Questa immagine risale a qualche giorno fa' ma ora inizia a far riflettere. Negli ultimi giorni l'indice Americano Sp500 è sceso di quasi 70 punti dai massimi da 1850 punti ai 1781 punti della chiusura odierna. Facciamo una breve analisi dell'indice americano partendo dai grafici di lunghissimo periodo.
Usando candele mensili appare più evidente la fase di incredibile ipercomprato che caratterizza il mercato americano. Un inclinazione simile si era verificata solo tra il 1995 e il 2000 quando l'Sp500 riuscì a triplicare il suo valore salendo da 500 punti a oltre 1500 punti in meno di 5 anni. ( Un rialzo simile si verificò negli anni precedenti alla crisi del 29 sul Dow Jones) . Dai minimi del 2009 l'indice americano è passato da 666 punti ai massimi storici di 1850 punti registrati poche settimane fa. Osservando il macd mensile si può osservare che un valore simile fu registrato nei mesi precedenti al grande crollo del 2000-2003!
Riducendo l'arco temporale di riferimento agli ultimi 5 anni osservando i movimenti di mercato con candele settimanali si può osservare che ogni volta che sono stati toccati questi valori di Macd il mercato ha subito una piccola correzione ( almeno tra il 5% e il 10%) e stiamo considerando uno dei più forti uptrend della storia dell'Sp500.
Abbassando il time frame della nostra analisi a candele dayly si può osservare nettamente che il trend di breve e di medio periodo sull'indice americano è chiaramente passato da positivo a negativo ( rottura della media a 20 e a 50 giorni) . L'eventuale cedimento dei 1760 punti potrebbe riportare le quotazioni rapidamente a 1740 punti e successivamente al test della media a 200 giorni attorno ai 1700 punti. Per gli amanti degli oscillatori si può notare una chiara divergenza ribassista sul macd dayly a fine dicembre 2013. Infatti a seguito dei nuovi massimi storici toccati dal mercato il valore registrato dal macd è stato nettamente inferiore a quello toccato sui massimi precedenti di prezzo, cosa che faceva preannunciare qualche presa di beneficio sul mercato.
E guardando alcuni titoli da un punto di vista fondamentale ( qualche giorno fa) come Facebook, società che valeva oltre 141 miliardi di dollari ( 1/4 di tutta la Borsa di Milano per darvi un parametro di riferimento), non vi sembra che un P/E di 136,9 volte sia un tantino troppo? A me ricorda tanto la bolla di internet del 2000.... e se tra 5 anni nessuno usasse più Facebook e ci fosse un altro social network in grado di catturare l'attenzione di tutti??
P.s E se Wall Street prende il raffreddore che succede all'Europa?
Negli ultimi 10 giorni è successo questo:
Spx -4,2%
Ftsemib -3,85%
Eurostoxx 50 -4,86%.
Occhio ai grafici e alle medie mobili !!!