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sabato 7 maggio 2011

La Grecia fuori dall'euro?? Vertice d'emergenza a lussemburgo per evitare il peggio

Secondo il settimanale tedesco Der spiegel la Grecia starebbe pensando di uscire dall'area euro e di reintrodurre la dracma. Le smentite da parte di Atene e degli altri paesi Europei sono arrivate immediatamente ma la verità è che questo rumors è stato preso sul serio dai mercati. Nel giro di due giorni il cross euro dollaro è sceso da 1,492 a 1,43. La violenza e la velocità del crollo della nostra valuta non è assolutamente un buon segnale e credo che la prossima settimana possa tornare in area 1,40. 

Nel supervertice sulla crisi della Grecia che si è tenuto ieri a Lussemburgo, fino a tarda notte, hanno partecipato il ministro dell'Economia italiana Tremonti, al fianco dei colleghi di Francia, Germania e Spagna, del presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, degli alti esponenti della Commissione europea, della Bce e naturalmente della Grecia. 
In questo incontro sono state poste fortissime pressioni sulla Grecia  ma non si è parlato , per ora, di ristrutturazione soft del debito pubblico greco. Per ristrutturazione soft si intende un allungamento delle scadenze di cinque anni con partecipazione volontaria dei privati.
L'ipotesi principale ventilata ieri sera è stata un sistema di controllo esterno delle privatizzazioni ma sinceramente ho molti dubbi sulla reale efficacia di questo piano. 
A questo punto il mercato credo dia per scontato l'incremento dei prestiti Ue-Fmi ( fin'ora sono stati prestati già 110 Miliardi di euro ) nei prossimi mesi per altri 40-50 Miliardi di euro. Infatti alla Grecia servono almeno 42,5 Miliardi di euro per rifinanziare i collocamenti a medio-lungo termine in scadenza a partire dal primo trimestre del 2012. 
Sinceramente credo che un'eventuale uscita dall'euro da parte della Grecia ora non sia più attuabile ne ipotizzabile in quanto significherebbe un'immediata svalutazione del 30-40% della nuova dracma greca e un aumento del debito pubblico al 180-200% del Pil. In altre parole sarebbe la fine dell'economia greca e si verrebbero a creare tensioni politiche e sociali che potrebbero sfociare anche in guerra civile. 
Nonostante l'intervento dell'Europa credo che i veri problemi strutturali della Grecia da risolvere siano altri : 
-avanzo primario 
-equilibrio delle partite correnti
-riforme strutturali
-riduzione massiccia degli oneri sul debito ( i tassi di interessi a 2 anni sono al 26%, un valore assolutamente insostenibile , nemmeno per nazioni che crescono ad un ritmo del 10% l'anno. La grecia invece si trova ancora in recessione)
-ritorno delle aste sul mercato ( la Bce e l'Fmi non possono sostenere in eterno le aste greche) 
-deficit ( nel 2010 il deficit/pil greco è stato del 10,5% )
-debito ( nel 2010 il rapporto debito/pil è stato del 142,8%
- crescita economica ( negli ultimi 3 anni il Pil Greco è sempre stato negativo).

Per l'europa la situazione non è molto migliore. La possibilità di un effetto domino sugli altri paesi in difficoltà è piuttosto elevata, sopratutto per Irlanda e Portogallo che già si trovano sul baratro. Qualora vi sia una ristrutturazione soft del debito pubblico greco prima del 30 giugno 2013, quando scadrà il programma di aiuti Ue-Fmi, ho paura che si possa innescare un rischio contagio estremamente grave in tutta europa. Questo perchè ogni paese ha delle notevoli esposizioni verso la Grecia. In questo post troverete le esposizioni delle società italiane ( la grecia spaventa e le borse crollano). 
Inoltre nel caso Grecia si cela un aspetto nascosto molto, molto importante. La credibilità dell'Euro e sopratutto la credibilità dei piani di salvataggi in caso di crisi. 
Se la Ue, dopo aver garantito ai mercati l'assenza di una qualsiasi forma di ristrutturazione del debito greco prima del 1/07/2013, decidesse di rimangiarsi la parola danneggerebbe per sempre la propria credibilità e reputazione nei confronti del mercato sulla capacità di saper risolvere le crisi finanziarie. 
Quello che mi chiedo è come è stato possibile arrivare a questo punto quando già un anno fa in questo post (si apre la settimana decisiva per la grecia) parlavo di "punto di non ritorno oltrepassato" per quanto riguarda la Grecia e iniziavo a preoccuparmi del Portogallo. 
Vi lascio con la tabella aggiornata dei Cds a 5 anni.  Ogni commento a riguardo è superfluo. 



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