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lunedì 2 maggio 2011

Bin Laden è morto ma il mondo è davvero più sicuro?

Questa mattina la prima notizia di tutti i telegiornali è stata: Osama Bin Laden e' stato ucciso da un commando americano in Pakistan vicino a Islamabad.  Il corpo è stato recuperato ed è in mano alle forze Usa; secondo la Cnn il cadavere è stato sepolto in mare ed è stato trattato secondo la tradizione islamica. Fonti ufficiali dei media americani hanno da poco informato il mondo che i test del Dna effettuati sul corpo di Osama Bin Laden confermano che si tratta di lui al 99,9%. 
Inizialmente il mondo ha festeggiato questa notizia ma poi nel pomeriggio Gilles De Kerchove, coordinatore dell'Unione Europea per la lotta al terrorismo, ha dichiarato che la morte di Bin Laden "potrebbe ispirare singoli elementi a continuare con gli attacchi terroristici" e che l'Europa "deve rafforzare la sua sicurezza".
Insomma detto in altre parole, la morte di Bin Laden potrebbe rappresentare un rischio per l'Europa piuttosto che una liberazione dal terrorismo. 
Le borse europee dopo una apertura euforica ( +0,6% per Milano) si sono pian piano sgonfiate e proprio negli ultimi minuti il Ftse Mib è passato in territorio negativo per chiudere a quota 22397 punti. In grande spolvero Fiat, salita del 4% a quota 7,485 dopo i buoni risultati trimestrali di Chrysler. Circa un mese fa in questo articolo (ferrari in borsa, forse!) avevo ipotizzato un target price sui 7-7,50 euro ad azione per fiat.... 

Per quanto riguarda il Ftse Mib la situazione tecnica appare in deterioramento. Infatti nonostante i nuovi record di Wall Street ( Dow Jones in questo momento a 12840 punti +0,25% ) il nostro indice è stato respinto dall'importantissima resistenza dei 22580-22600 punti a cui è seguito un violento calo intraday. Nel pomeriggio le quotazioni hanno oscillato attorno alla parità ma nel finale si sono riportate in territorio negativo. La chiusura sui minimi di seduta non è un bel segnale e potrebbe preannunciare nuovi imminenti cali per il Ftse Mib con primi supporti a 22200 punti e successivamente a 22000 punti. Al contrario, il superamento dei 22600 punti darebbe un nuovo impulso rialzista al nostro indice con target intermedio di 22800 punti e successivamente a quota 23000 e 23200 punti. Da segnalare anche oggi la debolezza del settore bancario, motivo per il quale aspetterei un paio di giorni prima di valutare possibili acquisti sul nostro listino. 

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