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Chiusura in calo anche oggi per il principale listino azionario italiano. A fine seduta il Ftse Mib ha accusato un calo dello 0,33% a quota 19852 punti ben lontano dai minimi di seduta a 19628 punti.La chiusura odierna al di sopra del prezzo di apertura, nonchè vicino ai massimi di giornata, lascia qualche timida speranza per i prossimi giorni. Graficamente parlando si così è creato un "hammer", una tipica figura di inversione rialzista.
Facendo una analisi di lungo periodo si può notare che la rottura della media mobile a 200 giorni, il 23 maggio, ha innescato copiose vendite che hanno riportato l'indice rapidamente a quota 20400 punti. Nei giorni successivi c'è stato un pullback (ritorno delle quotazioni) sulla media a 200 giorni , attorno ai 21200 punti, e da li le quotazioni hanno ripreso la loro corsa verso il basso.
Complessivamente l'indice ha accusato un calo superiore al 14% nell'ultimo mese e mezzo (dal 2 maggio 2011 a 22600 punti ai 19628 punti toccati quest'oggi)
Guardando anche il livello di ipervenduto raggiunto dal macd (-400), toccato solamente a novembre 2010, ritengo che il listino abbia tutte le carte in regola per rimbalzare violentemente nelle prossime 2 settimane.
Probabilmente è ancora presto per effettuare degli acquisti a tutto spiano ma su questi livelli si potrebbe tentare qualche acquisto mirato, con stop loss rigidi, in particolare su qualche titolo bancario (unicredit, intesa), che hanno accusato notevoli cali nell'ultimo periodo.
Chiaramente l'evoluzione della situazione greca sarà cruciale sulla possibilità del nostro indice di recuperare parte delle ultime perdite.
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