Chiusura in rialzo per la borsa di milano quest'oggi. A fine giornata dopo una giornata caratterizzata ancora una volta da un'elevata volatilità l'indice Ftse Mib ha messo a segno un rialzo del 1,78% a quota 14861 punti.
In apertura, l'indice era andato a testare i minimi di venerdì scorso attorno ai 14400 punti e da li aveva intrapreso un poderoso rally, proseguito fino alle 15 e 30.Infatti, dopo aver toccato un massimo di 15237 punti, l'indice ha ridotto i guadagni a causa dell'andamento incerto di Wall Street ma nonostante questo il rialzo a fine seduta è stato piuttosto interessante.
Graficamente la situazione appare in leggero miglioramento ma domani sarà una giornata importante per delineare il trend settimanale. Infatti, l'eventuale tenuta dei 14800 punti potrebbe riportare l'indice verso i 15000 punti e successivamente a 15200-15250 e poi a 15400. Al contrario l'eventuale rottura dei 14800 punti sarebbe da interpretare negativamente con primo target a 14600 e successivamente a 14400 e poi a 14130. Al di sotto dei 14000 punti lo scenario sarebbe completamente deteriorato e le vendite potrebbero scatenare nuovi violenti crolli.
Da un punto di vista macro la situazione appare ancora molto complessa: la Germania continua a non rendersi disponibile per quanto riguarda gli Eurobond mentre la recessione sembra sempre più vicina per l'Italia, l'Europa e gli Usa.
In tal senso va sottolineato il report di Deutsche Bank che ha tagliato la stima sulla crescita dell'Eurozona ad un magro +0,8% annuo dall'1,5% precedente.
Nei giorni scorsi invece erano state le banche americane (JpM,City,Goldman Sachs) a lanciare l'allarme sulla crescita economica negli Stati Uniti d'America. Infatti secondo le nuove stime il Pil americano crescerà decisamente meno di quanto previsto sia nel terzo che nel quarto trimestre del 2011.
A questo punto ai vertici della Fed credo che si inizi a parlare sempre più spesso di QE3...vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.
Graficamente la situazione appare in leggero miglioramento ma domani sarà una giornata importante per delineare il trend settimanale. Infatti, l'eventuale tenuta dei 14800 punti potrebbe riportare l'indice verso i 15000 punti e successivamente a 15200-15250 e poi a 15400. Al contrario l'eventuale rottura dei 14800 punti sarebbe da interpretare negativamente con primo target a 14600 e successivamente a 14400 e poi a 14130. Al di sotto dei 14000 punti lo scenario sarebbe completamente deteriorato e le vendite potrebbero scatenare nuovi violenti crolli.
Da un punto di vista macro la situazione appare ancora molto complessa: la Germania continua a non rendersi disponibile per quanto riguarda gli Eurobond mentre la recessione sembra sempre più vicina per l'Italia, l'Europa e gli Usa.
In tal senso va sottolineato il report di Deutsche Bank che ha tagliato la stima sulla crescita dell'Eurozona ad un magro +0,8% annuo dall'1,5% precedente.
Nei giorni scorsi invece erano state le banche americane (JpM,City,Goldman Sachs) a lanciare l'allarme sulla crescita economica negli Stati Uniti d'America. Infatti secondo le nuove stime il Pil americano crescerà decisamente meno di quanto previsto sia nel terzo che nel quarto trimestre del 2011.
A questo punto ai vertici della Fed credo che si inizi a parlare sempre più spesso di QE3...vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.
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