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giovedì 27 gennaio 2011

Tori ribelli a Milano : Ftse Mib +1,38%

Mercati finanziari in rialzo anche oggi in tutta europa. Dopo un avvio incerto ( Milano è arrivata a perdere mezzo punto percentuale) i tori sono tornati di scena a Piazza Affari e hanno portato il Ftse Mib sui nuovi massimi da inizio 2011 a quota 22312 punti (+1,38%).  Dall'inizio dell'anno l'indice di Milano è salito del 10,6%, e dai minimi dell' 11 gennaio il rialzo è vicino al 12%. Sono andato a controllare i miei dati a disposizione, e rialzi così cospicui negli ultimi 14 giorni si sono verificati solo nell'1,8% dei casi. Insomma l'ipercomprato ha preso casa a Piazza Affari in questi giorni. Da notare che il rialzo odierno non è assolutamente giustificabile dai dati macro americani. In particolare la situazione occupazionale americana torna ad essere molto preoccupante. 
Ecco i dati macro americani più importanti di oggi
Richieste sussidi di disoccupazione saliti a quota 454 mila dai 403 mila della scorsa settimana.
Richieste di disoccupazione continua salite a 3991 mila unità dalle 3897 mila del dato precedente. 
Ordini di beni durevoli crollati del 2,5% a dicembre contro attese di +1,5%; escludendo la componente dei trasporti i nuovi ordini sono scesi dello 0,5% ( attese di +0,6%).
Unico dato positivo della giornata proviene dalle vendite di case con contratti in corso a +2% (attese di +0,8%). 
Le piazze finanziarie hanno snobbato tutti questi dati e anche il taglio del Rating, da parte di S&P, di lungo termine del Giappone da AA a A-. 
In questo contesto l'indice americano Dow Jones al momento si mantiene sulla parità ma sembra essersi configurata una sorta di triplo massimo attorno ai 12020 punti che preannuncia qualche possibile calo. 

Per quanto riguarda il nostro indice la situazione rimane rialzista. I primi ostacoli ora transitano in area 22400 punti e successivamente a 22500 e 22600. Al contrario in caso di ribassi i primi supporti si trovano a 22200 punti e successivamente a 22000 e 21850. L'eventuale rottura dei 21850-21800 punti sarebbe un segnale molto significativo per le prossime sedute. 

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Scusa ..ho klikkato per errore.
    Il commento precedente era...
    Faccio fatica ad essere obiettivo. Le commodity stanno crollando del 2% in media. C'è qualcosa che mi sfugge e poi tutto questo ottimismo a prescindere, non mi convince. Che i mercati siano irrazionali, lo posso anche capire, ma non c'è neanche un nesso tra il lungo crollo del Baltic Dry Index, "una volta leading indicator", e l'euforia dei mercati. Non esiste più relazione tra indicatori e comportamento dei mercati. Sarà forse colpa di un High Frequency Trading esasperato. Con stima Carlo.

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  3. ciao carlo, concordo con il tuo commento, non c'è più razionalità nei mercati. non c'è più correlazione tra economia reale , dati macro e borsa. L'unica spiegazione razionale è il quantitative easing da 600 miliardi di dollari della Fed e il piano di salvataggio stanziato dalla BCE per salvare i piigs.
    Da un punto di vista tecnico, si può solo dire che finchè il trend rialzista è cosi forte, essere short è molto pericoloso, ma prima o poi i conti torneranno, o almeno lo spero.

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