Apertura in netto ribasso per tutte le borse europee. Il titolo dell'articolo di ieri è stato quanto mai azzeccato: La quiete prima della tempesta?. La seduta di ieri mi aveva insospettito e quest'oggi i mercati sono tornati a scendere in maniera vigorosa. Al momento l'indice della borsa di Milano è in calo del 2,65% ad un soffio dal supporto dei 19000 punti. La volatilità è tornata altissima e le oscillazioni sono estreme anche in brevissimi archi temporali. Non ci sono particolari notizie che possano spiegare questo nuovo calo ma la fiducia degli investitori europei è in netto calo.
L'euro è tornato sotto assedio e ora quota a 1,2180 contro il dollaro. Le preoccupazioni principali sono dovute alle dichiarazioni provenienti dalla Cina.
Secondo Wen, il premier Cinese, l'economia globale resta vulnerabile ai rischi del debito sovrano ed esiste la possibilità di una seconda recessione, anche se la ripresa è in atto. «Tutti paesi - dice Wen, parlando a un convegno di uomini d'affari a Tokyo - devono coordinare e rafforzare gli aiuti all'economia. Non ci dev'essere un'altro rilassamento». «L'economia mondiale è stabile - aggiunge - e comincia a riprendersi, ma la ripresa è lenta e ci sono molti fattori di destabilizzazione». È ancora troppo presto, sostiene Wen, per ritirare gli stimoli all'economia e i problemi del debito sovrano in Europa potrebbero frenare la crescita. Anche la Cina deve «mantenete un certo livello di intensità di stimoli».
Credo che le possibilità di una nuova recessione siano piuttosto elevate per tutte l'economie sviluppate. Oltretutto iniziano a essere chiari i segni dello scoppio della bolla speculativa sul mercato immobiliare cinese.
Vedremo nelle prossime ore cosa succederà, il trend rimane ribassista, quindi occhi aperti e stop loss vicini.
Nessun commento:
Posta un commento