Il Tesoro italiano ha collocato sul mercato 8,575 miliardi di euro di bot con scadenza a dodici mesi (15/02/2012) ad un tasso di interesse del 2,23%, in calo rispetto al rendimento del 2,735% dell'asta precedente. Tuttavia il bid to cover ha registrato una flessione a 1,09, in calo dall' 1,27 precedente. Tale valore risulta estremamente preoccupante, infatti la domanda è stata appena superiore all'offerta, risultando pari rispettivamente a 9,272 miliardi di euro a fronte dei 8,575 miliardi di euro collocati. La Banca d'Italia in merito ha fatto sapere che su questo risultato può aver influito un problema tecnico che ha indotto un rallentamento nella ricezione delle domande inviate da diversi operatori, pervenute in Banca d'Italia dopo il termine delle 11 e che quindi sono state scartate dalla procedura d'asta".
Inoltre sono stati emessi anche dei bot con scadenza a 127 giorni (giugno 2012), ovvero a quattro mesi, all'1,546%. La domanda è stata pari a circa 8,5 miliardi a fronte di 3,5 miliardi di Bot collocati. In questo caso il bid to cover è stato pari a 2,45 un valore decisamente soddisfacente.
A mio avviso questo l'esito delle due aste odierne è di difficile interpretazione. Da una parte risulta piuttosto deludente sul fronte della domanda da parte degli investitori in merito ai titoli a 1 anno (al di la dell'errore tecnico credo che la domanda sia stata decisamente debole) mentre è soddisfacente in relazione al calo dei rendimenti offerti rispetto alle ultime aste.
Osservando i rendimenti sul mercato secondario dei titoli di stato a 10 anni quest'oggi si registra un valore del 5,60%, ben lontano dai livelli record registrati a fine 2011 ma ancora troppo elevati per poter parlare di ripresa economica e di fine della crisi finanziaria.
Da segnalare il rialzo nelle ultime ore di contrattazione dello spread con i titoli tedeschi a 10 anni balzato da 347 punti base (minimo odierno) ai 367 punti della chiusura.
Per quanto riguarda l'indice Ftse Mib lo scenario ribassista ipotizzato nell'articolo di giovedì scorso (http://thebesttrader.blogspot.com/2012/02/fine-del-rally-per-milano.html ) sembra trovare conferme giorno dopo giorno. Infatti la chiusura odierna sui minimi di seduta (+0,05% a quota 16369 punti) evidenzia la debolezza dell'indice negli ultimi 3 giorni che a questo punto sembra essere proiettato verso quota 16200 punti ed eventualmente fino a 16000 punti. A supporto di tale ipotesi si può notare la mancata rottura della media mobile a 200 giorni (linea blu) che denota la permanenza del trend ribassista di lungo periodo e il contemporaneo taglio ribassista dell'oscillatore stocastico rappresentato al di sotto del grafico dei prezzi. In tale contesto cercherei di evitare acquisti affrettati se non per operazioni intraday e con stop loss rigidi e vicini ai prezzi di ingresso.
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