di almeno il 15% e gli analisti hanno tagliato il target price. Per Equita il titolo deve valere 6,7 euro, 7,4 per Morgan Stanley, 6,20 per Merrill Lynch.
Oggi il titolo è crollato del 12,4% scendendo a quota 6,025 euro ad azione.  
Tutto il comparto bancario italiano è stato messo sotto pressione e molti operatori hanno preferito chiudere le loro posizioni per evitare possibili problemi in futuro:
Banco Popolare: -7% 
Intesa San Paolo: -4,5%
Unicredit: -3,7%
Da segnalare il balzo di fiat (+2%) in controtendenza dopo le news dei giorni scorsi ( http://thebesttrader.blogspot.com/2011/03/ferrari-in-borsa-forse.html) . 

Piccola domanda dopo la Grecia,l'Irlanda,la Spagna, e il Portogallo, quale sarà la prossima nazione a subire un downgrade??? La risposta spesso si trova nell'andamento dei listini azionari:
Ftse Mib - 1,04%
Cac 40  +0,3%
Dax  -0,01%
Ftse 100 (Londra) +0,44%
Ibex 35 (Madrid) -0,19%
Dow Jones (Usa) +0,5% in questo momento.

A guardare l'andamento di oggi sembrerebbe proprio che l'Italia possa essere il prossimo paese a finire nel mirino delle agenzie di Rating. Vedremo.  

Da un punto di vista grafico il Ftse Mib quest'oggi è sceso violentemente durante la prima ora di contrattazione fino al supporto chiave dei 21600 punti. Nel finale di seduta complice Wall street è riuscito a recuperar terreno per chiudere a 21780 punti. Per domani qualora i ribassi dovessero proseguire è probabile un rapido ritorno in area 21600 ed eventualmente a 21500 punti. Al contrario in caso di recuperi le prime resistenze transitano in area 21900 punti e successivamente a 22000 punti. La giornata di domani sarà fondamentale per delineare il trend settimanale, ma la debolezza del settore bancario quest'oggi è da interpretare come un segnale di allerta. 

News dai mercati: S&P taglia il rating alla Grecia e al Portogallo

Notizia di pochi minuti fa. La società di rating Standard & Poor's ha tagliato il giudizio di merito sulla Grecia abbassandolo da BB+ a BB-.
La società inoltre esprime le sue preoccupazioni sul futuro dei conti greci e non esclude possibili ulteriori tagli in futuro di uno o due notch ( livelli) se peggiorasse la situazione di bilancio.


Altra tegola anche per il Portogallo. S&P ha anche abbassato, come aveva minacciato di fare ieri, il rating sul Portogallo a "BBB-" tenendo conto delle condizioni di prestito fissate con la creazione da parte del fondo di salvataggio ESM. Da segnalare che a questo punto il rating del Portogallo è di un gradino superiore a quello "junk", ovvero spazzatura 
La reazione sui mercati non è stata delle migliori, al momento l'indice Italiano è in calo dell'1,7% dal -1,3% precedente.


Giusto per chiarire le idee ai risparmiatori meno informati vi allego questa tabella di wikipedia sulle classificazioni dei rating. 


Clicca sulla tabella per ingrandirla



lunedì 28 marzo 2011

Fukushima, un'odissea senza fine !!

Quest'articolo tratto  dal sito Ansa.it  ben riassume l'evoluzione della situazione dall'11 marzo dell'emergenza nucleare giapponese. 


VENERDI' 11 MARZO: Ore 14:46 (6:46 ora italiana): il terremoto di magnitudo 9 attiva lo spegnimento automatico di 11 dei 54 reattori giapponesi. Alle 15:00 circa la centrale di Fukushima viene investita dallo tsunami che danneggia i generatori per il raffreddamento dei reattori. Alle 19 il primo ministro giapponese Naoto Kan dichiara lo stato di emergenza nucleare. I residenti in un raggio di tre chilometri da Fukushima 1 sono invitati a lasciare le proprie abitazioni. Si comincia a usare acqua di mare per raffreddare il reattore 1. Alle 23 la radioattività registrata nella sala di controllo del reattore 1 è mille volte il normale. Il premier Kan estende di 10 km l'area di evacuazione.
SABATO 12: L'Ente giapponese per l'energia elettrica (NISA) annuncia la fuoriuscita di vapore, radioattivo, per far diminuire la pressione elevata nel reattore 1. Alle 15:30 l'idrogeno nel vapore fuoriuscito esplode: crolla il tetto esterno del reattore. Quattro lavoratori rimangono feriti. Un altro incidente nel reattore 2 causa invece la morte di un tecnico e altri 4 feriti. In serata il raggio di evacuazione viene ampliato a 20 km e tre persone sono ricoverate per l'esposizione alle radiazioni. Alle 23:00 si decide di usare acqua di mare anche per il reattore 3.
DOMENICA 13: L'incidente viene classificato di livello 4 su 7, dalla NISA. Viene deciso di raffreddare anche il reattore 2 con acqua di mare. Problemi, poi rientrati anche a Onagawa e Tokai.
LUNEDI' 14: Poco dopo le 11:00 (le 3:00 italiane) c'e un'esplosione di idrogeno anche nel reattore 3 di Fukushima 1. Sei i feriti. Comincia la lotta con l'acqua per evitare una nuova Cernobyl. Secondo la società che gestisce l'impianto, la Tepco, "potrebbe esserci stato l'inizio della fusione". Il Giappone chiede aiuto agli Stati Uniti.
MARTEDI' 15: Poco dopo le 6:00 (le 22 italiane), esplosione presso il reattore 2 e un incendio al reattore 4, poi spento, seguito da un'altra esplosione. La zona di evacuazione viene ampliata a 30 Km. Cala il livello dell'acqua nel 5 e nelle piscine che contengono il carburante nucleare spento.
MERCOLEDI' 16: Nuovo incendio al reattore 4. Tutti i lavoratori dalla centrale lasciano temporaneamente Fukushima. Un primo tentativo di usare gli elicotteri per bombardare d'acqua gli impianti fallisce per le radiazioni troppo alte. I tentativi riprendono con elicotteri con speciali coperture.
GIOVEDI' 17: Il direttore dell'Aiea, Yukiya Amano, parte per Tokyo. Militari giapponesi gettano tonnellate d'acqua sul 3.
VENERDI' 18: Intorno alle 2:00 del mattino (le 18 italiane) Cominciano i lavori per ripristinare una linea elettrica per le pompe di raffreddamento. Alle 18:40 l'Aiea innalza l'incidente a livello 5, come a Three Mile Island (Cernobyl era al settimo).
SABATO 19: Completato l'impianto elettrico per le pompe. In latte e spinaci nell'area attorno a Fukushima vengono rilevati livelli di radioattività oltre i livelli di sicurezza. Tracce di Iodio 134 nell'acqua di rubinetto a Tokyo.
- GIOVEDI' 24: Due lavoratori della centrale vengono ricoverati dopo essere stati esposti a radiazioni nell'edificio turbine del reattore 3. Contaminato anche un terzo operaio.
- VENERDI' 25: Nei reattori 1, 2, 3 e 4 si lotta ancora per portare l'elettricità a regime. Secondo la NISA una breccia sembra possibile nel reattore 3, l'unico ad usare il plutonio. Acqua stagnante sotto l'edificio delle turbine del reattore 1 risulta altamente radioattiva.
SABATO 26: Secondo la NISI, i livelli di iodio-131 in mare, a 300 metri dall'impianto nucleare, risultano 1.250 volte più alti della norma, da appena 103,9 volte di venerdì.
DOMENICA 27: I dati resi noti dalla Nisa confermano che nel reattore numero 2 della centrale di Fukushima 1 è avvenuta la parziale fusione del nocciolo.
LUNEDI' 28 - La Tepco annuncia che la radioattività fuori del reattore 2 è 100.000 volte oltre la norma. Alti livelli anche davanti ai 5 e 6. In diverse aree di Fukushima vengono rilevate tracce di plutonio che confermerebbero l'ipotesi di danni alle barre di combustibile e alla gabbia di contenimento del reattore 3.
Aggiornamento ore 23.00 dalla tv giapponese http://www3.nhk.or.jp/daily/english/28_h37.html
Radioactive water in external tunnels
The operator of the damaged nuclear power plant in Fukushima, northeastern Japan, has reported that very high levels of radiation have been observed in water in a trench just outside the turbine building for one of the reactors.

Tokyo Electric Power Company announced on Monday that a puddle of water was found in a trench outside the No. 2 reactor turbine building at the Fukushima Daiichi nuclear plant on Sunday afternoon. It said the radiation reading on the puddle's surface indicated more than 1,000 millisieverts per hour.

The concrete trench is 4 meters high and 3 meters wide and houses power cables and pipes. It is located in the compound of the plant but outside the radiation control area.
TEPCO says the trench extends 76 meters toward the sea but does not reach the sea, and that the contaminated water was not flowing into the sea.

TEPCO says it is trying to find out how the contaminated water came to be in the trench.

Radiation levels of more than 1,000 millisieverts per hour were recorded on Sunday in a puddle of water in the basement of the No. 2 reactor turbine building.

Puddles of water were also found in the trenches outside the No. 1 and No. 3 reactors. TEPCO reported 0.4 millisieverts of radiation on the surface of the puddle in the No. 1 reactor's trench. But it said it failed to measure the No. 3 reactor's trench because it was covered with debris.

TEPCO says it had no intention of concealing data regarding the high level of radiation detected on Sunday outside a turbine building at its Fukushima Daiichi nuclear plant.

TEPCO Vice President Sakae Muto said at a news conference on Monday that he only received the report from the plant workers earlier in the day.

The plant operator has revealed that it found water in a covered tunnel outside the turbine building of the number 2 reactor, and that radiation of more than 1,000 millisieverts per hour was detected in the water.

Muto said the company has made this public and instructed the plant workers to quickly take steps to dispose of the water.

Asked by reporters if TEPCO was concealing information, Muto said the company has no intention of doing so.

He also said every day is full of events, and that TEPCO will quickly share information of high importance so that it can swiftly consider countermeasures.

Vice President Muto added that the plant operator will confirm the flow of information and have it thoroughly implemented in order to avoid misunderstandings


Vi lascio con altri 2 link interessanti: Il primo con la mamma interattiva della situazione dei 6 reattori dal sito della repubblica.

L'altro link è relativo alla misurazione di radiazioni in Italia a Bologna. 

Poveri Italiani: Risparmi delle Famiglie -60%

Non c'era bisogno dei dati Istat di oggi per capire la gravità della situazione economica degli Italiani. Da anni ormai il nostro paese arranca e i dati lo dimostrano per l'ennesima volta. 
Dal 1990 ad oggi il Risparmio complessivo delle famiglie Italiane è diminuito di 20 Miliardi di Euro!
In pratica negli ultimi 20 anni, il bilancio complessivo degli italiani non è migliorato di una virgola, anzi. 
Nel 1990 per ogni 1000 euro gli italiani riuscivano a risparmiare 230 euro ( il 23%), nel 2010 soltanto 100 euro( il 10%).  
I risparmi sono stati convogliati sopratutto nel settore immobiliare, da sempre rifugio d'eccellenza per gli Italiani. In termini relativi si tratta di un calo del 60% del tasso di risparmio delle Famiglie.
Questo è dovuto a vari aspetti. In primo luogo i cambiamenti economici-sociali, che hanno portato gli italiani a uno stile di vita più consumistico, vicino allo stile americano.La mentalità del risparmio, quella che ha caratterizzato i nostri nonni è stata soverchiata dal puro consumismo e dallo spreco più totale. 
Un detto popolare dice: il risparmio è il miglior guadagno, ma ormai sembra passato di moda visto che esistono auto dal valore di 2 Milioni di euro e la gente pensa più all'immagine, all'apparenza che ai reali valori umani.
In secondo luogo il livello dei prezzi nello stesso periodo è cresciuto a dismisura per i beni di prima necessità, (pane, latte, benzina,caffè,giornali,etc) e questo ha impoverito drasticamente il risparmio delle famiglie meno abbienti, costrette a consumare questi beni in un modo o nell'altro.
In terzo luogo negli ultimi 20 anni i lavoratori italiani si son trovati di fronte ad una stagnazione dei redditi incredibile, al contrario degli altri paesi europei. Per fare un esempio banale un operaio Fiat ora guadagna 1200 euro, mentre un operaio Volkswagen tedesco ne prende 2500.
Quarta motivazione è relativa all'aumento dell'età media degli italiani: nel 2000 l'aspettativa di vita media degli italiani era pari a 40,9 anni per una popolazione di circa 57 milioni di persone. Nel 2007, la vita media attesa era di 41,15 anni, con una crescita di sei decimi di punto rispetto al 2000 e una popolazione di oltre 59 milioni. Tra il 2000 e il 2007 il risparmio effettivamente cresce ma la dimensione demografica non spiega la caduta del risparmio a cui abbiamo assistito tra il 2009 e il 2010 a causa della crisi finanziaria. 
Se poi consideriamo che solo negli ultimi 5 anni il debito pubblico italiano è cresciuto del 25% passando dai 1512 Miliardi di euro del 2005 ai 1879 Miliardi di euro di Gennaio 2011, possiamo capire che nei prossimi anni la situazione italiana non migliorerà. Infatti credo che con un rapporto Debito/pil vicino al 122%, la pressione fiscale in un modo o nell'altro salirà ( forse con una nuova tassa patrimoniale chissà) e questo contribuirà a ridurre ulteriormente i risparmi delle famiglie italiane. 

domenica 27 marzo 2011

Fukushima sarà una altra Černobyl?

Situazione fuori controllo nella centrale nucleare di FukushimaI livelli di iodio e cesio radioattivo emessi dall'impianto di Fukushima 1 sono sempre piu' simili a quelli dell'incidente di Chernobyl. Lo iodio-131 rilasciato giornalmente e' pari al 73% di quello visto a Chernobyl, e il cesio-137 al 60%. A spiegarlo e' il 'New Scientist'. Mentre a Chernobyl l'incendio rilascio' molto materiale radioattivo sotto forma di fumo, a Fukushima invece solo gli elementi volatili, come iodio e cesio, stanno traboccando fuori. Ma queste sostanze sono comunque pericolose.

Aggiornamento ore 10 dal sito Ansa.it.
La radioattivita' dell'acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima e' estremamente elevata ed e' pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l'Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si e' resa necessaria l'evacuazione immediata dei tecnici al lavoro. Il livello di iodio-131 presente nel reattore n.2 e' estremamente alto, al punto da far ipotizzare all'Agenzia che l'acqua possa essere legata in qualche modo al nocciolo, visto che la radioattività registrata e' di 1.000 millisievert/ora. L'emergenza contaminazione sale mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni.
La radioattività in mare di fronte alla centrale nucleare giapponese di Fukushima è di 1.850 volte superiore ai livelli di norma, secondo le ultime misurazioni disponibili. Lo rende noto l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, che solo ieri aveva rilevato una presenza di iodio-131 in acqua 1.250 volte al di sopra del normale.

Un nuovo studio commissionato da Greenpeace Germania a Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare, rivela che l'incidente alla centrale giapponese di Fukushima, avrebbe già rilasciato un tale livello di radioattività da essere classificato di livello 7, secondo l'International Nuclear Event Scale (INES). Lo studio di Hirsch, che si basa sui dati pubblicati dall'Agenzia Governativa Francese per la Protezione da Radiazioni (IRSN) e dall'Istituto Centrale di Meteorologia Austriaco (ZAMG), ha rilevato che la quantità totale di radionuclidi di iodio-131 e cesio-137, rilasciata a Fukushima tra 11 e il 13 marzo 2011, equivale al triplo del valore minimo per classificare un incidente come livello 7 nella scala INES. Il livello 7 è quello massimo di gravità per gli incidenti nucleari, raggiunto in precedenza solo durante l'incidente a Cernobyl del 1986. Greenpeace ha inviato in Giappone un gruppo di esperti che da oggi inizieranno a monitorare i livelli di contaminazione radioattiva intorno alla zona di evacuazione.
Mentre a Cernobyl l'incidente aveva coinvolto un solo reattore, a Fukushima, osserva Greenpeace, "si ha avuto rilascio di radioattività da quattro reattori. I reattori 1, 2 e 3 hanno subito perdita di liquido refrigerante che ha portato alla fusione del combustibile nucleare. La piscina del reattore 4, contenente combustibile nucleare esausto, ha perso liquido refrigerante fino a produrre un incendio che ha coinvolto il combustibile. Un'esplosione di idrogeno ha infine distrutto la struttura del reattore 4". "Sommando i rilasci di radiazione da tutti i reattori dell'impianto di Fukushima-daiichi, ovvio che si raggiunto il livello 7 nella scala INES. E' probabile che la quantit totale di radiazione equivale al triplo del valore minimo per classificare un incidente come livello 7. Il rilascio di radioattività, infatti,pari a 100.000 TBq (TeraBequerel) per ogni reattore, dunque si tratta di tre incidenti di scala 7" conclude Hirsch, l'esperto tedesco che ha redatto lo studio. Greenpeace si dice particolarmente preoccupata per gli effetti che la ricaduta radioattiva avrà su un paese ad alta densità di popolazione come il Giappone. La maggior parte della radioattività di Cernobyl ricaduta sulla Bielorussia, con una densità abitativa di 40 persone per chilometro quadrato. Il Giappone ha una densità media di 800 persone per chilometro quadrato. L'area metropolitana di Tokyo ha densità di oltre 1200 persone per chilometro quadro. "Le implicazioni per la dose collettiva di radiazione sulla popolazione - conclude l'associazione - potrebbero essere enormi".

Sinceramente spero che i tecnici riescano a fare il possibile per evitare un disastro simile a quello di Černobyl e a salvare il maggior numero di persone ma la situazione mi sembra alquanto disperata. 
Domani credo che la borsa Giapponese avrà un brusco risveglio e penso possa tornare rapidamente in area 9000 punti e in caso di panic selling non escludo un affondo in area 8500 punti. 
Le conseguenze economiche di un disastro nucleare sarebbero ben più pesanti di quelle dello Tsunami dell'11 marzo che ha devastato le coste giapponesi. 
Settore Turistico:
Basti pensare che il 7% del Pil Giapponese è fatto dal turismo e ho seri dubbi che almeno per i prossimi 2 anni ci siano molte persone disposte ad andare in Giappone per trascorrere le proprie vacanze. 
Settore automobilistico:
Le case automobilistiche mondiali rischiano di perdere la fabbricazione di 600 mila vetture entro fine mese a causa del terremoto in Giappone che ha bloccato le linee di assemblaggio e la produzione di vernici. Toyota, il maggiore produttore al mondo, ha perso 140 mila vetture, mentre Honda non ha potuto fabbricare 46.600 auto e 5.000 motociclette; Mazda ha ridotto la produzione di 31 mila auto, Mitsubishi di 15 mila.
Gli effetti di questo blocco produttivo si iniziano a sentire anche in America dove iniziano a mancare i ricambi e alcune parti chiave della componentistica di assemblaggio di auto nuove provenienti dal Giappone.
Conseguenze Energetiche mondiali
Nei giorni scorsi si è parlato molto di energia nucleare in ambito politico sia a livello nazionale che internazionale. La gravità della situazione in Giappone credo che potrebbe influenzare notevolmente lo sviluppo energetico dei paesi europei favorendo in tal senso le energie rinnovabili a discapito dell'energia nucleare. 
In questa ottica inserirei qualche titolo in portafoglio dedicato al settore delle energie rinnovabili.( Per fare qualche nome Enel Green Power, Kerself, Vestas e via dicendo).

venerdì 25 marzo 2011

Ferrari in borsa? Forse!

Tra poche ore partirà il mondiale di Formula 1 e la Ferrari si appresta a lanciarsi in un nuovo campionato del Mondo di Formula 1. Vi chiederete cosa c'entra questo con la finanza e la borsa? 
Nulla però proprio oggi una fonte vicina all'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne  ha parlato di una possibile quotazione in borsa di Ferrari.  Secondo questa fonte Fiat starebbe esaminando l'ipotesi di quotare in Borsa Ferrari sulla base di una valutazione di 5 miliardi per l'intera azienda. Fiat possiede il 90% di Ferrari e potrebbe cedere fino al 39% della controllata mantenendo una partecipazione superiore al 51%L'Ipo di Ferrari ai prezzi indicati sarebbe molto positiva per Fiat e consentirebbe di raccogliere le risorse necessarie per salire al 51% di Chrysler. Chrysler sta procedendo con la rinegoziazione dei debiti per ripagare i prestiti pubblici, mentre rimane fiduciosa sulla possibilità di ottenere prestiti agevolati dal dipartimento Usa dell'Energia. Non a caso è di oggi la notizia del trasferimento della sede legale di Fiat negli Stati Uniti. 
A mio avviso il titolo potrebbe beneficiarne nelle prossime sedute e portarsi sui 7-7,5 euro ad azione. In mattinata infatti queste indiscrezioni hanno spinto il titolo Fiat oltre i 6,60 euro per azione. 
Per quanto riguarda il nostro indice Ftse Mib la giornata odierna non ha detto molto. Dopo 6 giorni di guadagni un leggero calo dello 0,18% a quota 21984 punti era prevedibile.  
La situazione di breve periodo rimane impostata al rialzo, tuttavia rimane ancora da scontare qualche eccesso di ipercomprato dei giorni scorsi. In caso di ribassi sarà importante monitorare quota 21950-21900 punti e successivamente i 21700 punti. Al contrario in caso di rialzi sarà possibile un ritorno sui 22100 punti ed eventualmente a 22200 punti.

Standard & Poor taglia il rating al Portogallo, Nuovi allarmi da Fukushima

L'agenzia di Rating Standard & Poor's stamane ha tagliato il giudizio di merito sul debito sovrano portoghese di 2 livelli da A- a BBB   a causa «dell'incertezza politica generata dalle dimissioni del premier José Socrates», che potrebbe a sua volta «compromettere la fiducia del mercato e con essa la capacità di rifinanziamento del Paese». Due giorni fa il capo del governo portoghese si è dovuto dimettere dopo che il parlamento ha votato negativamente al piano di austerity. Il nuovo rating BBB sul lungo termine e quello A-2 sul breve (lasciato invariato), rimangono entrambi sotto osservazione, con implicazioni negative. «Crediamo che il prossimo governo non abbia altra scelta che adottare una qualche versione di queste proposte di riforma, considerato il ridotto appetito degli investitori per il debito pubblico portoghese», spiega l'agenzia, sottolineando che «l'aumento dei risparmi nel settore pubblico dovrebbe anche, a nostro parere, contribuire alla riduzione degli squilibri esterni del Portogallo».
Nel frattempo la situazione in Giappone continua a peggiorare nel silenzio o quasi di tutti i media, focalizzati ormai sulla guerra in Libia. 
Pochi minuti fa il governo giapponese ha invitato a una "evacuazione volontaria" a tutti gli abitanti che risiedono in una area di 30 km dall'impianto di Fukushima. L'agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha indicato che potrebbe rialzare la valutazione della crisi dell'impianto di Fukushima numero uno a livello sei, anche detto 'grave incidente', il penultimo della scala. Il livello sette e' stato assegnato solo al disastro di Chernobyl.
"E' assai probabile che ci sia una fuoriuscita al reattore 3" ha dichiarato Hidehiko Nishiyama, portavoce della Japan Nuclear and Industrial Safety Agency a Tokio. Mentre acqua radioattiva è molto probabilmente fuoriuscita dal nucleo del reattore, potrebbe però anche essere stata originata dalle vasche delle barre esaurite sopra il reattore.

La Tokyo Electric Power Company  ha rilevato alti livelli di sostanze radioattive nell' acqua a cui sono stati stati esposti 3 operai  della centrale nucleare di Fukushima .

L'azienda dice che 
sono stati rilevati delle sostanze radioattive nell'acqua pari 3,9 milioni di becquerel  per centimetro cubo vicino  agli operai che stavano lavorando in quel reattore . Questo è 10.000 volte superiore ai livelli normali all'interno di un reattore nucleare in funzione.



Le borse al momento viaggiano intorno alla parità senza preoccuparsi più di tanto. Vedremo nel corso della seduta se ci saranno dei cambiamenti.  

giovedì 24 marzo 2011

Sesto rialzo consecutivo per Milano!

Sono passati pochi giorni dal 16 marzo quando la borsa di Milano chiudeva appena sopra il supporto dei 20800 punti. In soli 6 giorni di contrattazione, l'indice di Milano è salito di oltre mille punti, chiudendo ogni seduta in positivo. In questi giorni è successo veramente di tutto, dalla fuga radioattiva di Fukushima alla guerra in Libia ma nonostante tutto la borsa ha trovato la forza di recuperare quanto perso in precedenza. La giornata odierna ben rappresenta la forza dei listini azionari. Nel corso della seduta l'indice si è rafforzato continuamente per chiudere a quota 22023 punti sui massimi di seduta in rialzo dell'1,5%. A trascinare all'insù il mercato è stato unicredit salito del 5% a quota con oltre 500 Milioni di pezzi scambiati. Nomura ha alzato il target price di unicredit da 2,18 a 2,29 euro ad azione cambiando il giudizio a Buy a seguito dei buoni conti societari:
Lo scorso esercizio si è chiuso con un utile netto di 1,32 miliardi di euro, in calo da 1,70 miliardi del 2009 e sopra le aspettative del consensus degli analisti, pari a 1,21 miliardi di euro. Negli ultimi tre mesi dell'anno il risultato netto è stato pari a 322 milioni di euro, in discesa dai 371 milioni di euro del 2009, ma superiore di 100 milioni alle aspettative medie degli analisti.

In buon rialzo anche parmalat +2% sulle voci di una possibile cordata italiana per assumerne il controllo. 
Da un punto di vista macroeconomico le notizie odierne sono state quasi tutte negative e forse proprio per questo il rialzo odierno appare ancor più sorprendente.
Eccoli in breve dal sito Forexpros.it










Per quanto riguarda il Portogallo la situazione appare sempre più complicata: ieri sera il governo si è dimesso a seguito della non approvazione del decreto per ripianare il bilancio pubblico. 
Pochi minuti fa l'agenzia di Rating Fitch ha affermato che in assenza di un piano concordato tra Bce e Fmi potrebbe abbassare il rating sul Portogallo (anche più di un livello) nei prossimi giorni.
Da un punto di vista grafico il trend giornaliero è rimasto sempre positivo e la chiusura sui massimi di seduta al di sopra dei 22000 punti conferma l'attuale forza del listino italiano. Tuttavia dopo 6 sedute consecutive al rialzo domani potrebbe tornare il segno meno a piazza affari con primi target a 21950 e successivamente a 21850 punti. 
Al contrario in caso di nuovi allunghi le prossime resistenze passano per i 22200 punti e successivamente 22300 punti. 

mercoledì 23 marzo 2011

Cari vecchi Piigs: ora tocca all'Irlanda

Rieccoci ancora una volta a parlare dei cari amici Piigs. Nelle ultime settimane gli eventi internazionali hanno avuto la meglio sui problemi del debito pubblico dell'Europa.
Pochi minuti fa a tornare sotto osservazione è stata l'Irlanda
Il rendimento dei titoli decennali irlandesi è salito stamane al 10,06% , il massimo dall'introduzione dell'euro. Contemporaneamente lo spread tra titoli irlandesi e titoli tedeschi è salito a 462 punti base. 
Il mercato a questo punto scommette su una ristrutturazione del debito di Dublino che già è in difficoltà a pagare il 5,80% di interessi sul prestito agevolato da parte della Ue-Fmi. 
Oggi pomeriggio alle 15 il governo portoghese dovrà votare il piano di risanamento delle finanze pubbliche. Attenzione a cosa potrebbe accadere in caso di esito negativo del piano. 
La tabella sottostante esprime più di mille parole le preoccupazioni sulla tenuta delle finanze pubbliche europee. Notare i rialzi vertiginosi dei Cds sul Portogallo e sull'Irlanda.

Cds a 5 anni

martedì 22 marzo 2011

Parmalat rallenta Piazza Affari

In una giornata caratterizzata da volatilità piuttosto bassa e da pochi spunti macroeconomici gli operatori di Piazza Affari si sono concentrati sul titolo Parmalat
La società francese Lactalis ha reso noto di aver raggiunto un accordo con i fondi esteri per l'acquisto di una quota del 15,3% circa del capitale al prezzo di 2,8 euro per azione (2,452 euro il prezzo di chiusura di ieri). A seguito dell'operazione il gruppo Lactalis deterra' una partecipazione diretta ed una partecipazione potenziale che, sommate fra loro, rappresenteranno complessivamente circa il 29% del capitale sociale di Parmalat. A seguito di questa notizia il titolo è crollato del 7% in borsa sotto  quota 2,30 euro ad azione. Il Mercato crede che non ci sarà alcuna cordata italiana per salvare la società di Collecchio dalle mani straniere. 
In realtà Intesa San Paolo detiene oltre il 2% del capitale di Parmalat e insieme a qualche altro grande attore potrebbe ancora tentare qualcosa. Inoltre anche il gruppo Ferrero potrebbe essere interessato ad  un eventuale acquisizione di Parmalat. Ferrero infatti vede questa operazione più verosimile rispetto a quella non andata in porto con l'inglese Cadbury nel novembre 2009, soprattutto sul fronte delle sinergie nella distribuzione dei prodotti freschi, anche se appare un po' tardiva e condizionata dalle pressioni politiche."Probabilmente bisognava muoversi prima anche perché adesso le azioni hanno un prezzo diverso e l'operazione diventa più costosa", aggiunge."Fra Ferrero e Parmalat ci sono sinergie sia sul latte, visto che per Ferrero è una materia prima importante, sia sulla distribuzione dei prodotti freschi, come le merendine, le bevande o i nuovi prodotti ai quali il gruppo sta pensando", conclude la fonte, ricordando, inoltre, che non è "nella cultura dell'azienda crescere per acquisizioni".
Vedremo come andrà a finire.
Per quanto riguarda il nostro listino la situazione appare di difficile interpretazione. Infatti dopo una mattinata all'insegna dei rialzi , il Ftse Mib si è scontrato con la resistenza dei 21800 punti dove sono tornate le vendite. Nel corso del pomeriggio l'indice è andato anche in territorio negativo ma nel finale di seduta è riuscito a recuperare terreno per chiudere a quota 21556 punti in rialzo dello 0,14%.
Per domani qualora l'indice dovesse continuare a salire troverebbe i primi ostacoli a quota 21800 punti e successivamente a 22000. Al contrario in caso di ribassi, la rottura dei 21450 punti potrebbe favorire nuovi ribassi verso i 21400 e 21300 punti. Eventuali ulteriori ribassi potrebbero riportarci anche a 21200 e 21000 punti.  

Per quanto riguarda i dati macro odierni vorrei sottolineare l'indice dei prezzi al consumo Inglese balzato al 4,4% rispetto ad un anno fa. Ancora più allarmante è l'indice dei prezzi al dettaglio salito del 5,5% rispetto ad un anno fa. A mio avviso un rialzo dei tassi di interessi è a questo punto inevitabile nella politica economica della Bank of England.



lunedì 21 marzo 2011

Borse a gonfie vele mentre nel mondo tutto va male

Inizio di settimana spumeggiante per le borse europee quest'oggi. 
Cac 40 : +2,40%
Dax +2,1%
Ibex 35 +2,17%
Eurostoxx + 2,40% 
Dow Jones + 1,55%
A fine seduta il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell'1,56% a quota 21527 punti  sospinto da un Wall Street scatenato. 
Difficile dare una motivazione ai rialzi odierni se non quella delle ricoperture tecniche dopo i ribassi della scorsa settimana. Infatti la situazione internazionale è a dir poco problematica e preoccupante: 



1) Giappone: la Banca mondiale ha fatto una prima stima della catastrofe dello Tsunami-terremoto-disastro nucleare parlando di 165 Miliardi di Euro di danni pari al 4% del Pil Giapponese. 
In questo articolo ( esplosione-nucleare-nella-centrale-di.html) di qualche giorno fa avevo scritto testuali parole: 
"Il terremoto di ieri è stato il 5° sisma più forte della storia e sicuramente avrà effetti disastrosi anche sul Pil 2011 del Giappone ( a mio avviso in una forchetta dal 3% al 5% in meno rispetto al 2010)."

Le vittime del disastro sono, ad oggi, oltre 21000 ma la cosa che preoccupa maggiormente è ancora l'impianto nucleare di Fukushima dove dai reattori n.2 e n.3 continua ad uscire vapore radioattivo e gli addetti all'impianto sono stati nuovamente allontanati per la loro incolumità.
L'Organizzazione mondiale della Sanità ha definito grave la contaminazione dei cibi e delle verdure giapponesi che ha analizzato. Anche l'acqua è stata contaminata e ben 4 Milioni di persone si sono già allontanate da Tokyo. 
I giapponesi non si fidano più del governo e hanno paura per la loro salute ed evitano cibi freschi. Questo avrà un impatto enorme sui consumi di prodotti alimentari e sulle esportazioni giapponesi che stavano registrando una discreta crescita negli ultimi anni. 
Sul fronte industriale il disastro nucleare ha ridotto la capacità energetica giapponese almeno del 20% e ho dei dubbi che un paese possa ricostruirsi in breve tempo senza energia.

2) Libia: Inutile nasconderlo, siamo in guerra. Anche i nostri aerei si sono alzati in volo durante i raid di questi giorni sul territorio Libico e il nostro governo si è spaccato in mille pezzi anche su questa vicenda. La situazione sta diventando calda sia per il discorso immigrati a Lampedusa sia per la partecipazione diretta dell'Italia in questa missione che ha costretto alla chiusura temporanea dell'aeroporto di Trapani.



Dal sito http://intermarketandmore.finanza.com/ ho preso questa immagine molto, ma molto preoccupante.

Se questa mappa fosse vera , il sud italia si troverebbe in pericolo in quanto la gittata di alcuni missili libici sarebbe di circa 1000 km e una eventuale ritorsione di Gheddafi contro gli attacchi internazionali di questi giorni potrebbe comportare attacchi missilistici sull'Italia. Sinceramente spero che i libici non siano in possesso di questi missili e che questa mappa sia un falso altrimenti gli Italiani si troverebbero in grave pericolo senza saperlo. 


3) Il mediterraneo è diventato territorio di rivolte e di instabilità. Probabilmente quest'estate scomparirà dalle proposte turistiche dei vostri tour operator visto il clima che si respira. 



















In questi paesi ci sono tensioni o rivolte:
-Yemen,Siria,Bahrein,Arabia saudita,Iran,Marocco,Giordania,Pakistan. 

Per maggiori approfondimenti vi rimando a questo articolo del wall Street italia.( http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx

Da un punto di vista macroeconomico vi segnalo solo il dato estremamente deludente delle vendite di case esistenti in Usa uscite a 4,88 milioni dai 5,40 milioni precedenti.