Visualizzazioni totali

venerdì 28 gennaio 2011

Primi campanelli d'allarme per le borse: Milano -1,3%

Giornata molto interessante quella di oggi da un punto di vista tecnico. Dopo una apertura in rialzo il Ftse Mib si era spinto fino a quota 22460 punti ( +0,6%) ma poi nel primo pomeriggio ha iniziato a scendere in maniera piuttosto convinta per chiudere a quota 22025 punti in calo dell'1,28%. Le vendite sono state particolarmente violente sul settore bancario, ( esempio unicredit è passata da 1,88 a 1,83 nel giro di poche ore). 
A preoccupare i risparmiatori è stato il dato sotto le attese del Pil Americano ( +3,2%) . Gli analisti infatti si aspettavano un +3,6% e questo ha messo di malumore i mercati. Nemmeno il dato migliore delle attese sulla fiducia del Michigan (74,20) è riuscito a ribaltare il trend ribassista. 



Il grafico del future dell'Sp500 è alquanto preoccupante. Infatti dopo aver tentato di sfondare quota 1300 punti l'indice ha iniziato una discesa molto violenta che lo ha portato nel giro di un paio d'ore a quota 1275 punti. Vedremo se nel finale di seduta riuscirà a recuperare qualcosa. Il mercato appare piuttosto spaventato come dimostra il rialzo violento del Vix a quota 19 (+18% da ieri). Per i meno esperti il VIX viene anche detto indice della paura dei mercati ed esprime la volatilità della borsa americana. 

Per quanto riguarda il Ftse Mib la mancata rottura rialzista dei 22500 punti (resistenza di lungo periodo molto importante) ha innescato le prime vendite. Il crollo dell'ultima ora e la chiusura vicino ai minimi di giornata è un segnale piuttosto allarmante di inversione ribassista sul breve periodo. L'eventuale rottura dei 22000 punti potrebbe portare il nostro indice dapprima sui 21800 e successivamente a quota 21600 punti. Al contrario in caso di nuovi rialzi le prime resistenze si trovano in area 22200 punti e successivamente a quota 22300 punti.  
Prestate molta attenzione la settimana prossima poichè qualcosa potrebbe cambiare rispetto al mese di Gennaio. 



Nessun commento:

Posta un commento