Questa volta la ragione e il buonsenso hanno avuto la meglio alla Bce. Il nuovo presidente della Bce Mario Draghi ha comunicato quest'oggi un taglio dei tassi di interesse della Bce dello 0,25%. I mercati sono stati sorpresi positivamente e nel giro di pochi minuti sono letteralmente volati alle stelle.
Personalmente appoggio in pieno tale scelta in quanto l'economia reale si sta avvitando in una delle più gravi recessioni degli ultimi anni e tale azione è sicuramente più appropriata rispetto a quelle degli ultimi 2 anni effettuate dal caro ex Trichet....
Da un punto di vista macro va segnalato il netto calo dello spread tra Bund e Btp sceso a fine seduta a quota 428 punti (che nel corso della mattinata si era spinto al nuovo record storico di 462 punti).
In leggero calo anche il rendimento del Btp a 10 anni a quota 6,19% .
Da un punto di vista grafico l'inversione odierna ( apertura a -2,4% e chiusura a +3,2% a quota 15766 punti) appare estremamente significativa. Sembra infatti essersi formata un'inversione a V che dovrebbe proiettare il nostro indice dapprima sui 16000 punti e successivamente a 16200 e 16400 punti. Al contrario in caso di nuove prese di beneficio il Ftse Mib dovrebbe riportarsi sui 15500 e successivamente a 15300 punti.
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