Borse in netto recupero quest'oggi. A spingere al rialzo i listini le trimestrali dei colossi americani dell'Informatica come Intel.
Pochi minuti fa l'indice Dow Jones ha aggiornato i massimi dell'anno portandosi a quota 12470 punti, ad un soffio dal livello chiave dei 12500 punti.
Così la chiusura delle borse europee:
Dax tedesco +2,9%
Cac francese +2,4%
Ftse Mib italiano +1,2%
Ftse 100 Inglese +2,1%
Ibex spagnolo +1,4%
Milano è stato il fanalino di coda delle piazze finanziarie europee quest'oggi a causa del settore bancario: Banco Popolare (-5%) Banca Popolare di Milano (-8,6%) Unicredit (-1%) Intesa (-0,4%) dopo le numerosi voci di possibili aumenti di capitale nei prossimi mesi sull'intero settore.
Al momento il settore bancario è estremamente debole ma nei prossimi giorni potrebbe tornare interessante e si potrebbe tentare qualche acquisto qualora le condizioni tecniche migliorassero.
Buoni rialzi invece per Fiat ( +4,6%), Saipem (+2,1%), dopo i risultati aziendali e per Stm(+4,8%).
Per quanto riguarda i debiti pubblici dei paesi europei la situazione rimane ancora preoccupante:
I rendimenti dei titoli di stato a 5 anni della Grecia hanno toccato un nuovo record storico al 19,95%.
I rendimenti di titoli di stato a 3 e 6 mesi del Portogallo hanno superato il 5% mentre il rendimento dei titoli con scadenza a 2 anni hanno superato il 10%.
L'asta spagnola in programma oggi è andata piuttosto bene: sono stati assegnati 3,4 miliardi di euro con scadenza nel 2021 e nel 2024 ( il target fissato era tra i 2,5 e i 3,5 miliardi di euro) tuttavia, la reazione del mercato ha rivelato ancora il persistere della tensione presente sui titoli di stato. I rendimenti sui bond spagnoli a dieci anni sono saliti al 5,472% rispetto al 5,162% di marzo. La Spagna si è trovata costretta così a pagare 31 punti base in più rispetto al mese scorso.
In questo contesto l'oro, il bene rifugio per eccellenza ha toccato un nuovo record storico portandosi oltre i 1500 dollari l'oncia. Il grafico sottostante mostra l'incredibile rialzo iniziato nel lontano 2006. In soli 5 anni l'oro è passato da 400 dollari a 1500 dollari. Questo dimostra in tutta la gravità la reale situazione economica dei vari stati del mondo.
Per quanto riguarda il nostro indice che ha chiuso in rialzo dell'1,12% a quota 21502 punti, la situazione appare piuttosto incerta. Infatti sebbene il trend di brevissimo termine sia diventato rialzista dopo il test dei 21100 punti del 18 aprile, nel finale di seduta si è assistito ad una riduzione dei guadagni a seguito della mancata rottura dei 21600 punti. Questo potrebbe segnalare una certa debolezza nella mattinata di domani con target 21400-21350 punti ed eventualmente a 21250 punti. In caso di ulteriori ribassi le quotazioni dovrebbero riportarsi attorno ai 21100 punti.
Al contrario in caso di nuovi rialzi l'eventuale rottura dei 21600 punti dovrebbe innescare ulteriori acquisti con target 21700 ed eventualmente 21800 punti.
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