Nonostante il buon esito delle aste di titoli di stato italiani di ieri e di oggi la tensione sui mercati rimane piuttosto elevata. Stamane lo Spread tra titoli italiani e titoli tedeschi a 10 anni si è riportato oltre i 520 punti base, toccando in questo momento i 523 punti base.
A spaventare i mercati è la mancanza di fiducia tra le banche che in questi giorni sta scatenando una vera crisi di liquidità sul mercato interbancario probabilmente anche per le scadenze di fine anno e per la crescente avversione al rischio ad assumersi il rischio di controparte durante le festività.
Ieri infatti è stato segnato un nuovo record dei depositi overnight ( remunerati allo 0,25% dalla BCE) delle banche dell'eurozona presso la Bce: 452 miliardi di euro, un livello mai raggiunto dall'introduzione dell'euro e che supera il valore record del giorno precedente di 411,8 miliardi e il massimo storico precedente di 384 miliardi toccato nel giugno 2010 in piena crisi del debito della Grecia.
Per quanto riguarda le ultime aste di titoli di stato italiani a mio avviso il giudizio è alquanto positivo per le aste a breve termine mentre è appena sotto le attese quello relativo alle aste di lungo periodo.
In particolare l'asta dei Bot semestrali di ieri è andata piuttosto bene. Sono stati collocati tutti i 9 Miliardi di euro a fronte di una richiesta di 15,22 Miliardi di euro (con un bid to cover del 1,69) ad un tasso del 3,25% dal 6,50% precedente. Buono anche l'esito dell'asta dei CTZ a 2 anni i cui rendimenti sono scesi al 4,85%, contro il 7,814% dell'ultima asta, con un bid to cover a 2,23%.
Nonostante le preoccupazioni degli investitori l'Italia stamane ha ha emesso 2,538 miliardi di euro di BTP con scadenza nel novembre 2014 al 5,62% dal 7,89% dell'emissione precedente, con un rapporto bid-to cover a quota 1,36.
Sono stati collocati anche 1,176 miliardi di euro di BTP decennali con scadenza nel settembre 2021, al 6,70% con un bid to cover pari a 1,58.
Infine sono stati emessi 2,5 miliardi di euro di BTP con scadenza a marzo 2022 al 6,98%, in calo rispetto al 7,56% della asta precedente e 803 milioni di euro di CCTE con scadenza aprile 2018 a un tasso al 7,42%.
Con le aste di questa mattina l'Italia ha concluso il proprio programma di emissioni di titoli di stato per il 2011.
Analizzando nel dettaglio le curve dei rendimenti dei titoli di stato italiani si può osservare che i rendimenti dei titoli di stato a breve-medio termine ( fino a 2 anni) sono tornati a livelli accettabili mentre i titoli a lunga scadenza continuano ad offrire rendimenti e di conseguenza anche rischi piuttosto elevati.
In tal senso va sottolineato che il 2012 sarà un anno cruciale per l'Italia in quanto dovrà emettere qualcosa come 450 Miliardi di euro (pari a 1/5 del totale del proprio debito pubblico) quindi valuterei con estrema attenzione investimenti a lungo termine (al momento non farei investimenti superiori ai 18 mesi) anche perchè l'evoluzione dello scenario macroeconomico internazionale sembra piuttosto negativo per i prossimi 2 anni.