Anche oggi le principali borse europee hanno chiuso in rialzo. A Milano il Ftse Mib ha archiviato la seduta in rialzo dello 0,60% a 23346 punti. Ben diversa invece la situazione in Grecia dove il listino principale ha perso quasi il 3%. Nel pomeriggio lo Spread tra i Bond Tedeschi e quelli di Atene ha raggiunto nuovamente i 406 punti base dai 360 di questa mattina. La situazione si è fatta incandescente anche sul fronte dei tassi di cambio, dove l'euro ha perso terreno nei confronti di tutte le altre valute. Il Cambio con il dollaro è sceso fino a 1,3355 a seguito delle indiscrezioni che ora Atene non sarebbe più propensa a farsi aiutare dal Fondo Monetario Internazionale e che vorrebbe ottenere dai partner dell'Unione Europea l'impegno a concederle aiuti a tassi inferiori a quelli che attualmente deve offrire. Nel pomeriggio è arrivata la smentita da Atene ma la situazione sul fronte valutario non è cambiata di molto. Per domani è previsto l'arrivo di alcuni tecnici dell' FMI per un nuovo monitoraggio sui conti pubblici del paese. Sinceramente credo che in quest'ultimo mese si sia alzato un gran polverone, ma di fatti concreti ancora non ne ho visti molti. Il piano di austerità di George Papandreau che punta a ridurre quest'anno il deficit dal 13% (del 2009) al 9% e a ricondurlo sotto il 3% nel 2012 a mio avviso non è molto attuabile visto le pressioni interne del paese. Vedremo cosa ne penserà il mercato nei prossimi mesi ma mi sembra strano che il resto d'europa si sia completamente disallineato quest'oggi dal crollo della borsa Greca.
Per quanto riguarda il nostro indice , quest'oggi ha vissuto una giornata piuttosto nervosa, sopratutto dopo le 14 ma nel finale è riuscito a riportarsi sui massimi di giornata. Possibile domani un nuovo allungo verso quota 23500 punti dove transita una resistenza molto importante. In caso di ribassi invece il primo supporto transita in area 23250 e successivamente sui 23175 punti.
In serata si è riunita la Fed che ha mantenuto i tassi ai soliti livelli estremamente bassi e ha confermato che rimarranno tali per un periodo esteso. Da sottolineare ciò che ha detto Bernanke: un periodo prolungato non significa necessariamente che i tassi rimarranno a questi livelli per altri 6 mesi. Quando le condizioni lo permetteranno, la Fed sicuramente inizierà ad alzare i tassi d'interesse, ma per ora, complice anche l'inflazione core sotto le aspettative, non cambieranno la loro politica monetaria. Bernanke ha anche detto che nessuna bolla sta emergendo ( non capisco perchè ha ribadito questo concetto quando i mercati si son già sparati un +75-80% in un anno) dando un ulteriore spinta al Dow Jones proiettato sempre più verso gli 11 mila punti. A seguito di queste dichiarazioni anche le commodities hanno ripreso la loro corsa ( Petrolio a 86,85 dollari e Oro a 1137 dollari) .
per uscire dalla crisi molto dipenderà dalla capacità della Grecia di attuare un piano di stabilizzazione della sua finanza pubblica assieme a un riordino della sua politica economica e del mercato del lavoro e dalla dinamica complessiva dell’area euro. Infatti se l’economia dell’Eurozona riprenderà vigore abbastanza presto, la questione del debito greco passerà in seconda linea e non si aprirà il dossier
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