Chiusura in netto ribasso per la borsa di Milano: Il Ftse Mib ha archiviato la seduta in calo del 3,40% a quota 18382 punti, ma sopra i minimi di giornata. Graficamente la giornata di oggi viene definita in gergo tecnico come Doji, in quanto la chiusura coincide più o meno con i prezzi di apertura. Bruttissimo segnale è il Gap ribassista che si è aperto dai 18500 punti ai 19000, con la seduta di oggi, segno evidente di un trend ribassista forte. Tuttavia qualche filo di speranza viene dal recupero dai minimi di seduta e dal livello del Macd che delinea un ipervenduto estremamente importante. Credo che nei prossimi giorni potremmo assistere ad un rimbalzo di una certa violenza. Nell'ultimo mese il nostro indice ha perso il 21%.
Girano voci ( ancora da confermare) di un possibile taglio, nei prossimi giorni, dei tassi d'interesse da parte della Bce di mezzo punto percentuale per cercare di arrestare l'ondata ribassista. A mio avviso tale mossa avrebbe qualche effetto solo sul momento, ma peggiorerebbe la situazione nel lungo periodo poichè darebbe altro credito, a basso costo, alla speculazione ribassista. Su questi rumors l'euro si è leggermente rafforzato (1,2275) ma il trend rimane chiaramente negativo.
Al momento la Volatilità è tornata a salire ( Vix a 39,33) e il Dow Jones accusa un calo del 2,1% a quota 9860 punti. Sarà fondamentale la tenuta dei 9800 punti altrimenti ne vedremo delle belle anche nei prossimi giorni.
Vi lascio con la tabella aggiornata alle 16 e 30 dei Cds dei principali paesi del mondo. Da segnalare i livelli incredibilmente pericolosi del Venezuela e dell'Argentina, ma anche la Grecia ha i suoi problemi. Più in basso l'Italia che però oggi vede crescere i propri Cds del 24% con una probabilità di Default del 16,5%. Tensioni anche per lo Stato della California che negli ultimi tempi ha molti problemi di bilancio e i mercati se ne sono accorti.
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