Giornata da dimenticare quella di oggi per i listini europei. Dopo un’apertura in netto rialzo, le borse europee sono tornate a scendere nettamente a seguito delle preoccupazioni sulla tenuta dei debiti pubblici dei vari paesi. A finire sotto attacco è stata ancora una volta Milano, dove, l’indice Ftse Mib ha accusato un calo del 5,16% a quota 16128 punti, ma anche il resto d’Europa ha accusato cali compresi tra il 3% e 4%. Particolarmente colpiti dalle vendite sia i titoli industriali: Fiat -8,4% a 5,48 euro, Fiat Industrial -9% a 7,5 euro, Saipem -8,4%, Tenaris -7%. Sul comparto bancario è andata ancora peggio: Intesa-San Paolo -10,4% a 1,23 euro ad azione (valore inferiore a quello toccato durante i minimi del 2009), Unicredit -9% a 1,04 euro ad azione.
La Consob sta ancora indagando, ma ancora non è stata in grado di dare una spiegazione all’improvvisa ondata di vendite che ha colpito il mercato italiano dopo l’apertura di Wall Street, e dalle 17 in poi c’è stato un black out che ha paralizzato i listini europei senza valide motivazioni (cause tecniche). Solo alle 19, Borsa italiana è stata in grado di comunicare il valore di chiusura del nostro indice (-5,16%)… alla faccia dei mercati efficienti e trasparenti.
Da segnalare che lo spread tra Btp e Bund tedesco a 10 anni ha raggiunto un nuovo record storico a quota 392 punti base. A questo punto l’Europa, la Bce e la Commissione Europea dovrebbero scendere in campo per gettare acqua sul fuoco della speculazione internazionale. Vedremo se la politica riuscirà a prendere decisioni concrete per arginare questa nuova crisi.
A mio avviso credo che sarebbe un bel segnale se il Parlamento italiano decidesse di non andare in vacanza in questi giorni e si riunisse ogni giorno, anche il sabato, per attuare quelle riforme strutturali di cui il paese ha bisogno in questo momento. In tal senso una nuova manovra economica-finanziaria sui conti del 2011-2012 sarebbe di grande aiuto per raffreddare questo clima di tempesta di questo inizio agosto. Ad esempio un’accisa di 2-3 centesimi sui prezzi della benzina potrebbero portare nelle casse dello stato svariati milioni di euro… (dico questo perché il petrolio è sceso del 5% quest’oggi a 87 dollari al barile….)
Anche Wall Street ha accusato un netto calo questa sera chiudendo in netto calo: Dow Jones –4,31% a 11383 punti, Sp500 -4,78% a 1200 punti e Nasdaq -4,57% a 2200 .
nelle ultime 9 sedute l'indice ha perso il 23% e domattina probabilmente l'indice andrà a toccare i 15000 punti. In tal senso, attorno a questi livelli azzarderei qualche long sui titoli bancari, Intesa e Unicredit in primis attorno alle 9 e 05, 9 e 10 qualora il mercato tentasse qualche rimbalzo (anche in questo caso stop loss rigidi sui livelli chiave registrati nei primi minuti di contrattazione).
Dopo una giornata del genere non mi rimane che augurarvi una bella dormita per ricaricare le pile dopo le tensioni odierne.
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