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giovedì 16 settembre 2010

Milano ancora debole, secondo giorno in rosso.

Per il secondo giorno consecutivo la borsa di Milano chiude in calo. Durante tutta la giornata le vendite hanno colpito l'indice italiano, che raramente ha dato segnali di ripresa. A fine seduta il Ftse Mib ha chiuso in ribasso del 0,90% a quota 20684 punti . Da segnalare il netto aumento dei volumi sul nostro derivato: quasi 31.000 contratti per la scadenza  di settembre. L'analisi tecnica ci insegna che i volumi supportano il trend, quindi questo calo odierno deve lasciarci piuttosto allerta per i prossimi giorni. Inoltre la chiusura vicino ai minimi di seduta non è un buon segnale. Questo conferma che il trend di breve periodo è diventato ribassista, quindi attenzione ad aprire nuove posizioni long senza stop loss. 
Domani ricorrono delle scadenze tecniche, quindi lecito attendersi una apertura piuttosto debole per il nostro indice.
Probabile un ritorno in area 20500 punti in caso di nuovi e intensi cali. Al contrario in caso di recuperi le prime resistenze transitano in area 20750 e poi 20800.
Per quanto riguarda i numerosi dati macro della giornata ci sono state delle sorprese positive ma anche negative.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti le richieste dei sussidi di disoccupazione sono risultati pari a 450.000 unità contro attese di 460.000 ( leggermente meglio delle attese) e l'indice dei prezzi di produzione è salito dello 0,4% dal mese scorso ( attese di +0,3%). Ancora negativo invece l'indice Fed di Philadelphia a -0,7 (contro attese di 0,0) ma in miglioramento dal -7,7 dello scorso rilevamento. Ricordiamo per chi non lo sapesse che un valore di tale indice al di sotto dello 0 indica recessione. 
Siamo ancora lontani da una vera ripresa ma qualcosa inizia a muoversi e bisogna sottolinearlo.
Piuttosto diversa invece la situazione in Gran Bretagna dove i dati odierni sono risultati piuttosto negativi:
Aspettative sull'Inflazione al 3,4%( peggio delle attese del 3,3%); Vendite al Dettaglio in calo dello 0,5%( contro attese di +0,3%) e Tendenza ordini industriali a quota -17 (contro -12 delle attese)

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