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venerdì 17 settembre 2010

Venerdi 17 lascia il segno anche a piazza affari

Chiusura in calo per la borsa di Milano in questo venerdi 17 settembre. 
Dopo un'apertura esuberante in rialzo di oltre l'1% il nostro indice si è indebolito nel corso della seduta chiudendo a quota 20517 punti in calo dello 0,80%. Anche oggi il nostro listino è stato particolarmente debole soprattutto verso fine seduta quando è apparso un rumors riguardante l'Irlanda nelle sale operative. In particolare ci è vociferato di possibili problemi sui conti irlandesi e di un possibile intervento del fondo monetario internazionale a sostegno del governo irlandese. I mercati non hanno digerito questa indiscrezione anche perchè i Cds a 5 anni irlandesi hanno raggiunto un nuovo record a quota 428 punti base, pari ad una probabilità di default del 29%. Sul fronte macroeconomico non sono arrivati spunti positivi:
Fatturato italiano a luglio in calo del 2,7% dal mese scorso a conferma che la crisi economica non è del tutto superata, anzi. 
Fiducia del Michigan (USA) a quota 66,6 contro aspettative di 70 da parte degli operatori economici.
Indice principale dei prezzi al consumo (Usa) stazionario a (+0,0%) contro il +0,1% del dato precedente. 
In un contesto del genere c'è stato un violento crollo del nostro indice attorno alle 16 ma poi nel finale di seduta si sono limitati i danni riconquistando a fatica i 20500 punti. Da segnalare il crollo di Unicredit ( -2,5%) a 1,923 con volumi altissimi ( 466 Milioni) a seguito della news riguardante la quota di maggioranza dei libici. Infatti sembra che La Libyan Investment Authority (Lia) abbia arrotondato di un ulteriore 0,50% la sua quota, raggiungendo cosi circa il 2,59% nell'azionariato di in Unicredit.
La partecipazione della Lia si aggiunge a quella della Banca centrale libica che direttamente e tramite la Lybian Foreign Bank, controlla il 4,988%.Per il governatore leghista della Regione Veneto Luca Zaia quella libica è una scalata "bella e buona".

Graficamente parlando la situazione per il nostro indice è piuttosto delicata per vari motivi:
-Chiusura settimanale in calo
-Terza chiusura consecutiva in calo
-Chiusura giornaliera vicino ai minimi di seduta e netta inversione di tendenza rispetto all'apertura.
-Resistenze molto importanti attorno ai 21000-21100 punti non superate in più occasioni.
-Debolezza cronica nelle ultime sedute. 
-Netto Aumento della volatilità: Vix + 2% a 22,10.

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