Ennesima chiusura positiva per Piazza Affari oggi: il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,91% a quota 21308 punti mostrando ancora una volta una notevole forza nei confronti degli altri listini europei. Infatti a parte la Spagna che ha guadagnato il 2,7%, l'indice Tedesco Dax ha chiuso quasi invariato mentre l'Indice Svizzero ha perso lo 0,7% e quello inglese lo 0,5%.
La performance dell'indice Italiano diventa quasi da record se si considerano le ultime 3 sedute. In questi giorni di fuoco infatti, il Ftse Mib ha guadagnato oltre il 6,5% trascinato al rialzo sopratutto dal comparto bancario.
Da un punto di vista grafico la situazione è indubbiamente impostata al rialzo e la chiusura sui massimi degli ultimi due mesi segnala il ritorno dei tori a milano. Tuttavia la situazione di ipercomprato sul breve periodo dovrebbe portare a qualche lieve presa di beneficio nelle prossime sedute.
Eventuali nuovi allunghi dovrebbero portare il nostro indice verso l'importante resistenza dei 21450-21500 punti. Al contrario in caso di prese di beneficio è probabile un ritorno dapprima sui 21180 punti e successivamente sui 21050-21100 punti.
Da segnalare sul fronte macro il discorso di Trichet ( BCE) che si è detto preoccupato per l'inflazione futura in Europa. Infatti quest'oggi sia la BCE che la BOE hanno lasciato i tassi d'interessi invariati ma i continui rialzi dei prezzi delle materie prime iniziano a destare preoccupazioni nei vertici europei. La reazione sui mercati valutari è stata immediata con l'Euro che è ora viene scambiato a 1,3370 contro dollaro (+1,8% da ieri).
Sul fronte dati l'agenda odierna ha dato delle notizie controverse riguardo alla situazione lavorativa americana. Infatti le richieste di sussidi di disoccupazione sono volate a 445 mila unità ( contro attese di 410 mila) mentre le richieste di disoccupazione continua sono scese nettamente ( 3,879 milioni contro attese di 4,1 milioni ).
Le aste di titoli di stato italiane di oggi hanno avuto esito positivo, vi riporto la news da Wall Street Italia:
L'Italia ha collocato Btp per 6 miliardi sulle scadenze 5 e 15 anni. La domanda è stata buona, ma i rendimenti hanno segnato un rialzo. Sulla scadenza quinquennale, il tasso medio è salito al 3,67% dal 3,24% dell'asta del 12 novembre scorso, mentre la domanda è rimasta stabile con il 'bid-to cover ratio' (rapporto fra domanda e offerta) pari a 1,41, il medesimo dell'asta di novembre. Sulla scadenza 2026, il rendimento medio è salito al 5,06% dal 4,81% precedente e la domanda ha segnato un aumento con bid- to cover ratio di 1,42 contro l'1,3 di novembre.
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