La settimana più importante dell'anno è iniziata con il segno meno per la borsa di milano. Il Ftse Mib ha archiviato la seduta in ribasso dell'1,24% a 21184 punti. Sotto pressione sono finiti i titoli bancari che hanno accusato gravi perdite, in particolare Unicredit (-3,5% a 1,805). In tutta la seduta il trend è stato piuttosto negativo e la chiusura vicino ai minimi di giornata è un chiaro segnale della pressione ribassista sul mercato italiano. Graficamente possiamo notare che il Ftse Mib è stato respinto dall'importante resistenza dei 21600 punti e successivamente è crollato senza particolari motivi.
A parte la Spagna , quest'oggi il nostro indice è stato l'unico a terminare le contrattazioni in territorio negativo. Il resto d'europa invece ha chiuso in leggero progresso. Per domani è possibile un rapido ritorno verso quota 21000 punti in casi di ulteriori ribassi ed eventualmente anche a quota 20800 punti. Al contrario in caso di rialzi le prime importanti resistenze transitano in area 21400 punti.
Per quanto riguarda i dati macro, quest'oggi ci sono state delle sorprese positive:
L'Indice Ism manifatturiero salito a 56,90 contro 53,60 previsto dagli analisti. ( dato quindi nettamente migliore delle attese).
La Spesa per le costruzioni edili è cresciuta dello 0,50% nell'ultimo mese ( le attese erano per un -0,5%).
Indice Prezzi Ism prezzi sett. manifatturiera salito a 71 da 70,50 del dato precedente.
Tutti questi dati sono risultati migliori delle attese.
In serata l'indice Dow Jones ha annullato i guadagni di tutta la giornata e ha chiuso in leggero rialzo dello 0,06% a quota 11124 punti dopo una partenza a tutto gas. Gli investitori americani hanno giocato la carta della prudenza poichè a partire da domani i mercati saranno scossi dalla Fed e dalle Elezioni americane nonchè dai dati macro sulla disoccupazione previsti tra giovedì e venerdì. Si apre infatti la settimana più importante dell'anno e il quantitative easing 2 potrebbe cambiare di molto lo scenario tecnico dei listini azionari. Si parla di un nuovo pacchetto di incentivi tra i 500 e i 700 miliardi di dollari che la Fed potrebbe iniettare sul mercato nei prossimi giorni ma alcune fonti parlano di manovre di maggiori dimensioni ( anche di 2000-3000 Miliardi). Mi viene spontanea una domanda: quest'oggi sono usciti dei dati macro piuttosto incoraggianti. Se la situazione economica è davvero in ripresa è proprio necessario iniettare ulteriore droga a un mercato già drogato?
Se la Fed deciderà per un atteggiamento prudente, mi aspetto un pacchetto di aiuti tra i 350 e i 500 Miliardi di dollari e il mercato azionario potrebbe essere un po' deluso da questo piano e potrebbe accusare qualche perdita nei prossimi giorni. Vedremo...
Domani riflettori puntati anche su JpMorgan. Una news questa sera ha annunciato che la Sec sta indagando sul colosso bancario . L'ente di vigilanza sui mercati Usa ha infatti aperto un'inchiesta per accertare eventuali irregolarita' del gigante bancario in transazioni su asset garantiti dai mutui subprime. La notizia ha avuto subito pesanti ripercussioni sul titolo in Borsa. JPMorgan è scesa del 2%, trascinando al ribasso tutto il comparto bancario americano.
Devo segnalare anche una cattiva notizia riguardante Fiat. Il gruppo Fiat, inteso come Fiat, Alfa e Lancia, segnerà ad ottobre un calo delle vendite del 39,5%, ben oltre il -29% dell'intero mercato dell'auto. Lo prevede Federauto, l'associazione che raggruppa i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia. Ogni parola di commento mi sembra superflua...
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