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martedì 15 febbraio 2011

Una giornata ricca di news spinge Milano su nuovi massimi.

La giornata odierna è stata a dir poco travolgente per il numero di notizie e dati macro che sono apparsi sui monitor dei vari operatori. 
Ieri sera è stato approvato un Fondo anticrisi  dell'Unione Europea permanente dotato di 500 Miliardi di euroleggi la news su wall street italia) e che partirà dal 2013. 
In apertura ha scatenare gli acquisti sui titoli bancari è stato il nuovo report di Societè Generale su Unicredit  che ha innalzato a Buy il consiglio operativo ( da sell)  e ha alzato  il target price  della nostra banca a 2,2 euro ad azione dai precedenti 1,70. 
Tra le motivazioni dell'upgrade citate dagli analisti vi sono la crescente visibilita' della qualita' dell'attivo, la minor pressione sul costo del funding tra le banche italiane, il calo degli accantonamenti su prestiti, la diversificazione geografica e la valutazione bassa del titolo. 
Ovviamente la reazione in borsa del titolo Unicredit è stata molto positiva ( +3% a quota 1,90 con quasi 500 milioni di pezzi scambiati !!) .
Da un punto di vista economico-politico non ha destato molti scossoni in borsa l'incriminazione di Berlusconi per la vicenda Ruby che ora sarà dovrà difendersi in tribunale il 6 aprile.

Molto significativi invece i dati macro giornalieri:
Il Pil Italiano è cresciuto nell'ultimo trimestre dello 0,1%. In tutto il 2010 è salito dell'1,1% dopo il -5,1% del 2009 e il -1,3% del 2008
Il Pil Tedesco invece è salito dello 0,4% nell'ultimo trimestre, mentre il tutto il 2010 è salito del 4%
Il Pil francese è salito dello 0,3% nell'ultimo trimestre.
A livello annuale invece il  Pil austriaco è salito del 2,4%, quello ungherese del 1,80%, quello dei paesi bassi del 2,4%
Insomma peggio dell'Italia sta solo la Grecia che ha visto il proprio Pil scendere del 6,6% lo scorso anno.






In questo contesto di dati quasi è passato sotto voce il rialzo dei tassi d'interessi in Svezia ( portati ora all'1,5% dall'1,25% precedente). Ma anche in europa l'inflazione inizia a essere preoccupante: Indice dei prezzi al consumo in ungheria +4%, Indice dei prezzi al consumo in Spagna +3,3%, Indice dei prezzi al consumo in Inghilterra a +4% e addirittura +5,1% per l'indice dei prezzi al dettaglio Inglesi. 








Nel primo pomeriggio sono arrivati anche gli ultimi dati delle vendite al dettaglio in America ( +0,3% contro attese di +0,5%). Rivisto al ribasso anche il dato di dicembre da +0,6% a +0,5%.


Nonostante i dati macro piuttosto deludenti della giornata, il Ftse Mib ha archiviato l'ennesima seduta in territorio positivo chiudendo a quota 22823 punti in rialzo dello 0,83%.     


Da un punto di vista grafico l'indice di Milano mostra una notevole forza rispetto al resto d'Europa e il trend rimane saldamente impostato al rialzo. Tuttavia gli ostacoli posti attorno a quota 22900-23000 punti iniziano a diventare molto significativi e non escludo qualche correzione nei prossimi giorni. In caso di ribassi i primi target sarebbero nuovamente  22700 e 22620 punti e successivamente 22500 e 22400 punti. Al contrario in caso di nuovi allunghi sopra i 22900 punti potremmo assistere ad un nuovo rally azionario verso i 23000-23050 punti. 

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