Domani sarà una giornata decisiva per le sorti economiche della Grecia: La riunione che si terrà a Lussemburgo dell'eurogruppo dovrà dare il via libera alla quinta tranche di aiuti per Atene. Questa volta si parla di 12 Miliardi di Euro, di cui 8,7 Miliardi a carico dei paesi Euro e 3,3 a carico del Fondo Monetario Internazionale. A mio avviso non dovrebbero esserci sorprese in tal senso anche per la grave esposizione delle banche francesi e tedesche di cui parlavo in quest'articolo del 15 giugno ( Le esposizioni delle banche europee sul debito greco ). La vera data cruciale per la Grecia sarà la riunione del 10 luglio, in cui si chiarirà l'eventuale partecipazione volontaria dei privati al salvataggio della Grecia e nei giorni successivi potrebbe succedere davvero di tutto...
In attesa di questi eventi possiamo solo guardare i rendimenti dei titoli di stato greci:
Titoli a 10 anni : 16,93% , in leggero calo dal massimo registrato del 18,2%.
Titoli a 5 anni: 19,11%, in calo dal massimo storico del 21,1%.
Titoli a 2 anni: 28,79% , in calo dal massimo storico del 30,1%.
A gettare benzina sul fuoco ci pensa nientemeno che il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, che in una intervista al giornale tedesco Suddeutsche Zeitung ha detto:
Il fallimento della Grecia potrebbe contagiare il Portogallo e l'Irlanda e a causa del loro elevato debito pubblico anche il Belgio e l'Italia, prima della Spagna, sottolineando dunque che il default di Atene avrebbe conseguenze catastrofiche per la moneta unica europea.
Secondo Juncker, far partecipare i privati al salvataggio della Grecia può far sì, nel peggiore dei casi, che le agenzie di rating collochino Atene nella categoria degli insolventi, con conseguenze catastrofiche per la moneta unica. "Stiamo giocando con il fuoco" , con un chiaro riferimento alle richieste avanzate ieri da Nicolas Sarkozy e Angela Merkel su una partecipazione delle banche al salvataggio della Grecia....
Vedremo come andrà a finire la vicenda.
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