Giornata pesante ieri a Wall Street. Il Dow Jones è sceso del 2,09% a quota 10172 punti. La giornata era iniziata male ma è finita peggio. Verso metà seduta si sono scatenate le vendite e il crollo è stato inarrestabile. In 3 giorni l'indice ha perso oltre il 5%. Numerose medie mobili sono state rotte e l'uptrend è completamente saltato. La situazione è tornata delicata come a luglio 2009 . Sui motivi di questo crollo credo ci sia lo zampino delle grandi banche americane. Dopo le parole di Obama qualcuno potrebbe essersi arrabbiato e potrebbe aver detto per ripicca : bene se prima facevamo salire la borsa sempre ora la facciamo scendere a picco, noi facciamo il mercato e decidiamo che direzione deve prendere. La popolarità di Obama seguirà lo stesso trend e dovrà ritrattare sulle sue considerazioni in merito alle grandi banche. Sono solo considerazioni personali ma il mercato è tutt'altro che indifferente alla politica.
I prossimi livelli da monitorare saranno 10100 punti (dove passa la media mobile a 100 giorni) e successivamente il livello chiave dei 10 mila punti. Un eventuale rottura di questo livello potrebbe scatenare il panico. Si tratta di un livello psicologico per gli americani e sarebbe davvero grave un 'eventuale rottura. Una cosa è sicura: le prossime giornate saranno piene di volatilità; movimenti cosi rapidi del mercato non li vedevo da tempo. In caso di rialzo il primo livello importante è a quota 10200 punti e successivamente 10290 (difficile che si possa arrivare rapidamente a questo livello).
Per chi volesse azzardare qualche operazione lunedi sarà la giornata adatta. Sebbene il mercato sia in caduta libera è probabile qualche rimbalzo abbastanza consistente. L'apertura per Milano sarà pesante (penso attorno al -2%) e nei primi minuti bisognerà capire la direzione del mercato e cercare di seguirlo. Probabile qualche crollo nel settore bancario di una certà entità.
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