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mercoledì 30 maggio 2012

All'Italia mancava solo il terremoto



Non è un bel periodo per il nostro paese inutile negarlo. I dati macro degli ultimi giorni sono stati deludenti su tutti i fronti (produzione industriale, aste di titoli di stato, prezzi dei beni di consumo, debito pubblico a nuovi record, etc etc). A peggiorare la situazione c'è stato il terremoto in emilia romagna che ha bloccato il cuore economico produttivo italiano per alcuni giorni danneggiando gravemente alcune aziende che avranno bisogno di alcuni mesi per tornare al loro regime produttivo. Il terremoto oltre a provocare alcune decine di vittime e svariate migliaia di persone sfollate, a cui sono vicino con tutto il cuore, a mio avviso potrebbe costare qualcosa come 2-3 miliardi di euro al Pil italiano nel prossimo trimestre e questo non aiuta i già fragili conti economici italiani. Tuttavia come già è successo per il Giappone la ricostruzione delle zone terremotate potrà creare per il 2013 qualche nuova opportunità per l'Emilia Romagna e qualche stimolo economico per tutto il paese. 

Per quanto riguarda la situazione macroeconomica lo spread tra titoli italiani e titoli tedeschi a 10 anni è tornata piuttosto tesa (siamo tornati a 465 punti) e la corsa dei rendimenti sembra tornata piuttosto ripida a causa delle tensioni sulla spagna e anche sull'Italia  ( a Marzo sono stati prelevati dagli istituti di credito italiani ben 274 miliardi di euro....) . 

Sul fronte azionario la situazione è tornata invece estremamente critica ma la tenuta dei minimi intraday a 12800 punti potrebbe innescare qualche rimbalzo  di una certa rilevanza nella giornata di domani. Al contrario la rottura di questo livello fondamentale aprirebbe lo spazio a nuovi e violenti cali con target a 12500 e successivamente a 12300 punti. 



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