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lunedì 30 aprile 2012

Milano chiude in calo ma anche lo spread scende


Dopo i rialzi dei giorni scorsi la borsa di milano è tornata quest'oggi piuttosto debole a causa del clima pre-festivo e dei volumi piuttosto contenuti. A fine seduta le perdite sono state importanti per il principale listino azionario italiano Ftse mib che ha accusato un calo del 1,26% a quota 14592 punti. 
Da un punto di vista grafico la giornata odierna potrebbe essere interpretata come una salutare pausa riflessiva dopo i vistosi rialzi degli ultimi giorni che hanno proiettato il nostro listino da 13800 punti ai 14900 punti ( toccati nella mattinata odierna) in poche sedute. Osservando con attenzione il grafico sovrastante con candele giornaliere si può osservare l'importante recupero partito dal supporto statico dei 13800 punti e il trend rialzista di breve periodo che si è innescato successivamente. 
A questo punto il listino dovrebbe proseguire il recupero fino a 15000 punti e qualora venisse rotta questa resistenza i successivi target rialzisti si troverebbero in area 15200-15500 punti. Non escludo in tal senso nemmeno ulteriori allunghi verso i 16000-16200 punti nelle prossime settimane dove però la pressione ribassista potrebbe tornare piuttosto forte.  
Tuttavia va assolutamente monitorata la situazione giorno per giorno, in quanto il trend principale rimane impostato ancora al ribasso e l'eventuale rottura dei 14400 punti nella giornata di domani negherebbe lo scenario rialzista prospettato con successivi target ribassisti a 14200 e 14000 punti. 


Guardando invece il grafico dello spread tra btp e bund tedeschi a 10 anni si può osservare che negli ultimi giorni si è registrato un doppio massimo decrescente in area 410 punti base a cui è seguito un naturale restringimento di tale valore. La chiusura odierna attorno ai 383 punti base ci lascia piuttosto fiduciosi e l'eventuale ritorno al di sotto dei 380 punti base riporterebbe un po' di fiducia sull'economia e sulla finanza italiana. Al contrario il ritorno sopra i 400 punti ed in particolare sopra i 410 punti sarebbe estremamente preoccupante ed il panico potrebbe in quel caso tornare di casa a Piazza Affari.
  

mercoledì 25 aprile 2012

Milano in rimonta chiude in rialzo, forse è tempo di acquisti.


Si sa in borsa ogni giorno è diverso da quello precedente e a volte tutto può cambiare rapidamente nel giro di poche ore. La giornata di oggi è stata emblematica in tal senso. Dopo una apertura in netto rialzo l'indice italiano Ftse Mib era letteralmente precipitato nel primo pomeriggio per poi recuperar terreno e chiudere vicino ai massimi di seduta in rialzo del 2,48% a quota 14192 punti. La volatilità è stata estrema anche oggi ma rispetto ai crolli dei giorni scorsi c'è qualche spunto grafico più interessante.
1) Partiamo dallo Spread tra Btp e Bund tedesco. 


Dopo aver toccato un massimo odierno in area 408 punti base, lo spread ha accusato nelle ultime ore un deciso calo per chiudere a quota 394 punti base. Come si può osservare dal grafico di sopra è stata tagliata al ribasso la media mobile a 15 periodi su base oraria il che ci lascia sperare che nella giornata di domani lo spread dovrebbe stringersi attorno ai 390 punti base ed eventualmente anche a 380 punti base. 

2) Come secondo grafico va evidenziato il seguente andamento del Btp Future:


Negli ultimi giorni il BTP future ha accusato dei cali piuttosto marcati ma l'importante supporto passante in area 100-99,80 ha tenuto molto bene e sembra in corso un recupero dei livelli precedenti. Il tal senso si potrebbe valutare l'opportunità di effettuare degli acquisti da mantenere per qualche giorno/settimana ma con stop loss obbligatorio al di sotto dei 99,70 punti. 


3) Ftse Mib :


Il doppio minimo odierno in area 13800 punti e la tenuta di questo importantissimo supporto ha innescato un pronto recupero delle quotazioni, dovuto in parte ai violenti cali dei giorni scorsi. Osservando il grafico su candele orarie si può scorgere un rallentamento dell'ondata ribassista e il taglio rialzista del macd (rappresentato al di sotto del grafico dei prezzi, linea verde su quella rossa) ha innescato il rally pomeridiano. Tuttavia il trend principale rimane ancora ribassista (come risulta evidente dalla permanenza dei prezzi al di sotto della media mobile a 100 periodi disegnata con una linea blu ). Per domani si prospetta un avvio in rialzo per il nostro listino che potrebbe tornare attorno ai 14400 punti e successivamente sull'importante resistenza statica e dinamica dei 14500 punti. Soltanto il superamento di tale livello e di conseguenza della media mobile a 100 periodi potrebbe essere interpretato come un segnale positivo di breve/medio periodo con possibili target a 14600, 14800 e infine 15000 punti. 
Al contrario qualora le quotazioni non dovessero riuscire a riportarsi oltre questi livelli il rimbalzo odierno potrebbe essere ricoperto molto velocemente con il listino italiano che potrebbe tornare sul supporto dei 14000 punti e successivamente dei 13800 punti. 




lunedì 23 aprile 2012

Lo spread torna sopra i 400 punti base


Situazione molto critica stamane sui mercati finanziari. Lo spread tra titoli italiani e titoli tedeschi a 10 anni è tornato sopra i 400 punti base, a quota 405 punti mentre il listino azionario italiano accusa un calo vicino al 3% a quota 13995 punti, al di sotto dell'importantissimo supporto dei 14000 punti. Vedremo cosa accadrà da qui a fine seduta. Allacciate le cinture! 

giovedì 19 aprile 2012

HELP: Milano in due giorni sprofonda del 4% !


Allarme Rosso!!! Non ci sono altre parole per descrivere l'attuale situazione dell'economia italiana ed europea (Germania esclusa) e sopratutto dei mercati finanziari internazionali. Dopo il rimbalzo di due giorni fa, il listino italiano è tornato nuovamente a perdere, chiudendo quest'oggi a 14287 punti in calo del 2,01%.


Da un punto di vista grafico lo scenario rimane nettamente negativo. La permanenza al di sotto della media mobile a 255 giorni e la sua mancata rottura attorno ai 17100 punti (19/20 marzo 2012) ha innescato una serie di vendite che hanno riportato il listino italiano sui minimi di novembre 2011 (quando appunto cadde il precedente governo). A questo punto l'eventuale rottura dei 14200 punti potrebbe innescare ulteriori crolli con successivi target a 14000 punti e a 13800 punti. Data l'elevata volatilità non è da escludere nemmeno un nuovo corposo rimbalzo (target a 14500 e poi 14700 punti)  a causa dell'elevato livello di ipervenduto raggiunto nelle ultime 20 sedute. 

Facendo un confronto con gli altri indici internazionali la situazione appare sconfortante: 
Negli ultimi 6 mesi l'indice italiano ha sottoperformato l'indice tedesco Dax del 25%! 


Nell'ultimo mese la situazione è letteralmente precipitata: Il Ftse Mib ha infatti accusato un calo del 16%, il dax tedesco è sceso del 5%, mentre l'indice Sp500 ha accusato un calo vicino al 3%. Questi grafici parlano chiaro e mostrano in tutta la sua gravità l'attuale situazione dell'Italia.


Se lo spread con i titoli decennali tedeschi tutto sommato è ancora al di sotto della fatidica soglia dei 400 punti (396 punti in chiusura oggi) il confronto con il listino tedesco come visto è piuttosto impietoso. 

A questo punto vorrei sapere se la sospensione delle vendite allo scoperto di fine febbraio sia stata una mossa vincente per le autorità di controllo. Il 27 febbraio scrissi in quest'articolo
"A pesare su Piazza Affari è stata la decisione della Consob, confermata già venerdì 24 febbraio, di abolire il divieto delle vendite allo scoperto e che ha permesso agli operatori di tornare a praticare il loro sport preferito (lo short selling appunto). A mio avviso avrei prolungato questo divieto per qualche altra settimana, almeno fino a quando la situazione economica non fosse migliorata ulteriormente. "


A mio avviso credo che sia necessario ed urgente uno stop alle vendite allo scoperto perchè come abbiamo osservato in pochi giorni il listino italiano è letteralmente sprofondato. 



Ancor più preoccupante è ciò che sta accadendo alla Spagna: 
Lo spread tra i titoli spagnoli e i titoli tedeschi è salito a 423 punti base mentre il listino spagnolo ibex 35 è tornato al di sotto dei 7000 punti e su valori inferiori a quelli registrati a marzo 2009!!



Infine sono in netta crescita anche le preoccupazioni nei confronti della Francia: Lo spread tra i titoli francesi e i titoli tedeschi è salito a 141 punti base e il listino francese CAC 40 quest'oggi ha accusato un calo superiore al 2% a seguito di un rumors di borsa ( poi smentito ) di un possibile downgrade del debito pubblico francese. 

Visti questi grafici, credo che la BCE dovrebbe scendere in campo urgentemente con un netto taglio dei tassi di interessi di almeno 50 punti base per salvare l'Euro e l'Europa. 
Faccio un appello al presidente della BCE Mario Draghi: agisca presto perchè la situazione sta precipitando..



martedì 17 aprile 2012

Milano maglia rosa d'europa : Ftse Mib +3,7%

Chiusura in deciso recupero per le borse europee quest'oggi: a Milano il Ftse Mib ha guadagnato il 3,68% a 14942 punti mentre in Europa Cac 40, Dax e Ftse 100 hanno chiuso in ascesa rispettivamente del 2,72%, del 2,65% e dell'1,78%.
Dopo giorni di panico la borsa Milanese è tornata protagonista ed è stata finalmente la migliore d'Europa. 
A trascinare al rialzo il listino ci hanno pensato le banche: Unicredit +7,15%, Intesa Sanpaolo +8,07%, Mediobanca +8,91%, Ubi B. +6,53%, B.Popolare +9,34%, B.P.Milano +8,77%, B.Mps +5,69%, B.P.E.Romagna +10,98%. Bene anche il comparto assicurativo: FonSai (+38,89%), Milano Ass. (+17,17%) e Unipol (+23,73%).
Da un punto di vista grafico la situazione appare in deciso miglioramento e alcuni titoli (consigliati nella sezione portafoglio virtuale) confermano la cambiata intonazione del mercato negli ultimi 2 giorni.


La tenuta dell'importantissimo supporto passante in area 14300 punti ha innescato il copioso rialzo che si è sviluppato tra ieri ed oggi. Osservando le ultime 3 candele giornaliere sembra in corso una vera e propria inversione rialzista di medio periodo e la chiusura sui massimi di seduta conferma, al momento, questa ipotesi. Tuttavia, soltanto il superamento della resistenza statica e dinamica (  media mobile a 10 periodi) passante attorno ai 15000 punti confermerà tale scenario. In tal caso il listino potrebbe recuperare prontamente i 15400 punti e successivamente i 15800 punti. A mio avviso tale rialzo, se confermato  potrebbe riportare l'indice nelle prossime settimane anche in area 16000-16200 punti dove però potrebbero tornare copiose le vendite. 
Al contrario l'eventuale ritorno al di sotto dei 14900 punti potrebbe innescare nuove prese di beneficio con target successivi a 14800 e 14700 punti. L'eventuale ritorno al di sotto dei 14700 punti sarebbe piuttosto preoccupante e dovrebbe riportare l'indice attorno ai 14500 punti. 

venerdì 13 aprile 2012

Nuovo tonfo per milano: Ftse Mib crolla del 3,5%


Ennesimo crollo quest'oggi per la borsa di Milano. Dopo i deboli recuperi di mercoledì e giovedì, l'indice Ftse Mib è nuovamente crollato accusando a fine seduta un tonfo del 3,43% a quota 14359 punti. 
A scatenare le vendite sui mercati azionari sono state una serie di notizie negative ma in particolare quella relativa alla produzione industriale.
Infatti, la produzione industriale italiana a febbraio è crollata del 6,8% su base annua, si tratta del peggior dato dal novembre 2009. 
Su base mensile, il calo è stato dello 0,7%. Si tratta della seconda flessione consecutiva dopo il -2,6% di gennaio. La performance dell'industria italiana è risultata tra le peggiori di tutta europa, facendo peggio anche della Spagna che ha messo a segno un -0,5% nell'ultimo mese. 

Estremamente allarmante la produzione del settore auto che è scivolata dell'11,2%, portando la flessione dei primi due mesi del 2012 a -23,5%
Da alcuni mesi continuo a invocare un taglio delle accise sul costo del carburante in Italia ma evidentemente al governo non preoccupa l'attuale affossamento del settore dei trasporti, dei consumi e dell'industria automobilistica. 
Tali valori confermano sempre di più la grande recessione in atto in Italia negli ultimi mesi a causa delle manovre di austerity prodotte nei mesi scorsi e dell'acuirsi della crisi finanziaria ed economica in tutta Europa. 
Il famigerato Spread con i titoli tedeschi è salito quest'oggi a 379 punti base, valore piuttosto elevato e preoccupante con il rendimento dei btp decennali salito al 5,52%. 
In deciso rialzo anche il rendimento dei titoli a 5 anni (4,76%) e a 2 anni ( al 3,33%) .

A spaventare i mercati obbligazionari è però adesso la Spagna che sta ripercorrendo il sentiero infausto già intrapreso dalla Grecia lo scorso anno: disoccupazione alle stelle, crisi del sistema bancario e finanziario,etc etc. 
Lo spread tra titoli spagnoli e titoli tedeschi è salito a 424 punti base mentre i valori dei Cds si sono riportati su valori estremamente rischiosi.....

Ma ancor più allarmante è il seguente grafico che mostra la richiesta alla BCE  sempre crescente di denaro da parte delle banche italiane e spagnole. A voi ogni conclusione. 



Nei prossimi giorni cercherò di fare delle analisi grafiche sul listino italiano ma   posso già anticiparvi che la situazione è piuttosto compromessa. 



martedì 10 aprile 2012

Il disastro: Milano crolla del 5% e lo spread torna sopra 400 punti


Disastro. Una semplice parola basta e avanza per commentare la seduta odierna di borsa. Raramente ho assistito a una debolezza simile del mercato azionario italiano e il bilancio finale è a dir poco raccapricciante: A fine seduta il Ftse Mib ha accusato un calo del 4,98% a quota 14458 punti. 
Sul listino spiccano i ribassi di Intesa Sanpaolo (-7,9%), Unicredit (-8,1%) e Banco Popolare (-7,3%), anche se le peggiori sono state A2A (-8,1%) e Stm (-8,2%). Male anche Fiat (-6% a quota 4 euro).

Sul fronte macroeconomico va segnalato il deciso peggioramento dello Spread tra titoli italiani e titoli tedeschi a 10 anni salito oltre la soglia psicologica dei 400 punti base a quota 404 punti. 
Osservando il grafico sottostante la situazione appare decisamente allarmante in quanto lo spread dopo essere sceso attorno ai 270 punti base a inizio marzo, nel giro di pochi giorni è tornato su dei livelli estremamente elevati. I prossimi target in tal senso potrebbero aggirarsi intorno ai 415 punti base e successivamente a 430 punti base. Un eventuale rialzo oltre i 450 punti base potrebbe essere interpretato come punto di non ritorno in quanto a  quel punto sarebbe chiaro il successivo allungo in area 500 punti e successivamente a 550 punti base, massimo registrato a novembre 2011.
Al contrario soltanto un ritorno al di sotto dei 375 punti base riporterebbe un po di tranquillità sulla solvibilità dell'Italia e sul mercato azionario italiano. 


Va segnalato che il rendimento dei btp decennali è tornato al 5,69% valore molto elevato che spinge gli investitori internazionali e non a dirigersi su investimenti meno rischiosi.  


Sul fronte internazionale invece il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 5,93% (spread con i titoli tedeschi a 430 punti base) mentre il rendimento dei titoli a 10 anni francesi è salito al 2,89% ( con lo spread con i titoli tedeschi salito a 125 punti base).


Tra le altre notizie va anche evidenziato che l'Iran ha confermato di aver bloccato le esportazioni di petrolio in Spagna dopo aver annunciato di non esportare piu' un barile in Grecia, paese che gia' diversi mesi fa ha avviato negoziati con Russia, Irak, Arabia Saudita e Libia per garantirsi gli approvvigionamenti. L'Iran e' sotto embargo petrolifero graduale da parte della Ue. Secondo la tv di stato iraniana Press Tv sarebbero state bloccate anche le esportazioni di petrolio a Italia e Germania. 
A mio avviso questo potrebbe provocare ulteriori tensioni sui prezzi del greggio causando di conseguenza una recessione ben più grave del previsto su tutta Europa. 

Per quanto riguarda il segmento azionario va sottolineato che il listino italiano è stato il peggiore d'europa con il suo -5%. Leggermente meglio il listino francese Cac 40 (-3,1%), quello spagnolo Ibex 35 (-2,9%), Dax -2,5%.


Da un punto di vista grafico si può osservare che la rottura della trendline rialzista di medio periodo ha innescato nei giorni scorsi le prime vendite attorno ai 16800 punti che hanno riportato rapidamente sull'importantissimo supporto dei 14400-14350 punti. Con il crollo odierno da inizio 2012 l'indice italiano accusa una perdita del 4% ed è tornata sui livelli di novembre 2011.
L'eventuale rottura di questo livello sarebbe molto critico in quanto aprirebbe lo spazio a nuovi minimi in area 14200 e 14000 punti. Eventuali crolli al di sotto dei 14000 punti innescherebbero ulteriori cali fino a 13800, 13500 e infine a 13200-13000 punti. A quel punto il mercato toccherebbe dei nuovi minimi assoluti e soltanto la fantasia potrebbe aiutarci a stabilire nuovi target ribassisti per i prossimi mesi : 12.000 punti o peggio ancora 10.000 punti.
Al contrario eventuali rimbalzi tecnici dovrebbero riportare l'indice attorno ai 14800 punti e successivamente a 15000  e 15200 punti. Sebbene il trend sia ampiamente ribassista tale scenario non è assolutamente da escludere dato l'elevatissimo livello di ipervenduto raggiunto sul listino italiano.
Dopo 5 giorni di violenti cali si spera in qualche timido tentativo di recupero anche perchè il pessimismo nei cuori degli investitori è tornato a livelli che non si registravano da novembre.   


martedì 3 aprile 2012

Nuovo Crollo per Milano...ultima chiamata a 15600 poi il baratro



Con il calo odierno il Ftse Mib torna su un supporto di medio-lungo periodo particolarmente importante.  Quello appunto dei 15600 punti. Dal 19 marzo ad oggi l'indice italiano ha accusato un calo di 1500 punti pari a oltre il 9%. Inoltre ben 8 delle ultime 10 sedute si sono chiuse con il segno rosso e il panico e la preoccupazione è tornata piuttosto elevata a piazza affari. La chiusura sui minimi di seduta dovuta in particolare ai nuovi tonfi dei titoli bancari ( Unicredit e Intesa -4 solo per citarne alcuni) lascia poco spazio all'ottimismo per i prossimi giorni.
L'eventuale rottura di questo livello aprirebbe lo spazio a nuovi e violenti cali con primi target a quota 15400 punti e successivamente a 15200 e 15000 punti con possibili estensioni finali fino a 14400 punti. 
Da un punto di vista statistico va segnato che cali così violenti nelle ultime 5 sedute si sono registrate solo nel 5,5% dei casi ma non per questo bisogna escludere ulteriori ribassi.  
Al contrario in caso di timidi rimbalzi tecnici l'indice italiano potrebbe riaffacciarsi sui 15800 punti e successivamente attorno ai 16000 e 16200 punti. Tuttavia solo il ritorno sopra i 16200 punti porterebbe un po' di serenità sul trend di medio-lungo periodo. 

Va tuttavia sottolineato l'allargamento dello spread tra titoli di stato italiani e titoli di stato tedeschi a 10 anni che quest'oggi è tornato a quota 335 punti base con il rendimento del BTP decennale che è salito al 5,15%. 

Ben più preoccupante è però la situazione reale mettendo a confronto il listino italiano Ftse Mib con il famoso indice tedesco Dax.


Come si può osservare nell'immagine sovrastante il listino italiano negli ultimi 5 giorni ha perso il 5% mentre l'indice tedesco ha limitato le perdite ad un modesto -1%. 


Allargando l'orizzonte temporale ad un anno, la situazione appare decisamente sconfortante. Negli ultimi 12 mesi il listino italiano ha accusato un calo vicino al 25% mentre il listino tedesco è rimasto sostanzialmente invariato. 


Mettendo infine a confronto i due listini a partire dal lontano 2007 si trovano delle differenze che lasciano senza parole. In questi anni il listino italiano ha accusato un calo complessivo superiore al 60% mentre il Dax tedesco si ritrova all'incirca sugli stessi valori di qualche anno fa. 
Vedendo questi grafici forse si capisce che l'Italia sembra sempre più diretta verso una strada fatta di lacrime e sangue che ha portato al disastro la Grecia. 

Infatti osservando l'ultimo grafico si può osservare che nell'ultimo anno l'indice greco ha accusato un calo del 52% mentre il Dax tedesco è tornato sui livelli di 12 mesi fa. A questo punto la situazione per il mercato azionario italiano inizia ad essere veramente molto molto preoccupante.....






lunedì 2 aprile 2012

Nuove funzionalità per il blog The Best Trader


Dopo l'assenza degli ultimi giorni ho apportato alcune lievi ma significative nuove funzionalità del Blog The Best Trader. 
Come avrete notato è stata inserita una nuova pagina ( portafoglio virtuale ) dove verranno effettuate delle analisi grafiche del listino italiano e di alcuni principali titoli italiani. Vi consiglio come di consueto di leggere attentamente il Disclaimer prima di guardare la nuova sessione. 

Grazie a tutti i miei lettori e sostenitori.