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lunedì 20 dicembre 2010

Milano rimbalza ma i problemi dell'italia restano...

Giornata di recupero a piazza affari dopo i cali della scorsa settimana. A fine giornata il Ftse Mib ha guadagnato l'1,52% a quota 20373 punti. Il finale di seduta non è stato brillante ( la borsa Milanese era arrivato a +2,2% sui massimi di giornata) e l'andamento nervoso di Wall Street lascia gli investitori con una molta incertezza per la seduta di domani. Dopo la chiusura delle borse europee sono arrivate delle indiscrezioni sui mercati finanziari: la società di rating Moody's ha nel mirino 30 banche spagnole che sarebbero a rischio di Downgrade. Questo potrebbe mettere sotto osservazione anche il rating spagnolo con notevoli ripercussioni sui listini azionari per i prossimi giorni.
Non escludo possibili cambiamenti di giudizio anche nei confronti dell'Italia e della Francia dopo i deludenti dati macro degli ultimi giorni sopratutto riguardo al crescente debito pubblico.  
Da sottolineare il rialzo a sorpresa dei tassi di interessi ungheresi saliti al 5,75%.

Da un punto di vista grafico il Ftse mib è rimbalzato con violenza sul supporto dei 20000 punti e la successiva rottura dei 20200 punti ha innescato gli acquisti che sono proseguiti per tutto il giorno. 
Nel finale tuttavia l'indice si è scontrato con la resistenza dei 20500 punti ed è tornato a scendere pericolosamente. 
Per domani sarà fondamentale la tenuta dei 20300 punti altrimenti è probabile un rapido ritorno a quota 20200 punti ed eventualmente anche a quota 20000 punti. In caso di rialzi al contrario le quotazioni dovrebbero spingersi nuovamente verso i 20500 punti e successivamente a quota 20600. 


Per quanto riguarda la situazione economica italiana oggi è uscito un rapporto di Bankitalia molto interessante: 
In Italia il 10% delle famiglie possiede il 44% della ricchezza complessiva italiana.  Dall'altro lato il 50% delle famiglie , quelle più povere, deve accontentarsi del 10% della ricchezza complessiva del paese. 
La disparità economica tra la parte ricca e la parte povera del paese si allarga giorno dopo giorno e credo che questo trend potrà solo aumentare in futuro con la crisi economica che ancora attanaglia il nostro paese. 
Un altro dato è estremamente preoccupante. Sempre secondo l'Istituto di via Nazionale, tra il 2007 e il 2008 la ricchezza delle famiglie è diminuita del 3.5% a prezzi correnti e del 6.5% a prezzi costanti, tornando ai valori che si registravano all'inizio di questo decennio, per una ricchezza netta pro-capite pari a 138 mila euro. 



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