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venerdì 21 febbraio 2014

Disuguaglianza economica e disuguaglianza sociale: come la crisi ha reso i poveri più poveri e i ricchi ancora più ricchi.


Sono anni ormai che si parla di crisi economica, di crisi finanziarie, di crisi bancarie, di spread, di debito pubblico e di disuguaglianza sociale ma leggendo gli ultimi dati sembra che la crisi abbia solamente ampliato i divari tra le varie classi sociali. 
Osservando in questi giorni cosa accade in Venezuela, cosa accade in Ucraina vien da riflettere su ciò che potrebbe accadere in futuro in Europa, in particolare nei paesi più colpiti dalla crisi perchè secondo un rapporto del World Economic forum il divario tra i cittadini più ricchi e quelli più poveri è il principale fattore di rischio che ha la maggiore probabilità di causare gravi danni al livello globale nel prossimo decennio. 
Secondo un report di JP Morgan nel 1980 l'1% dei contribuenti più ricchi rappresentava il 9% del Pil. Nel 2006 questo 1% rappresentava il 23% del PIL!!!.  
In altre parole significa che il 40% della popolazione più povera ha visto scendere la propria percentuale dal 18% al 14%.

Analizzando un altro documento di Credit Suisse che si sofferma invece sulla ricchezza complessiva e non solo sul reddito prodotto dalle persone più ricche al mondo, viene una sincope: 
circa 28 milioni di persone (lo 0,6% della popolazione mondiale circa) detiene il 39% della ricchezza totale del mondo ( qualcosa come 89,5 Trilioni di dollari) . Un trilione equivale a 1000 Miliardi di dollari . Per la cronaca il debito pubblico italiano è superiore ai 2000 MILIARDI di EURO. 

Alternativamente il dato può anche essere letto così: 
Il 69% più povero della popolazione mondiale (oltre 3,2 Miliardi di persone) detiene il 3,3% dell'intera ricchezza complessiva mondiale

La disuguaglianza mondiale è quindi enormemente cresciuta in questi anni di crisi finanziaria in quanto nel 2010 la ricchezza dei più ricchi valeva 1077 volte quella dei più poveri mentre nel 2013 siamo saliti a 1315 volte

Per la cronaca va sottolineato un aspetto riguardo alle politiche monetarie adottate dalla Fed, dalla BCE che hanno si tranquillizzato i mercati e le borse ma non hanno sortito nessun effetto sull'economia reale e sopratutto sul 99% della popolazione.  
I recenti rialzi di borsa (dai minimi del 2009 sp500 è quasi triplicato di valore) e gli incredibili guadagni realizzati su titoli obbligazionari,spread,materie prime e tassi di cambio, sono finiti quasi esclusivamente nelle mani di quell'1% della popolazione mondiale. 
Infatti il 93% dei guadagni derivanti dall'inversione di tendenza in atto nell'economia americana sono finiti nella mani dell'1% più ricco, che negli ultimi anni hanno visto crescere i propri redditi in media dell'11,2% mentre quelli del rimanente 99% della popolazione sono scesi dello 0,4%. ( Studio dell'università di Berkeley di Emmanuel Saez e Thomas Piketty.) 


E In Italia come va? 
Tra il 2011 e il 2012 i milionari in Italia sono cresciuti di altre 127.000 unità mentre tra il 2007 e il 2012 la ricchezza delle famiglie italiane si è erosa del 9%
Tra il 2005 e il 2013 il numero di poveri in italia è raddoppiato. Secondo l'istat il 15,8% delle persone vive in condizioni di povertà relativa e l'8% in condizioni di povertà assoluta. Il 42,5% delle famiglie non è in grado di far fronte a una spesa improvvisa e il 29,9% delle persone residenti in Italia è a rischio povertà o esclusione sociale

A questo punto mi sembra chiaro e lampante che sia urgente una riforma a livello mondiale sulla tassazione delle rendite finanziarie (anche al 30%), una riforma a livello dei salari minimi ( per dare maggiore equità sociale) e di quelli massimi (ci sono alcuni manager delle principali banche mondiali che dopo aver quasi fatto fallire quelle banche nella crisi del 2008-2009 portano a casa decine e decine di milioni di dollari all'anno in stock options come ricompensa per aver utilizzato i soldi degli altri per rischiarli sul mercato...). 

Cosa scrivono in questi giorni i vari analisti per le valutazioni delle varie aziende in america: i profitti hanno raggiunto livelli che non si vedevano da anni, in alcuni casi da decenni. Questo è frutto in particolare della riduzione dei salari e delle prestazioni sociali offerti ai lavoratori.  Peccato che nell'economia mondiale non ci siano più persone lungimiranti come Henry Ford che passò alla storia per la decisione di raddoppiare il salario ai propri dipendenti per permettere loro di acquistare l'auto da loro prodotta. 
Magari Marchionne ci farà un pensierino? Ridurrà il proprio salario? Aumenterà quello dei propri dipendenti???? 
Al giorno d'oggi chi lavora riesce a mala pena a fare la spesa e a pagare l'affitto di casa. Come si può pensare al futuro, al creare una famiglia in queste condizioni??

La cosa più opportuna è ridare lavoro, dignità e sopratutto maggiore uguaglianza economica alle categorie che sono state letteralmente spolpate da questa crisi in particolare i giovani. 

Incrociamo le dita perchè la nave sta affondando! e se non siete quell'1% della popolazione, iniziate a preoccuparvi e far valere i vostri diritti. 




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