Dopo quattro sedute negative è arrivato finalmente il grande rimbalzo. Dopo una partenza incerta la borsa di Milano ha chiuso in deciso rialzo (+3,08% a 14.844 punti) grazie al comparto bancario tornato a trascinare il listino italiano. Superstar Intesa San Paolo (+6,6%) a 1,174 euro (possibile un ulteriore allungo nei prossimi giorni con target intermedio a 1,25 euro e successivamente a 1,30 euro)
Unicredit (+6%) a 2,424 ( toccata la resistenza di 2,50 segnalata nell'articolo di ieri) con i diritti saliti di un clamoroso +81% (a 0,85 euro). Attenzione ad Unicredit perchè i volumi odierni sono stati elevatissimi (230 Milioni di pezzi scambiati), il Macd sul grafico orario ha dato un segnale rialzista piuttosto evidente, e c'è un gap grafico fin quasi a 4 euro ad azione che potrebbe essere colmato nelle prossime settimane.
Ottime le performance anche della Banca Popolare dell'Emilia Romagna +7,95 e di Fiat +5,5%.
Da un punto di vista grafico la seduta odierna assume una notevole rilevanza.
Osservando l'andamento dei prezzi dell'indice Ftse Mib (il primo grafico di questo articolo) con candele a un'ora si può osservare la chiara rottura della trendline ribassista che ha portato il nostro listino dai 15600 punti ai 14400 punti in poche sedute. Infatti i prezzi sin sono portati rapidamente sopra i 14700 punti prima di scontrarsi sulla resistenza dei 14900 punti. A questo punto se il trend rialzista di brevissimo fosse confermato anche domani l'indice dovrebbe riportarsi rapidamente sui 15000 punti e successivamente a 15200 e 15300 punti. Al contrario l'eventuale ritorno al di sotto dei 14700 punti sarebbe piuttosto allarmante con successivi target ribassisti attorno ai 14500 e 14400 punti.
Sul fronte obbligazionario lo spread Btp-Bund viaggia a quota 523 punti base mentre il rendimento del bond decennale italiano è rimasto sopra la soglia critica del 7% a quota 7,13%.
L'agenzia di rating Fitch ha messo nel mirino nuovamente il rating dell'Italia. In un'intervista a Reuters, il responsabile rating sovrani dell'area Emea dell'agenzia ha detto che il rating dei Paesi sotto revisione, come l'Italia, potrebbe essere tagliato di uno o due gradini.
Lo stesso analista ha invece escluso un taglio del rating francese nel corso del 2012 e della tripla A tedesca.
Va segnalato infine la grande attesa per l'incontro di domani a Berlino tra Mario Monti e Angela Merkel che potrebbe portare finalmente un po di pace sui mercati finanziari in preda a una crisi di fiducia a livello europeo mai raggiunta negli ultimi 10 anni.
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