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giovedì 9 febbraio 2012

Fine del rally per Milano?


Chiusura in leggero ribasso quest'oggi per il Ftse Mib (-0,09%) a quota 16653 punti. Da un punto di vista grafico la situazione mi sembra alquanto preoccupante per svariati motivi sia di natura grafica che di natura macroeconomica:
1) La chiusura in territorio negativo e ben al di sotto del valore di apertura di circa 16800 punti. Inoltre domani è venerdì, giornata in cui solitamente scattano le prese di beneficio.
2) La mancata rottura della media mobile a 200 giorni.Sia ieri che oggi il listino italiano ha testato già due volte la resistenza chiave dei 16840-16850 punti (dove appunto transita la media mobile a 200 giorni segnalata dalla linea blu). La giornata di domani sarà determinante il tal senso. Qualora l'indice dovesse essere respinto per la terza volta da questo valore credo che dovremo aspettarci alcuni giorni di ribassi con target intermedi a 16500 punti e successivamente anche a 16200 e  16000 punti.
3) Si è formato un gap di prezzo due sedute fa che potrebbe essere interpretato come gap di esaurimento dell'uptrend in corso dal 10 di gennaio.
4) Al di sotto del grafico si può osservare che l'oscillatore stocastico ha raggiunto un livello di ipercomprato notevole (vicino a quota 90) e sembra vicino ad un taglio ribassista della linea verde che segnalerebbe una chiara inversione del trend rialzista in atto. Da segnalare che quando si era verificato uno scenario simile ad ottobre 2011 tale l'indice italiano passò da 17000 punti a 14000 punti nel giro di poche settimane.
5) Dal 10 di Gennaio 2012 l'indice Ftse mib ha registrato un incremento di quasi 2400 punti passando dai 14400 punti ai 16848 registrati oggi, pari ad un rendimento del +16,5% in un mese! 
6) I grafici degli indici americani mostrano dei valori di ipercomprato estremamente accentuati. 
In particolare l'indice Sp500 dai minimi registrati il 04/10/2011 ha realizzato un incremento superiore al 25% passando dai 1074 punti ai 1352 punti odierni. Va tuttavia segnalato che l'indice americano ha chiuso le ultime 6 settimane sempre in territorio positivo e i valori registrati dall'oscillatore stocastico  di 96,35% a livello giornaliero e del 96,25% a livello settimanale mostrano una chiara situazione di ipercomprato. Difficile capire quando ci sarà un'inversione di tendenza in tal senso ma va segnalato che valori simili erano stati registrati a febbraio 2011 e che segnalai in questo articolo  (http://thebesttrader.blogspot.com/2011/02/e-se-un-giorno-arrivasse-un-cigno-nero.html) e che vi consiglio di leggere.


Per la cronaca il giorno successivo la borsa di Milano iniziò il proprio trend ribassista accusando un calo del 3,6% e chiudendo a 22230 punti ( vedi   http://thebesttrader.blogspot.com/2011/02/la-libia-spaventa-piazza-affari-e.html  dove scrissi testuali parole:  "Molti saranno sorpresi del calo odierno, sopratutto con la borsa americana chiusa. Nella mia esperienza sui mercati posso dirvi che nulla accade per caso sui mercati finanziari , e se da domani anche gli indici americani iniziassero a scendere violentemente credo che dovremo abituarci a vedere il colore rosso sui nostri monitor per qualche settimana")
7) Da un punto di vista macroeconomico non dimentichiamoci della Grecia
Sebbene sia stato raggiunto l'accordo sui tagli al settore pubblico della Grecia e sui minimi salariali, l'eurogruppo non ha ancora sbloccato i 130 miliardi di euro (forse 145 miliardi di euro) per salvare Atene dall'imminente Default. Qualora la situazione dovesse collassare in tal senso ( la dead line è il 20 marzo come già scritto in questo post http://thebesttrader.blogspot.com/2012/01/la-grecia-ha-2-mesi-di-vitama-anche-il.html) credo che i listini torneranno rapidamente a scendere e sarà opportuno valutare oculatamente le proprie strategie di investimento. 

In conclusione, in questo momento propenderei per una posizione neutrale sul mercato in attesa dell'evoluzione degli scenari macroeconomici e degli scenari grafici sopra descritti.



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