Dopo il rally di natale dei giorni scorsi le borse sono tornate nuovamente a scendere in maniera piuttosto convinta quest'oggi. Il panettone sarà andato di traverso a qualcuno nella seduta odierna. La decisione a sorpresa della banca centrale Cinese di aumentare i tassi di interessi nei prossimi giorni ha riportato qualche tensione sui listini azionari. L'aumento dei tassi cinesi è dovuto all'impennata dell'inflazione nel mese di novembre salita al 5,1%. (il target di inflazione della banca centrale cinese è del 3%).
Con questa manovra il tasso sui prestiti salirà al 5,81% mentre quello sui depositi salirà al 2,75%. Si tratta del secondo aumento in pochi mesi ( l'ultimo è stato effettuato il 19 ottobre) e a mio avviso ce ne saranno altri nei prossimi mesi ( per un rialzo complessivo dei tassi di almeno l'1% ). L'economia cinese si sta surriscaldando e credo che sia necessaria qualche azione di un certo peso per evitare una inflazione galoppante a Pechino. Le ripercussioni da un punto di vista economico di questa stretta monetaria dovrebbero far riflettere gli operatori che hanno degli investimenti sui mercati emergenti e sulla cina in particolar modo.
L'indice Ftse Mib ha archiviato la giornata in calo dell'1,25% a quota 20513 punti. Durante tutta la seduta l'indice ha mostrato una certa debolezza che lo ha portato nuovamente sul supporto dei 20500 punti. L'eventuale rottura dei 20450 punti potrebbe innescare ulteriori ribassi fino a 20300 punti ed eventualmente anche a 20200 punti nei prossimi giorni. In caso di violenti ribassi non escludo un ritorno a quota 20000 punti dove dovrebbero ritornare gli acquisti.Al contrario in caso di recupero l'indice potrebbe spingersi nuovamente sui 20600 punti ed eventualmente a 20700 punti.
In questi giorni i volumi rimangono piuttosto bassi poichè molti operatori sono in ferie ma presterei comunque attenzione in caso di ribassi pesanti. Da segnalare che questa mattina fino alle 12 e 30 circa a causa di problemi tecnici borsa italia non è riuscita a aggiornare le quotazioni in tempo reale. Sarà stata una casualità ma rimanere 3 ore senza informazioni sull'andamento del nostro indice mi sembra piuttosto inadeguato per un mercato come quello italiano che vuol puntare in alto sui mercati internazionali.
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