Brusca battuta di arresto per l'indice Ftse Mib quest'oggi. Dopo il violento recupero dei giorni scorsi il listino milanese ha accusato un nuovo crollo chiudendo in calo del 3,71% a quota 15894 punti, bruciando oltre 700 punti nel giro di poche ore. Infatti, dopo un avvio in territorio positivo, attorno ai 16650 punti sono scattati i primi realizzi sui vari titoli che si erano distinti nei giorni precedenti. Nel corso della giornata questi realizzi hanno portato alla sospensione temporanea sia di Unicredit (-12% a fine seduta) che di Intesa San Paolo (-8% a fine seduta) ed hanno trascinato in basso l'intero listino.
A questo punto il Ftse mib sembra proiettato verso i 15800 punti e successivamente fino a 15600-15500 punti. Al contrario, in caso di recupero il Ftse mib dovrebbe riportarsi sui 16100 punti e successivamente a 16300 punti.
Da segnalare che il listino italiano quest'oggi ha accusato un calo nettamente superiore a quello delle altre borse europee ( tutte in ribasso tra l'1% e l'1,7%) a dimostrazione del fatto che è la crisi politica italiana che spaventa gli investitori internazionali più degli altri fattori economici (domani si vota la fiducia in parlamento).
Non a caso lo spread tra titoli di stato Italiani e tedeschi si è allargato nuovamente a quota 372 punti....
Sempre più preoccupante invece la situazione greca: Il rendimento dei titoli di stato a 1 anno hanno raggiunto un nuovo record storico al 163%.
Per quanto riguarda gli altri dati macroeconomici del giorno va segnalato il leggero miglioramento delle richieste di disoccupazione americane scese a quota 404 mila unità in questa settimana, e a quota 3,670 milioni per le richieste di disoccupazione continua.
Da segnalare che il listino italiano quest'oggi ha accusato un calo nettamente superiore a quello delle altre borse europee ( tutte in ribasso tra l'1% e l'1,7%) a dimostrazione del fatto che è la crisi politica italiana che spaventa gli investitori internazionali più degli altri fattori economici (domani si vota la fiducia in parlamento).
RispondiEliminascusa ma credo che sia solo a dimostrazione del fatto che l'indice è imbottito di banche...e se queste fanno -12 o -8 % !!!
ciao e grazie per le ottime analisi
Bruno
ciao bruno, grazie per il commento molto preciso. Il Ftse Mib è infarcito di titoli bancari e durante le crisi finanziarie accusa violenti cali proprio a causa dei crolli dei titoli bancari. Infatti il listino milanese ha accusato maggiori perdite rispetto ad altri indici europei sia ieri che nei mesi precedenti. Al di la di questo, il mercato italiano è sicuramente più debole degli altri a causa dell'instabilità politica e dalla mancanza di quelle riforme strutturali di cui l'Italia ha bisogno.
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