Dopo le feste, i panettoni e gli spumanti è tempo di tirare le somme sul 2011 dei mercati finanziari cercando di analizzare le future possibili evoluzioni del 2012.
Il bilancio annuale per la borsa di Milano è stato a dir poco terribile.Il listino italiano è stato il peggiore d'Europa con una perdita del 25,2% per il Ftse Mib a quota 15089 punti. La capitalizzazione complessiva di Piazza Affari è scesa di oltre 100 Miliardi di euro e alcuni titoli hanno accusato delle perdite record: MPS -70%, BPM -64%, Banco Popolare -60%; male anche Finmeccanica -66% e Mediaset -60%.
Positive invece le performance di Lottomatica +24,5%, Impregilo +12,8%, Pirelli +6,6%, Campari +6,37 ed Enel Green Power +2,15%.
Tra i listini internazionali spicca il balzo dell'indice azionario Venezuelano cresciuto in un anno dell'80,8%. Ottime anche le performance realizzate dai listini della Mongolia (+32,6%),Panama (+29,2%) Tehran (+29,1%). Positivi anche i rendimenti degli indici azionari delle Filippine +3,8%, del Botswana +8,8%, della Tanzania +12%, della Giamaica +12,8% e di Trinidad e Tobago +19,3%.
Al contrario gli altri listini europei hanno accusato perdite piuttosto consistenti ma comunque più contenute rispetto al listino italiano:
Francoforte -15,41%, Parigi -18%, Madrid -14%, Londra -6%, mentre l'indice Eurostoxx che ha ceduto il 12%.
Ben diversa la situazione in America dove l'indice Dow Jones ha registrato una crescita del 6,3%.
In altre parole l'indice Italiano Ftse Mib ha sottoperformato l'indice americano Dow Jones di oltre il 30% nell'ultimo anno....
Allargando l'orizzonte temporale agli ultimi 4 anni lo scenario risulta estremamente negativo:
Da Maggio 2007 l'indice Italiano Ftse Mib ha accusato un calo del 66% mentre nello stesso periodo l'indice Dow Jones ha registrato un calo vicino al 10%.
Questo dato è piuttosto emblematico riguardo alla reale situazione economica Italiana che ha visto ridurre il potere di acquisto delle famiglie italiane di quasi il 40% negli ultimi 10 anni.
Nel grafico sottostante si può osservare che nello stesso periodo soltanto l'indice azionario Greco ha registrato una performance peggiore a quella dell'indice Italiano, accusando un calo vicino al 90% in appena 4 anni e mezzo!
In tal senso il 2012 sarà un anno cruciale per l'economia italiana e per Piazza Affari in quanto dovranno essere implementate delle riforme strutturali volte si alla riduzione e al contenimento della spesa pubblica, ma allo stesso tempo dovranno puntare alla crescita economica altrimenti l'Italia rischia una crisi economica estremamente grave con un crollo vertiginoso dei consumi che penalizzeranno anche le società quotate a Piazza Affari.
A mio avviso per quest'anno sarà necessario più degli altri anni attuare una diversificazione di portafoglio non solo a livello settoriale (titoli assicurativi, bancari, industriali, energetici) ma anche a livello internazionale investendo anche su paesi quali il Brasile, la Russia e l'Australia e alcuni paesi dell'Africa che hanno mostrato una decisa crescita economica nel 2011 (esistono numerosi etf che replicano questi indici azionari).
Per quanto riguarda il nostro listino l'ultima seduta del 2011 si è chiusa in rialzo dell'1,22% con un rally incredibile negli ultimi minuti dell'anno. Mi auguro che questo segnale possa essere di buon augurio per il 2012 ma come al solito sarà necessario adottare delle strategie consone al proprio profilo di rischio poichè la situazione è ancora piuttosto delicata.
L'analisi è completa e approfondita. Interessante l'estensione agli ultimi quattro anni. Mi associo ai migliori auspici per il 2012. Carmen
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