Situazione allarmante in Giappone. In base alle ultime notizie le barre di combustibile del reattore 2 della centrale di Fukushima sono rimaste completamente esposte all'aria per due ore e mezzo; una situazione che con ogni probabilità ha innescato il surriscaldamento e la fusione del nucleo del reattore. Le barre sono rimaste esposte perché una pompa antincendio che versava l'acqua del mare nel reattore per raffreddarlo è rimasta a corto di carburante.
Situazione simile anche per il reattore 1 e 3 della stessa centrale. L'immagine sottostante spiega in breve il funzionamento del reattore nucleare di fukushima.
Foto del sole 24 ore
La borsa di Tokio ha accusato il colpo stamane chiudendo in calo del 6,18%. Come avevo ipotizzato fin da sabato sera la ricostruzione post-terremoto-tsunami-emergenza nucleare costerà minimo 180 Miliardi di dollari pari al 3% del Pil giapponese ( stime di analisti di Credit Suisse e Barclays ) .
Probabile domani un nuovo tonfo per il listino giapponese che potrebbe andare fino a 9000 punti.
Le implicazioni per il Giappone a seguito di questi problemi negli impianti nucleari potrebbero esser ancor più gravi.
1) i reattori che sono stati raffreddati con acqua di mare non potranno mai più essere utilizzati per produrre energia e questo ridurrà la capacità energetica giapponese di molti gigawatt per vari mesi.
2) a seguito dei numerosi black-out e dei problemi energetici del paese sia la Nissan che la Toyota ed altri marchi giapponesi terranno chiusi gli impianti produttivi per alcuni giorni.
3) Ipotizzando che una nube tossica si diriga su Tokyo, ci potrebbe essere una fuga di ben 15 Milioni di persone dalla metropoli Giapponese, e gli effetti economici sarebbero incalcolabili.
4) Nelle prossime settimane ho paura che il Giappone possa subire un Down-grade sul proprio debito pubblico poichè i Cds di alcune società leader stanno salendo vertiginosamente. ( Toyota + 27% , Toshiba +30%, Honda +32%, e ovviamente la Tokyo Electric Power Company +251%)
Le borse europee invece hanno reagito in maniera diversa all'evento giapponese ma alla fine hanno chiuso in territorio negativo.
Dax -1,65%
Cac 40 -1,3%
EuroStoxx -1,1%
Il Ftse Mib ha perso solo lo 0,27% a quota 21804 punti aiutato dal rally dei titoli bancari dopo il pacchetto di aiuti extra provenienti dalla Bce per i Piigs.
Questa mattina l'indice italiano era arrivato a guadagnare oltre l'1% ma poi nel corso della giornata si è indebolito per chiudere poi in ribasso vicino ai minimi di seduta. Graficamente parlando il trend rimane impostato al ribasso e la rottura di alcune medie mobili importanti dovrebbe allertare gli investitori di lungo periodo. L'eventuale rottura dei 21700 punti potrebbe essere la conferma definitiva della fine del trend rialzista di medio periodo. Eventuali ulteriori ribassi potrebbero spingere il nostro indice rapidamente a 21500 punti e nelle prossime sedute anche a 21000 punti. Al contrario in caso di recupero le prime resistenze transitano in area 22000 punti
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