Pareri contrastanti dalle società di Rating americane. Dopo la decisione di venerdì notte di Standard & Poor's di abbassare a negativo l'outlook sull'economia italiana, quest'oggi sono arrivate le smentite da parte delle altre due società di Rating.
David Riley, responsabile dei rating sovrani a livello globale, di Fitch afferma: «Non c'è indicazione che il governo italiano non riesca a centrare gli obiettivi di stabilizzazione delle finanze pubbliche per il 2011». Fitch non ha intenzione di cambiare nè il rating sull'Italia nè le prospettive sul merito di credito, che rimangono stabili.
Restano dunque confermate le prospettive stabili e il rating sovrano AA- sull'Italia, superiore di un gradino rispetto al A+ di Standard & Poor's.
Fitch ,spiega ancora Riley, non ritiene neppure vi sia un «impatto negativo» in termini di stabilità politica sul programma governativo di riduzione del deficit.
Riley inoltre aggiunge che una potenziale causa di revisione del rating o dell'outlook per l'Italia potrebbe aversi in caso di deviazione dal piano di consolidamento fiscale varato dal governo, cosa che non sta avvenendo in quanto si è riusciti a ridurre il rapporto deficit/pil del 2010 al 4,6% rispetto a proiezioni di un 5%, a fronte di "un'economia che si è ampiamente mossa in linea con le attese.
Sulla stesa linea Moody's. Un portavoce ha ribadito che il giudizio sull'Italia é "Aa2" con outlook stabile.
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