Visualizzazioni totali

lunedì 31 maggio 2010

La quiete prima della tempesta?

Giornata a dir poco tranquilla in borsa quella odierna. In assenza di dati macro significativi e con la borsa di Wall Street chiusa per festività, le borse europee hanno tirato il fiato e hanno chiuso tutte attorno alla parità. Unica eccezione positiva è stata la Borsa di Milano che è riuscita a chiudere in rialzo dello 0,35% a quota 19543 punti. La giornata non ha offerto molti spunti operativi e i volumi sono stati molto bassi. Domani vedremo qualcosa di più interessante con la riapertura dei mercati americani e con l'annuncio dei tassi d'interessi in Australia e in Canada, e con l'Ism manifatturiero Usa. 
Graficamente la giornata di oggi non è stata molto indicativa ma c'è da segnalare la formazione di una resistenza in area 19600 punti, qualora le quotazioni dovessero salire anche domani. In caso di ribassi invece il nostro indice potrebbe  testare il supporto passante in area 19450 punti e successivamente a quota 19350. 

domenica 30 maggio 2010

Continuano a fallire banche in USA...e siamo a 78 nel 2010


Continua inesorabile la strage di banche americane:
In questa  settimana sono fallite altre 5 banche:

1)  Bank of Florida - Tampa
2)  Bank of Florida - Southeast
3)  Sun West Bank
4) Bank of Florida - Southwest
5) Granite Community Bank, NA

Il bilancio delle banche americane fallite da inizio 2010 raggiunge così quota 78. La cosa più preoccupante però riguarda il numero delle istituzioni  finanziarie in difficoltà. Secondo quanto riporta la FDIC, il Fondo di Garanzia dei depositi americani,  questa settimana sono salite a 762 le istituzioni a rischio con un patrimonio complessivo di 369,2 Miliardi di dollari. La settimana scorsa erano 737 con un patrimonio di 363,5 Miliardi di dollari.
La situazione quindi rimane molto delicata per il settore finanziario americano e credo che la crisi sia ancora lontana dall'essere risolta completamente.
Per darvi un'idea della gravità della situazione vi lascio il riassunto del numero di banche fallite negli anni scorsi:

2007:   3 banche fallite
2008:  25 banche fallite
2009:  140 banche fallite
2010 : 78 banche fallite ( fino ad oggi)

Vi lascio il link con l'intera lista delle banche fallite nel 2010 :

Il grafico qui in basso invece evidenzia il trend crescente del numero di banche fallite negli ultimi 3 anni. Quello che mi preoccupa maggiormente è il confronto con il 2009 che a detta di molti doveva essere l'anno peggiore del settore finanziario americano. Invece la linea rossa, quella del 2010, è in netta crescita e se il trend è questo credo che molte banche falliranno fino al 2012. 




sabato 29 maggio 2010

Sell in May and Go Away....

Un vecchio proverbio di Wall Street  recita così: Sell in May and Go Away.  Vendi a maggio e scappa lontano. Chi a inizio mese avesse seguito questo consiglio probabilmente ora si trova in vacanza a bere champagne con un sorriso smagliante.  Nel Mese di Maggio il Dow Jones ha perso il 7,9%, il peggior mese da febbraio 2009, quando eravamo ancora in piena crisi. Lo scenario tecnico è completamente cambiato in questo mese e le indicazioni per i prossimi mesi non sono rosee. La giornata odierna si è conclusa nel peggiore dei modi per il Dow Jones con un calo finale davvero allarmante: negli ultimi 5 minuti è sceso di 70 punti, chiudendo vicino ai minimi di seduta a quota 10136 punti. 
Come dicevo in questo mese la situazione tecnica è cambiata radicalmente e siamo passati da un mercato rialzista ad un mercato ribassista. Questo è evidente da numerosi elementi:
1) Chiusura giornaliera vicino ai minimi di giornata.
2) Chiusura al di sotto della media mobile a 200 periodi.
3) Chiusura settimanale in calo rispetto alla precedente.
4) Chiusura mensile in netto calo (-7,9%) .
5) Violazione delle linee di Gann fatte partire in corrispondenza di marzo 2009, come avevo segnalato il 15 maggio in questo interessante articolo ( il punto della situazione sui mercati  ).
6) La volatilità (VIX) è salita nuovamente oltre i 32 punti, un livello incredibilmente elevato.
7)   Scenario macroeconomico in deterioramento rispetto ai mesi precedenti.
8) Conti pubblici dei vari stati europei allo sbando e conseguente indebolimento dell'Euro. 
9)  Downgrade del debito Spagna poche ore fa ( vedi la spagna perde la tripla A ).
A mio avviso la situazione è tutt'altro che positiva e nelle prossime settimane ne vedremo ancora delle belle. 

venerdì 28 maggio 2010

La Spagna perde la tripla A

Era nell'aria da vari giorni ma pochi minuti fa l'agenzia di Rating Fitch ha declassato la Spagna , abbassando il rating sul debito spagnolo a AA+. Il giudizio sul breve termine rimane stabile a F1, mentre l'outlook è stabile. I mercati da varie settimane stavano scontando questa manovra ma il futuro rimane ancora incerto. Personalmente credo che  la crescita spagnola resterà molto bassa per i prossimi 5 anni, non dimentichiamoci che il tasso di disoccupazione spagnolo è vicino al 20%;  credo che saranno necessarie ulteriori manovre correttive in futuro per riportare i conti spagnoli in ordine. Il listino americano Dow Jones non ha preso molto bene questa notizia, e ora scende dell'1% a quota 10152 punti, mentre il Vix ( l'indice che misura la volatilità del mercato ) è tornato a salire sopra quota 32 (+7% da ieri).

giovedì 27 maggio 2010

Wall Street Stellare +2,85%

Wao! Sembra che oggi a Wall Street siano andati tutti a fare acquisti. In meno di 24 ore il sentiment del mercato sembra essere cambiato, senza notizie particolari ( a parte che la Cina si è detta pronta ad investire sui mercati Europei). Si sa i mercati sono imprevedibili, e questo è quello che mi ha sempre affascinato di questo mondo che è la finanza. 






Il Dow Jones a fine seduta ha chiuso a quota 10258 punti in rialzo del 2,85%. Durante tutta la giornata l'indice ha mostrato una tendenza rialzista e la chiusura sui massimi di seduta ha riportato il buon umore sulla piazza americana. 
Tecnicamente parlando, questo recupero è dovuto agli elevati livelli di ipervenduto raggiunto dallo stocastico e dal MACD nei giorni scorsi.  Forse è ancora presto per parlare di inversione di medio periodo anche perchè la chiusura odierna è proprio sotto alla media mobile a 200 periodi. Attenzione ai falsi segnali, queste oscillazioni così violente non mi rassicurano molto. Cmq sia c'è da segnalare il calo del Vix a 29,72 che è già un segno di distensione della tensione dei giorni scorsi. In netto recupero anche l'euro ( 1,2363) e il petrolio tornato vicino ai 75 dollari al barile. Vedremo domani se il rally di oggi proseguirà o meno. 

Il rimbalzo che non ti aspetti: Milano +4,5%

Giornata verde per la borsa di Milano. Durante la seduta abbiamo assistito ad una netta inversione di tendenza di breve periodo che ha portato ad un rally poderoso nella seconda parte della giornata. La chiusura è stata molto positiva per tutte le borse europee ed in particolare per la borsa di Milano. Il Ftse Mib alla fine ha chiuso a quota 19631 punti in rialzo del 4,55%. Sinceramente non mi aspettavo questo poderoso rialzo dopo la chiusura di ieri sera di Wall Street ma con questa volatilità è lecito aspettarsi di tutto. Comunque attendo la chiusura americana per tirare le somme di questa giornata. Questo rialzo ancora non mi convince ancora del tutto, anche perchè i dati macro americani odierni sono stati piuttosto altalenanti:
Pil Usa dello scorso trimestre rivisto da +3,3% a +3% (peggio delle aspettative)
Richieste dei sussidi di disoccupazione a 460 mila contro le 455 mila attese (peggio delle aspettative) .
Vedremo l'evoluzione dei mercati nelle prossime ore.

Il Dow Jones Sfonda i 10000 punti !

Finale di seduta molto preoccupante per la borsa di New York. Il Dow Jones dopo un'avvio a tutto gas (+1,2%) è lentamente tornato sulla parità nel corso della seduta e nell'ultima mezz'ora di contrattazioni è scivolato in territorio negativo chiudendo a quota 9974 punti in calo dello 0,69% sotto l'importantissima soglia dei 10000 punti.  

Tecnicamente la situazione si fa pesante  per l'indice americano; credo che nel fine settimana potrebbe tornare attorno ai 9800 punti. La chiusura sui minimi di seduta è un segnale molto negativo e indica una notevole forza del trend ribassista.  In queste ore sto leggendo davvero di tutto. News, Rumors, smentite, ma è chiaro che i mercati sono spaventati e ci vorrà qualcosa di importante per riportare la calma. Il Vix, che esprime la volatilità  dei mercati azionari in un anno, rimane a quota 35, un livello davvero molto pericoloso.( In pratica in un anno è lecito attendersi ribassi del 35% o rialzi del 35% dell'Sp500 americano). Per darvi un'idea, quando i mercati sono stabili e la situazione è calma , come nel 2005-2006, il Vix quotava tra i 10 e i 15 punti.  SIAMO QUINDI IN UNA SITUAZIONE DI ALLERTA. 
A conferma di questa situazione di allerta è la crisi dell'euro, crollato oggi a 1,216 contro il dollaro. 
Per ora non vi racconto dei rumors terrificanti che girano perchè penso che sia meglio diffondere notizie vere in ritardo piuttosto che raccontare storie inventate da qualche buontempone....
Vi segnalo però il CDS dell'Italia , arrivato a quota 216,4, domani aspettatevi nuovi crolli delle borse, almeno in apertura dei mercati.

mercoledì 26 maggio 2010

Milano rimbalza ma il finale è preoccupante..

Giornata di recupero per la borsa di Milano. A fine giornata i listini di tutta europa sono largamente positivi con rialzi compresi tra il 2% e il 3%. 
Il nostro indice ha chiuso a +2,15% a 18778 punti dopo numerose oscillazioni. Tuttavia il rimbalzo di oggi è a mio avviso un fuoco di paglia, in quanto nell'ultima mezzora c'è stato un violento crollo delle quotazioni. Siamo passati da 19050 a 18780 punti in un nulla....Questo dimostra che la tensione è ancora alle stelle e che la volatilità rimarrà ancora elevata per qualche giorno o addirittura per qualche settimana. Come al solito le indicazioni provenienti dall'America hanno dato falsi segnali di acquisto quest'oggi, ma personalmente rimango convinto che il trend di lungo periodo sia diventato negativo e che questi siano solo dei rimbalzi tecnici. 
Per quanto riguarda l'euro dollaro bisogna sottolineare una nuova debolezza (1,2230) nei confronti del dollaro, dello Yen(110,42), e della Sterlina (0,848). Credo che ne vedremo ancora delle belle nelle prossime sedute anche perchè i piani di ristrutturazione europei non mi convincono più di tanto. 
Piccola curiosità: L'Ocse oggi ha detto che si aspetta una crescita dell'area euro oltre le attese. 
Se volevano essere spiritosi, ci sono riusciti in pieno. Non sono a conoscenza dei dati di cui dispongono al FMI e all'Ocse, ma con la disoccupazione in crescita, i problemi di bilancio dei paesi dell'area euro, e l'instabilità delle borse dell'ultimo periodo, credo che terminare il 2010 in crescita dello 0,2% sia un miracolo per l'Italia. 
E poi nessuno ha ancora pensato a cosa accadrà al Pil dei vari paesi europei a seguito dei tagli pubblici. Es. In Italia si parla tanto del piano da 24 Miliardi di Euro da risparmiare nei prossimi anni. Credo che questo provocherà un netto rallentamento dell'attività produttiva del nostro paese, di per sè già strutturalmente debole , almeno fino al 2015. A mio avviso i prossimi anni saranno molto difficili da un punto di vista economico per tutta l'Europa e credo che la crescita del Pil potrà essere al massimo dello 0,5%-1,5% nello scenario migliore, altro che ripresa....

martedì 25 maggio 2010

Piazza affari chiude a - 3,40%

Chiusura in netto ribasso per la borsa di Milano: Il Ftse Mib ha archiviato la seduta in calo del 3,40% a quota 18382 punti, ma sopra i minimi di giornata. Graficamente la giornata di oggi viene definita in gergo tecnico come Doji, in quanto la chiusura coincide più o meno con i prezzi di apertura. Bruttissimo segnale è il Gap ribassista che si è aperto  dai 18500 punti ai 19000, con la seduta di oggi, segno evidente di un trend ribassista forte. Tuttavia qualche filo di speranza viene dal recupero dai minimi di seduta e dal livello del Macd che delinea un ipervenduto estremamente importante. Credo che nei prossimi giorni potremmo assistere ad un rimbalzo di una certa violenza. Nell'ultimo mese il nostro indice ha perso il 21%.
Girano voci ( ancora da confermare) di un possibile taglio, nei prossimi giorni, dei tassi d'interesse da parte della Bce di mezzo punto percentuale per cercare di arrestare l'ondata ribassista. A mio avviso tale mossa avrebbe qualche effetto solo sul momento, ma peggiorerebbe la situazione nel lungo periodo poichè darebbe altro credito, a basso costo, alla speculazione ribassista. Su questi rumors l'euro si è leggermente rafforzato (1,2275) ma il trend rimane chiaramente negativo. 
Al momento la Volatilità è tornata a salire ( Vix a 39,33) e il Dow Jones accusa un calo del 2,1% a quota 9860 punti. Sarà fondamentale la tenuta dei 9800 punti altrimenti ne vedremo delle belle anche nei prossimi giorni. 
Vi lascio con la tabella aggiornata alle 16 e 30 dei Cds dei principali paesi del mondo. Da segnalare i livelli incredibilmente pericolosi del Venezuela e dell'Argentina, ma anche la Grecia ha i suoi problemi. Più in basso l'Italia che però oggi vede crescere i propri Cds del 24% con una probabilità di Default del 16,5%. Tensioni anche per lo Stato della California che negli ultimi tempi ha molti problemi di bilancio e i mercati se ne sono accorti.


La discesa non si arresta...

A pochi minuti dall'avvio di Wall Street la situazione dei mercati azionari europei rimane drammatica. Quasi tutti i listini perdono dal 3% al 4%. La borsa di Milano fa peggio di tutte con un -4,6% a 18171 punti. Difficile commentare una situazione cosi delicata con i titoli bancari presi letteralmente d'assedio.
Unicredit è bersagliata dalle vendite (-8,3% ) a quota 1,583.
Ulteriore indebolimento dell'euro che ora viene scambiato sotto quota 1,22.
Vi aggiorno invece sui valori dei Cds a 5 anni che indicano un deterioramento complessivo di tutta l'area euro ed in particolare dei PIIGS
Italia : 203,4 ( +21% da ieri)
Spagna: 260 (+22% da ieri) 
Grecia: 770 
Portogallo: 372
Irlanda: 270

Vi lascio con il grafico del nostro indice . Da segnalare l'estrema debolezza e la mancanza di qualsiasi tentativo di rimbalzo tecnico. Ho paura che a fine giornata il bilancio sarà molto negativo. Vedremo se Wall Street aiuterà il nostro listino o se gli darà il colpo di grazia. 

Siamo in piena tempesta: Ftse Mib -3,90% anche oggi...

Questa mattina non credevo ai miei occhi. Dopo il -2,6% di ieri , il nostro caro indice di borsa italiano in questo momento sta perdendo il 3,87% a quota 18294 punti. Le vendite colpiscono tutti i settori, ma in particolare i titoli bancari. ( Unicredit -5,4% a 1,638). Appena 10 ore fa parlavo di uno scenario totalmente negativo, ma ora siamo di fronte ad una vera tempesta. La notizia che ha scatenato l'ondata di vendita odierna è da ricercarsi in Spagna. 
Quest'articolo del Wall Street Italia spiega in breve cosa sta succedendo:

Il governo spagnolo e' dovuto intervenire nuovamente al salvataggio del proprio sistema bancario sottoposto a stress da debito, imponendo una merger forzata tra 4 delle maggiori banche della Spagna, che per essere lasciate in vita saranno fuse "virtualmente".

La mossa, che non e' affatto piaciuta nemmeno a Wall Street, dove c'e' poca tolleranza per banche che falliscono o vengono salvate, ha la regia della Banca di Spagna e riguarda quattro dei maggior istituti bancari iberici: Cajastur, Caja de Ahorros del Mediterráneo (CAM), Caja Extremadura e Caja Cantabria. La nuova entita' sara' post-fusione diventera' la terza cassa di risparmio del ssiema bancario spagnolo. 

La notizia arriva poche ore dopo il salvataggio della piccola Cassa di Risparmio CajaSur da parte del governo di Madrid, che tramite la Banca di Spagna e' intervenuto durante il weekend iniettando in Cajasur €530 milioni.

Insomma la situazione è gravissima e i mercati azionari stanno andando  letteralmente a rotoli. La volatilità rimane elevatissima e i prezzi attuali potrebbero rappresentare delle buone occasioni per fare trading intraday. Nel lungo periodo invece penso che vedremo ancora molti giorni in rosso quindi meglio attendere qualche segnale di inversione.  

L'euro, a seguito di queste notizie è tornato sotto pressione, e ora viene scambiato a 1,2240 mentre il future del Dow Jones segna un ribasso di quasi il 2% rispetto alla chiusura di ieri. Credo che oggi sarà una giornata molto pesante. 

Wally precipita nel finale...

Giornata all'insegna della volatilità a Wall Street. Come avevo scritto poche ore fa temevo un sell off nel finale di seduta cosa che puntualmente si è verificata. (Avevo scritto a fiuto, ma c'erano delle componenti tecniche a sostegno della mia ipotesi). Le vendite sono state davvero cospicue nel finale di seduta e Wall Street  é precipitata nell'ultima mezzora. In chiusura il bilancio è stato negativo: 
Dow Jones -1,24% a quota 10060 punti sui minimi di seduta. 


Tecnicamente la situazione è diventata estremamente negativa e questo per un insieme di componenti che ora vi spiego:
1)  Chiusura sui minimi di seduta
2) Chiusura al di sotto di tutte le medie mobili sia a breve, che a medio, che a lungo periodo. 
3) Anche la media mobile a 200 giorni è stata violata, cosa che non si verificava da anni. 
4) Il rialzo di ieri ha realizzato il classico pull-back sulla media a 200 giorni. La mancata rottura al rialzo di tale livello ha dato il via all'ondata di vendite questa sera. 
5) Come avevo segnalato giorni fa (il punto della situazione sui mercati) il trend generale dettato dalle linee di Gann è stato invalidato da venerdi 14 Maggio (eravamo a quota 10620). Questo ha portato ad un rapido crollo delle quotazioni di oltre 500 punti in pochi giorni. 
6) L'euro è tornato a indebolirsi (1,2340) e i dubbi sulle finanze europee rimangono ancora elevati.
7) La volatilità è tornata a salire ( Vix a 38,32) e questo indica un netto aumento della paura degli investitori. 
Concludendo, lo scenario complessivo è tutt'altro che incoraggiante. Probabile un approdo a quota 10000 punti già da domani. Vedremo se questo importantissimo supporto reggerà l'ondata di vendite. 

lunedì 24 maggio 2010

Chiusura in netto ribasso per Milano a causa dei dividendi

Chiusura in ribasso per la borsa di Milano quest'oggi. In una giornata piuttosto avara di dati Macro, come ogni lunedì, il Ftse Mib ha perso il 2,59% a quota 19030 punti. Come sottolineato in mattinata, gran parte del calo odierno è da attribuire allo stacco delle cedole di gran parte del listino principale. Tuttavia è importante il calo odierno perchè indica un certo timore negli investitori a reinvestire gli utili del 2009, segnale non certo incoraggiante per i prossimi mesi. Per quanto riguarda il resto d'europa i cali sono stati molto limitati per le borse di Francoforte (-0,4) e di Londra (-0,2) mentre gli altri paesi hanno chiuso in territorio leggermente positivo. La situazione rimane ancora molto delicata e la chiusura vicino ai minimi di giornata del nostro indice denota un trend negativo piuttosto importante. 
Al momento l'indice americano Dow Jones è in calo di quasi mezzo punto ma a fiuto credo che nelle prossime due ore potrebbe succedere qualcosa di importante. Da segnalare il calo della volatilità rispetto alle giornate precedenti  Vix (35,82), ma rimane sempre ad un valore piuttosto elevato. 
Tornano invece i problemi dell'euro (1,2401) che è tornato nuovamente debole nelle ultime ore, senza particolari notizie macro.


















Come ultima cosa vi segnalo i valori dei Cds odierni della Spagna ( 213 punti , +12 da venerdì) e quello dell'Italia (167 punti, +6,4 punti da venerdì). 

Tornano le vendite a Milano: Ftse Mib -3% (ore 13)

Nuova ondate di vendite per la borsa di Milano. In questo momento l'indice dei principali 40 titoli italiani sta perdendo il 3% a quota 18951 punti. Gran parte del calo ( circa 1,8%)  è dovuto allo stacco dei dividendi di molti titoli ma la tensione rimane alta. Anche il resto d'europa è andata in rosso dopo un'apertura in buon rialzo. I future americani sono in calo di circa l'1% e si prospetta una nuova giornata in rosso per Wall Street dopo il rimbalzo di venerdì. 
Da segnalare il nuovo balzo dei Cds di alcuni paesi:
Grecia 665,1 punti con una probabilità di fallimento del 42,1%
Venezuela 1367 punti con una probabilità di fallimento del 60,2%
Portogallo 302 punti con una probabilità di fallimento 22,8%
Attenzione anche alla regione Sicilia che inizia a trovarsi in una situazione piuttosto delicata con i CDS che quotano a 306 punti con una probabilità di fallimento del 23,1%. 
Inutile ricordare che il trend generale rimane ampiamente ribassista e che la situazione rimane molto delicata sia da un punto di vista macroeconomico che da un punto di vista tecnico. Prossimi supporti per il nostro indice transitano in area 18900 punti ed eventualmente a 18800 e 18700. Allacciate le cinture la volatilità torna a salire!

venerdì 21 maggio 2010

Giornata da montagne russe per le borse ma alla fine vincono i rialzisti.

La giornata di oggi è stata uno scontro a viso aperto tra il toro e l'orso, in pochi minuti si sono viste oscillazioni di un punto percentuale durante tutta la seduta. Alla fine ha vinto il toro, e finalmente l'indice italiano Ftse Mib è riuscito a chiudere in rialzo dopo i crolli dei giorni scorsi. Dai minimi di giornata (18937 punti) il  recupero è stato importante e la chiusura a quota 19535 punti (+1,32%), vicino ai massimi di giornata, lascia buone speranze per la prossima settimana. 
Molto importante sarà il vertice dell'Unione Europee tra i vari ministri delle finanze europee che dovranno discutere le proposte avanzate per rafforzare il coordinamento delle politiche economiche. Nel frattempo l'euro ha ripreso forza nelle ultime ore e ora è scambiato a 1,2566. In calo anche il VIX ( 42,12), ma la situazione rimane ancora complicata. 
Il grafico qui a fianco ben rappresenta le numerose oscillazioni della seduta odierna. Dopo l'apertura di Wall Street c'è stato un ampio recupero di oltre 500 punti, ma il trend generale rimane ancora ribassista. Vedremo di analizzare più a fondo la situazione dopo la chiusura di Wall Street che al momento è in rialzo dello 0,7%



giovedì 20 maggio 2010

Due Crisi a confronto, un'aggiornamento grafico




















Qualche mese fa avevo proposto questi grafici in un mio personalissimo articolo.  Alcuni lettori, giorni fa mi avevano chiesto un aggiornamento del grafico e oggi ho deciso di accontentarli e di completare l'analisi con gli ultimi valori disponibili.
In questi grafici ho analizzato la crisi del 1929 e quella attuale partendo dai massimi registrati in tutte e due le occasioni. Per quanto riguarda il primo grafico ho preso come punto di partenza il 3 settembre 1929 quando l'indice Dow Jones raggiunse il massimo a quota 381 punti. Da quel giorno le quotazioni iniziarono a scendere ci vollero ben 27 anni per ritornare su quei livelli. Per quanto riguarda il grafico più in basso ho considerato come punto di partenza il 9 ottobre 2007 quando il Dow Jones raggiunse il proprio record storico a 14164 punti. 
Da un punto di vista economico sappiamo tutti che sono numerosissime le differenze tra la crisi del 1929 e quella attuale, ma da un punto di vista grafico ci sono delle somiglianze piuttosto evidenti. Molti analisti hanno utilizzato come punto di partenza della crisi attuale il crack di Lehman Brothers che si verificò a settembre 2008, sbagliando le loro analisi. Io invece ho preso come punto di riferimento i massimi registrati dalla borsa americana a ottobre 2009. Successivamente ho semplicemente evidenziato il rendimento dell'indice da quei livelli in entrambe le occasioni e da li ho sovrapposto i grafici. Sembra assurdo ma le somiglianze tra i grafici sono a dir poco evidenti. Nel 1929 dopo un'iniziale discesa delle quotazioni di circa un 15% ci fu un tentativo di rimbalzo che portò l'indice attorno a -8% dal livello iniziale. Nella crisi attuale  iniziata nel 2007, si è verificata la stessa cosa: crollo di circa un 16-17% e successivo rimbalzo fino a -7%
Successivamente nel 1929 i ribassi furono violenti e nel giro di poche settimane il calo dell'indice Dow Jones raggiunse un -50% rispetto al punto iniziale di settembre 1929. Nella crisi attuale  le quotazioni sono scese fino a -52% a marzo del 2009 dai massimi di ottobre 2007. Chiamiamola una strana coincidenza, ma in entrambe le crisi dopo questi violenti crolli c'è stato un rimbalzo molto significativo nei successivi mesi. Sia nel 1929 che nel 2009 si è assistito a un recupero di circa il 60% dai minimi! Le coincidenze iniziano a essere tante. Tale recupero tuttavia si è esaurito ad Aprile del 1930 attorno a -22% ( valore del mio grafico) e ad Aprile 2010 attorno a -21% (valore del mio grafico)  quando il Dow Jones ha toccato i 11200 punti (un'altra incredibile coincidenza, il rally è finito tutte e due le volte ad Aprile). Da li le quotazioni hanno iniziato a scendere in entrambe le occasioni riportandosi attorno a -30%. La linea rossa che ho tracciato rappresenta il momento attuale in cui ci troviamo. Premesso che è impossibile fare previsioni a lungo termine ma guardando la straordinaria somiglianza dei due grafici credo che nel prossimo mese assisteremo ad un mercato piuttosto indeciso sul da farsi. Se la storia dovesse ripetersi  come nel 1929, ma personalmente non me lo auguro, a partire da inizio estate dovremmo attenderci dei crolli piuttosto intensi che potrebbero estendersi anche per 1-2 anni e portare il Dow Jones ad un calo del 90% rispetto ai massimi di ottobre 2007. Certo parlare di un Dow Jones a 1600 punti è come parlare della fine del mondo e nessuno se lo augura. Quello che però è interessante notare da questo confronto grafico è che dall'inizio di questa crisi il listino ha seguito molto da vicino l'andamento del 1929 e le analogie sono state davvero incredibili. Solo il tempo potrà dirci cosa succederà nei prossimi mesi. Incrociamo le dita e speriamo che la storia non si ripeta.



Per dovere di cronaca l'indice Dow Jones ha appena chiuso in calo del 3,61% a quota 10067 punti, sui minimi di seduta e con un crollo finale tutt'altro che incoraggiante per le prossime sedute. Tecnicamente il trend è diventato negativo sia nel breve, che nel medio, che nel lungo periodo (violata la media mobile a 200 giorni quest'oggi). Lecito attendersi un approdo in area 10000 punti e successivamente anche a 9800 punti nelle prossime sedute. Da non sottovalutare qualche rimbalzo tecnico di una certa rilevanza a causa dell'elevato livello di ipervenduto raggiunto. 

Il petrolio crolla dell' 2,3%

Giornata da ricordare quella di oggi. Dopo i ribassi delle borse europee, la speculazione internazionale sta prendendo di mira le materie prime e le borse americane. In questo momento il Petrolio è in calo dell'2,3% a quota 70,8 dollari al barile. Il Dow Jones è in calo del 2,40% a quota 10194 punti dopo un minimo attorno ai 10100 punti....mentre la il Vix è salito fino a  46 punti. Allacciate le cinture per i prossimi giorni. 



Volatilità alle stelle....e i mercati crollano ancora

Ancora un'altra giornata di passione per le borse europee. I listini hanno imboccato la via del ribasso a seguito dell'apertura in netto ribasso dei listini americani. La volatilità è andata alle stelle, Vix a 43,90, in rialzo del 25% da ieri. Venerdì scorso avevo scritto un articolo molto interessante ( il punto della situazione sui mercati ) in cui ipotizzavo una netta inversione di tendenza sull'indice americano e un possibile ritorno sui 19000 punti per l'indice italiano. L'analisi tecnica a volte parla chiaro e, a mio avviso, rimane l'unico strumento per cercare di guadagnare qualcosa dai propri investimenti in borsa. 

A fine seduta c'è stato un buon tentativo di recupero dai minimi di giornata e l'indice italiano Ftse Mib ha chiuso a 19282 punti in ribasso del 1,69%. Al momento Wall Street perde il 2% e ha bucato anche la media mobile a 200 giorni. Allarme Rosso! A fine seduta capiremo qualcosa di più.

Aggiornamento dai mercati ore 14 e 20: Milano -2,3%

Non si placa l'ondata di vendite sui listini europei. Dopo un'apertura in rialzo di oltre 1,4% l'indice milanese Ftse Mib è tornato nuovamente in territorio negativo e ora perde il 2,3% a quota 19147 punti. La situazione si fa delicata e l'ultimo supporto di una certa consistenza passa a 19000 punti. La volatilità rimane altissima, vedremo cosa accadrà fino a fine seduta. 

mercoledì 19 maggio 2010

Ancora una giornata di passione per le borse europee

Nuovo crollo delle borse europee quest'oggi. La situazione giorno dopo giorno si sta facendo sempre più critica. I listini europei hanno accusato violenti ribassi colpiti dalle preoccupazioni sulla solidità dei bilanci europei e dalle nuove proposte di regolamentazione del settore finanziario. Limitare la speculazione è sicuramente una cosa positiva per la trasparenza e la stabilità dei mercati ma c'è un altro riflesso della medaglia. Gran parte del settore bancario europeo ed americano riesce a fare miliardi di euro di profitti attraverso il trading e la speculazione. Limitare le manovre di queste grandi istituzioni farebbe crollare gli utili aziendali di queste banche e di conseguenza il valore dei titoli bancari. Insomma si tratta di un circolo vizioso, in un modo o nell'altro il comparto azionario viene penalizzato e i poveri investitori ne pagano le conseguenze. Non a caso oggi Intesa San-Paolo ha perso il 5%, Unicredit il 6%.
Ecco le variazioni percentuali dei principali listini italiani ed europei:



NomeUltimo ValoreVar %
FTSE Italia All-Share20.200,65-3,30
FTSE MIB19.612,66-3,45
FTSE Italia Mid Cap22.547,25-2,47
FTSE Italia Small Cap21.600,12-2,02
FTSE Italia Micro Cap21.694,42-0,59
FTSE Italia STAR10.519,79-1,98




IndiceValoreVar%
NASDAQ 1001.858,08-1,54
10.368,80-1,35
FTSE 1005.158,08-2,81
DAX 305.988,67-2,72
2.619,48-2,92
CAC 403.511,67-2,92
AEX321,45-2,89
BEL202.432,85-2,11
PSI206.923,08-1,92
10.186,84-0,54
19.578,98-1,83
4.414,30-1,90
Graficamente il listino milanese non da alcun segno di ripresa. I prezzi si trovano al di sotto di tutte le medie mobili, e la chiusura vicino ai minimi di seduta conferma appieno il trend ribassista in atto. 
La volatilità, come scrivevo ieri sera, è in netto aumento e ora il VIX quota 37,34 in rialzo dell'11% da ieri. Nel frattempo il Dow Jones sta perdendo l'1%. Speriamo in un rimbalzo anche se i grafici parlano chiaro. (Strong Sell su tutta l'europa).