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martedì 20 dicembre 2011

A metà settimana Milano ritrova lo slancio e chiude in deciso rialzo: +2,9%



Trascinata dal dato di novembre sui nuovi cantieri residenziali Usa, saliti a 685 mila unità da 627 mila del mese scorso e ben sopra le attese che indicavano 630 mila unità la borsa di Milano ha chiuso in rialzo del 2,87% a quota 14965 punti. 
Da un punto di vista Grafico la giornata odierna assume delle caratteristiche molto interessanti. Infatti la tenuta del supporto chiave dei 14400 punti negli ultimi 3 giorni ha finalmente innescato la rottura della trendline ribassista di breve periodo (segnalata dalla linea rossa) che avevo già segnalato nei post precedenti. Nel primo pomeriggio l'accelerazione rialzista ha permesso la rottura della resistenza posta in area 14800 punti e il Ftse Mib si è portato facilmente attorno ai 15000 punti trascinata al rialzo da Unicredit (+6%) e da Intesa San Paolo (+5,8%) e da Banca Popolare di Milano (+7%).  Per domani mattina è probabile una piccola correzione in area 14800 punti prima di un nuovo allungo verso i 15200 punti dove è posta la successiva resistenza. Al contrario, in caso di discese al di sotto dei 14800 punti il trend potrebbe tornare negativo con successivi target a 14600 e 14400 punti. 

Da un punto di vista macro va segnalato il netto calo dello Spread tra titoli italiani e titoli tedeschi a 10 anni a quota 4,65% e dei rendimenti dei titoli a 10 anni (6,61%), 5 anni (5,96%) e di quelli a 2 anni ( 4,97%)
Il grafico sottostante mostra il netto calo dei rendimenti dei titoli a 2 anni negli ultimi 20 giorni. Il 25 novembre scorso tali titoli avevano toccato un rendimento record del 7,92% mentre ora rendono circa il 3% in meno, fenomeno che ci lascia piuttosto fiduciosi sulla tenuta dei conti italiani almeno per i prossimi 2 anni. 


Va inoltre segnalato il buon esito dell'asta spagnola su titoli di Stato a breve termine. L'asta di titoli a 3 mesi si è chiusa con un tasso lordo dell'1,735%, in deciso calo rispetto al 5,110% della precedente emissione. Stesso trend per l'asta dei titoli a 6 mesi che ha visto i rendimenti scendere al 2,435% dal precedente 5,227%
Inoltre in programma domani ci sarà la prima asta di titoli con cui la Banca Centrale Europea finanzierà le banche continentali a 3 anni, con ammontare illimitato e un tasso all'1%. Entrambi questi fattori dovrebbero contribuire a riportare l'ottimismo sui mercati azionari ma come al solito sarà necessario monitorare da vicino le quotazioni a causa dell'elevata volatilità delle ultime sedute. 

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