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lunedì 23 gennaio 2012

L’Italia si ferma ma la borsa vola ( Ftse Mib +1,8%)



Si sa i mercati finanziari hanno le proprie logiche che spesso risultano incomprensibili anche per gli investitori più attenti. Un vecchio detto di borsa dice "Wall Street ha ragioni che la ragione non conosce"... Ecco la giornata odierna esprime forse al meglio questo concetto. Da una parte l’economia reale sempre più in difficoltà che ha portato alla paralisi di quasi tutte le autostrade italiane a causa del blocco forzoso dei Tir, dall’altra invece le ottime performance in borsa del listino italiano guidato ancora una volta da Unicredit( +10%).
Va segnalato che il blocco dei tir ha costretto la Fiat a bloccare la produzione della Grande Punto per domani nello stabilimento di Melfi. A mio avviso queste manifestazioni sono assolutamente controproducenti in quanto provocano effetti disastrosi sull’economia italiana e sul Pil. Si calcola che il blocco in Sicilia dei giorni scorsi abbia provocato un danno di quasi 500 Milioni di euro!  
Da un punto di vista macroeconomico va segnalato il deciso calo dello spread con i titoli tedeschi a 10 anni a quota 413 punti base. In deciso calo anche il rendimento del Btp decennale al 6,11%, fattore che rincuora gli animi degli investitori italiani ed internazionali dopo il panico dei mesi scorsi. 


In deciso miglioramento anche la situazione grafica del nostro listino che torna finalmente maglia rosa d’europa (miglior listino d'europa quest’oggi) con un + 1,76% a quota 15907 punti trascinata al rialzo dai titoli bancari (Mps +14% e Unicredit +10%) .

Graficamente si può osservare il trend rialzista di breve periodo che ha riportato il Ftse Mib da 14400 punti fino a lambire i 16000 punti quest'oggi. La notevole forza del comparto bancario e rispetto agli altri indici europei è sicuramente un bel segnale rispetto agli ultimi mesi. Tuttavia, a mio avviso la resistenza passante in area 16050 punti sarà molto difficile da oltrepassare dopo il rally degli ultimi giorni senza qualche pausa di assestamento nelle quotazioni. In tal senso l'eventuale rottura dei 15800 punti potrebbe innescare ulteriori discese verso i 15600 punti e successivamente verso i 15400 punti. Al contrario l'eventuale rottura al rialzo dei 16050 punti potrebbe essere determinante per lo sviluppo di medio periodo delle quotazioni del listino italiano che nelle settimane successive potrebbe poi riportarsi sui 16500 punti e successivamente anche a 17000 punti. 




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