Chiusura in leggero ribasso per l'indice italiano Ftse Mib. Dopo il rally di ieri l'indice milanese ha accusato un calo dello 0,23% a quota 15106 punti, ben al di sopra dei minimi di giornata. Graficamente la giornata odierna appare come una salutare pausa di riflessione dopo il rialzo di ieri e potrebbe innescare un nuovo rialzo per i prossimi giorni. Infatti, come già avevo scritto 2 giorni fa, il mercato italiano sembra impostato al rialzo (almeno nel brevissimo tempo) e già domani potrebbe salire verso i 15300-15400 punti. L'eventuale rottura di quest'ultimo livello se accompagnato da cospicui volumi potrebbe rappresentare un nuovo segnale positivo con target intermedio a 15600 e 15700 punti e successivamente a 16000 punti.
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martedì 30 agosto 2011
domenica 28 agosto 2011
Estate rovente per i mercati ma c'è qualche timida speranza
Siamo finalmente arrivati a fine agosto. L'estate e le vacanze si avviano alla conclusione ma sui mercati permane una situazione di allarme e di instabilità. Da un punto di vista macro l'economia italiana si trova sempre più in difficoltà a causa della crisi economica e della crisi dei debiti pubblici sovrani. Guardiamo qualche grafico per capire al meglio la situazione:
Lo Spread tra i titoli a 10 anni italiani e quelli tedeschi ha raggiunto il 2,91% dopo che a metà agosto si era spinto fino al 4%. Finchè tale valore rimarrà al di sopra del 2% il mercato azionario italiano rimarrà ancora sotto assedio e sarà opportuno calibrare i propri investimenti in base al proprio profilo di rischio.
Discorso simile per i Btp decennali italiani che a venerdì offrivano un rendimento del 5,07% rispetto ai massimi del 6,18% registrati a luglio.
Finchè i titoli di stato italiani offriranno un rendimento superiore al 4,5% la situazione rimarrà ancora molto delicata e sarà fondamentale per il prossimo futuro controllare da vicino l'evoluzione di questo grafico.
Per quanto riguarda l'indice italiano Ftse mib che venerdì ha chiuso in calo a quota 14800 punti, la situazione appare piuttosto contrastata.
clicca sul grafico per ingrandirlo |
L'indice italiano il 23 maggio 2011 ha violato al ribasso la media mobile a 200 giorni (rappresentata dalla linea blu) e da quel momento ha intrapreso un trend decisamente ribassista che lo ha portato da 21200 punti ad un minimo di 14200 punti toccati qualche giorno fa.
Tuttavia negli ultimi giorni la forza ribassista sta venendo meno sul nostro indice e il Macd (rappresentato sotto il grafico dalle due curve) segnala una probabile inversione rialzista di breve-medio periodo. In tal senso è plausibile assumere delle posizioni rialziste sul nostro indice con stop loss sotto i 14200 punti.
A mio avviso dopo un luglio ed un agosto completamente negativi si prospetta un rimbalzo in area 17400 punti entro fine settembre.
Ovviamente le scelte politiche ed economiche influenzeranno l'andamento dei mercati ma stavolta, rispetto a qualche giorno fa, ci sono dei timidi segnali positivi, almeno da un punto di vista grafico.
martedì 23 agosto 2011
Milano vicina ai minimi ma forse è tempo di comprare qualcosa!
Ennesima chiusura in territorio negativo per l'indice Ftse Mib. A fine seduta l'indice Milanese ha accusato un calo dell' 1,04% a quota 14707 punti. La giornata si era aperta in territorio positivo con l'indice che era andato a testare la resistenza posta a 15200 punti. Tuttavia nel corso della seduta le vendite sono tornate sul mercato, affossando ancora una volta il comparto industriale e bancario. Graficamente la situazione appare ancora molto critica ma la chiusura sopra i minimi di giornata (14557 punti) lascia qualche timida speranza per i prossimi giorni. A mio avviso nell'ultimo mese il mercato italiano ha scontato in maniera eccessiva sia una possibile nuova recessione, sia la crisi del debito pubblico, sia la crisi dell'area euro.
Il 22 luglio il Ftse Mib era vicino ai 20.000 punti mentre adesso è sceso a 14707 punti (perdendo oltre il 25%). Dati i livelli di iper-venduto raggiunti e dato il pessimismo cosmico che sovrasta in tutti i giornali e televisioni, credo che non sia un azzardo iniziare a costruire un portafoglio titoli da mantenere per qualche tempo su questi valori, in particolare sui titoli che sono stati maggiormente colpiti negli ultimi giorni. Ad esempio Fiat è sceso sotto i 4 euro, mentre Intesa viaggia sui minimi storici (1,095) e Unicredit (0,875).
Personalmente azzarderei qualcosa in tal senso utilizzando degli stop loss attorno ai 14500 punti per quanto riguarda l'indice. Inoltre, graficamente alcuni oscillatori iniziano a mostrare chiari segni di divergenze rialziste...vedremo
lunedì 22 agosto 2011
Prove di rally a Milano ma il finale non è dei migliori
Chiusura in rialzo per la borsa di milano quest'oggi. A fine giornata dopo una giornata caratterizzata ancora una volta da un'elevata volatilità l'indice Ftse Mib ha messo a segno un rialzo del 1,78% a quota 14861 punti.
In apertura, l'indice era andato a testare i minimi di venerdì scorso attorno ai 14400 punti e da li aveva intrapreso un poderoso rally, proseguito fino alle 15 e 30.Infatti, dopo aver toccato un massimo di 15237 punti, l'indice ha ridotto i guadagni a causa dell'andamento incerto di Wall Street ma nonostante questo il rialzo a fine seduta è stato piuttosto interessante.
Graficamente la situazione appare in leggero miglioramento ma domani sarà una giornata importante per delineare il trend settimanale. Infatti, l'eventuale tenuta dei 14800 punti potrebbe riportare l'indice verso i 15000 punti e successivamente a 15200-15250 e poi a 15400. Al contrario l'eventuale rottura dei 14800 punti sarebbe da interpretare negativamente con primo target a 14600 e successivamente a 14400 e poi a 14130. Al di sotto dei 14000 punti lo scenario sarebbe completamente deteriorato e le vendite potrebbero scatenare nuovi violenti crolli.
Da un punto di vista macro la situazione appare ancora molto complessa: la Germania continua a non rendersi disponibile per quanto riguarda gli Eurobond mentre la recessione sembra sempre più vicina per l'Italia, l'Europa e gli Usa.
In tal senso va sottolineato il report di Deutsche Bank che ha tagliato la stima sulla crescita dell'Eurozona ad un magro +0,8% annuo dall'1,5% precedente.
Nei giorni scorsi invece erano state le banche americane (JpM,City,Goldman Sachs) a lanciare l'allarme sulla crescita economica negli Stati Uniti d'America. Infatti secondo le nuove stime il Pil americano crescerà decisamente meno di quanto previsto sia nel terzo che nel quarto trimestre del 2011.
A questo punto ai vertici della Fed credo che si inizi a parlare sempre più spesso di QE3...vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.
Graficamente la situazione appare in leggero miglioramento ma domani sarà una giornata importante per delineare il trend settimanale. Infatti, l'eventuale tenuta dei 14800 punti potrebbe riportare l'indice verso i 15000 punti e successivamente a 15200-15250 e poi a 15400. Al contrario l'eventuale rottura dei 14800 punti sarebbe da interpretare negativamente con primo target a 14600 e successivamente a 14400 e poi a 14130. Al di sotto dei 14000 punti lo scenario sarebbe completamente deteriorato e le vendite potrebbero scatenare nuovi violenti crolli.
Da un punto di vista macro la situazione appare ancora molto complessa: la Germania continua a non rendersi disponibile per quanto riguarda gli Eurobond mentre la recessione sembra sempre più vicina per l'Italia, l'Europa e gli Usa.
In tal senso va sottolineato il report di Deutsche Bank che ha tagliato la stima sulla crescita dell'Eurozona ad un magro +0,8% annuo dall'1,5% precedente.
Nei giorni scorsi invece erano state le banche americane (JpM,City,Goldman Sachs) a lanciare l'allarme sulla crescita economica negli Stati Uniti d'America. Infatti secondo le nuove stime il Pil americano crescerà decisamente meno di quanto previsto sia nel terzo che nel quarto trimestre del 2011.
A questo punto ai vertici della Fed credo che si inizi a parlare sempre più spesso di QE3...vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.
domenica 21 agosto 2011
Dopo le vacanze si ritorna operativi
Dopo alcuni giorni di vacanza sono tornato ad occuparmi di mercati finanziari. In questi giorni è successo veramente di tutto, crolli, rimbalzi ed ulteriori crolli. I mercati sono ancora in preda alla volatilità e all'emotività degli eventi. Difficile dire cosa accadrà domattina alla riapertura delle borse ma credo che il sentiment rimarrà improntato al ribasso se non dovessero esserci accordi dell'ultim'ora da parte dei vertici europei.
sabato 13 agosto 2011
Il governo vara la stangata di agosto: Una manovra da 45 Miliardi di euro in due anni
E alla fine è arrivata la maxi-stangata. Dopo le turbolenze dei giorni scorsi, i crolli e il mega rimbalzo di piazza affari (+8,3% in due sedute) il governo è sceso in campo e ha messo le mani nelle tasche degli italiani.
Il premier Berlusconi ha ringraziato Tremonti per il lavoro intenso degli ultimi giorni e ha definito equilibrato il provvedimento adottato dicendo inoltre: " Il nostro cuore gronda di sangue, mai il nostro governo aveva messo le mani nelle tasche degli italiani, ma la crisi è mondiale e ha colpito anche gli Stati Uniti d'America".
La manovra aggiuntiva, da attuare in 24 mesi,dovrebbe portare nelle casse dello stato 20 Miliardi di euro nel 2012 e 25,5 Miliardi di euro nel 2013 abbassando il rapporto Deficit/Pil dal 3,9% di quest'anno all'1,4% nel 2012 al pareggio nel 2013.
Sebbene non siano stati ancora definiti in pieno tutti i punti dal ministro Tremonti, ecco in breve quello che dovrebbe essere varato:
Rendite Finanziarie:
Dal 1 gennaio 2012 aumenta al 20% la tassazione su tutte le rendite finanziarie, esclusi gli interessi dei titoli di stato che restano al 12,5%.
In altre parole tutti i guadagni realizzati dalla compravendita di azioni sui mercati azionari saranno tassati al 20%. Scende invece dal 27% al 20% la tassazione sui conti correnti.
Tracciabilità a 2500 euro e Senza scontrino rischio chiusura degli esercizi commerciali.
Tracciabilità di tutte le transazioni superiori ai 2.500 euro con comunicazione all'Agenzia delle entrate delle operazioni per le quali è prevista l'applicazione dell'Iva. E' quanto prevede la bozza di manovra che sarà discussa nel corso del Consiglio dei ministri di stasera, nella parte relativa al cosiddetto 'spesometro', già in vigore. E' inoltre previsto l'inasprimento delle sanzioni, fino alla sospensione dell'attività, per la mancata emissione di fatture o scontrini fiscali. In particolare i professionisti che in cinque anni commetteranno quattro omissioni di fatture potranno essere sospesi dall'albo e quindi chiudere lo studio per un minimo di tre giorni fino a un massimo di un mese.
Enti territoriali:
E' prevista la soppressione delle Provincie sotto i 300.000 abitanti, ma solo dopo il prossimo censimento. I capoluoghi interessanti dal provvedimento (36), stando a una verifica informale, sarebbero i seguenti:
Ascoli Piceno, Asti, Belluno, Benevento, Biella, Caltanissetta, Campobasso, Carbonia-Iglesias, Crotone, Enna, Fermo, Gorizia, Grosseto, Imperia, Isernia, La Spezia, Lodi, Massa Carrara, Matera, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia Tempio, Oristano, Piacenza, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo, Savona, Siena, Sondrio, Terni, Trieste, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Vibo Valentia. Resta da capire la sorte di Aosta, provincia con meno di 300 mila abitanti ma di una regione a Statuto speciale.
Ascoli Piceno, Asti, Belluno, Benevento, Biella, Caltanissetta, Campobasso, Carbonia-Iglesias, Crotone, Enna, Fermo, Gorizia, Grosseto, Imperia, Isernia, La Spezia, Lodi, Massa Carrara, Matera, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia Tempio, Oristano, Piacenza, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo, Savona, Siena, Sondrio, Terni, Trieste, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Vibo Valentia. Resta da capire la sorte di Aosta, provincia con meno di 300 mila abitanti ma di una regione a Statuto speciale.
In più la nuova manovra prevede la fusione dei Comuni sotto i mille abitanti, con sindaco anche assessore, e la riduzione dei componenti dei Consigli regionali. Si tratta di circa 1.500 piccoli Comuni. Sempre in tema di enti territoriali, il decreto riduce di 6 miliardi di trasferimenti nel 2012 e di 3,5 nel 2013. Per le regioni il peso della riduzione dei fondi è pari a 1 miliardo di euro.
Pubblico impiego : Tredicesime a rischio e Tfr dopo 24 mesi
Se l'obiettivo di riduzione della spesa indicato non verrà rispettato saranno congelate le tredicesime mensilità dei dipendenti. La secondo misura riguarda il Tfr, che non verrà più liquidato entro sei mesi dal momento del pensionamento ma entro 24 mesi. Infine, il taglio al personale: dovrà essere assicurata una riduzione del 10% del numero dei dirigenti di seconda fascia e del 10% dei dipendenti delle amministrazioni centali entro il marzo del 2012.
AUMENTO IRPEF: AUTONOMI OLTRE 55MILA EURO
Un aumento della quota Irpef per gli autonomi, forse a partire dall'attuale 41% per i redditi oltre i 55.000 euro. La misura, inizialmente prevista per 2-3 anni, potrebbe essere a carattere permanente.
PENSIONI :Anzianità a 65 anni per le donne
Il consiglio dei ministri ha approvato solo l'anticipo al 2016 (rispetto al 2020) del gradualissimo aumento del requisito di età per il pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici del settore privato. Si partirà con un incremento di un mese il primo anno, due mesi il secondo anno (2018) e via via con gradini di sei mesi negli ultimi anni della transizione che si conclude nel 2027. Al requisito di età si aggiungerà, naturalmente, la finestra unica di un anno e i mesi di posticipo legati all'aspettativa di vita.
MINISTERI : Ridotti i fondi Fas
Il taglio di 6 miliardi ai ministeri previsto nella manovra di Ferragosto arriverà attraverso la riduzione dei fondi Fas. Si tratta di tagli alla banda larga per quanto riguarda il ministero dello Sviluppo economico, meno risorse per la prevenzione di rischi di dissesto idrogeologico per quanto riguarda il ministero dell'Ambiente. Queste voci (dissesto idrogeologico e banda larga) sono infatti finanziati attraverso i fondi Fas. Berlusconi ha precisato che non saranno toccati i finanziamenti per l'edilizia scolastica e carceraria.
FESTIVITÀ Spostate alla domenica
Vengono spostate alla domenica le festività non religiose (non concordatarie) che cadono in un giorno infrasettimanale. Le festività spostate sono: il 25 aprile (festa della Liberazione), il 2 giugno (festa della Repubblica) e il 1° maggio (festa dei lavoratori).Intatte invece le festività religiose.
COSTI DELLA POLITICA : Tagliate 54mila poltrone
Nella dieta della politica perderanno la poltrona quasi 54 mila persone tra cui anche alcuni deputati e senatori, cancellati dalla legge costituzionale che dovrebbe anche rimodularne le indennità. Queste ultime, infatti, dovranno essere collegate al tasso di presenza ai lavori parlamentari. Aboliti i doppi incarichi, di parlamentare e sindaco o assessore e rafforzate le incompatibilità come quelle tra amministratore locale e presidente o consigliere di amministrazione delle società partecipate.
Inoltre voli in classe economica per deputati e senatori, amministratori pubblici, dipendenti dello stato, componenti di enti ed organismi. Secondo quanto riferito da fonti governative, è previsto inoltre un "contributo di solidarietà" anche per deputati e senatori pari al 10% per i redditi superiori ai 90 mila euro ma inferiori a 150 mila, e del 20% per quelli superiori a 150 mila euro. Esattamente il doppio di quanto previsto per i dipendenti pubblici e privati. Inoltre, per i dipendenti 'normali' il contributo è deducibile, mentre per gli 'onorevoli' non lo sarà.
Contributo di solidarietà :
Sul fronte fiscale la più pesante delle misure varate è il contributo di solidarietà biennale: sarà pari al 5% per i redditi sopra 90mila euro e del 10% sopra 150mila; un prelievo forzoso in linea con quello già in vigore nel settore pubblico per le pensioni più elevate (solidarietà raddoppiata per i parlamentari).
(fonte Sole 24 ore) :
Il comunicato finale di Palazzo Chigi parla genereciamente di "misure in materia di giochi ed accise sul fumo" ma a riguardo ancora non si sa nulla.
Concludendo credo che tale manovra sia sulla carta davvero molto pesante e peserà nettamente sia sulle tasche degli italiani che sulla crescita economica italiana per i prossimi due anni. Tuttavia, va sottolineato lo sforzo per mantenere i conti pubblici in ordine e la riduzione dei costi della politica e degli sprechi del paese Italia. Molto pertinenti, a mio avviso, la soppressione delle province e la fusione dei comuni. Con tale manovra i conti pubblici italiani dovrebbero tornare velocemente in ordine e la speculazione internazionale dovrà trovare, almeno per il momento, un' altra preda su cui scatenare la propria forza distruttrice.
Ricordandovi che il mercato azionario italiano riaprirà martedì mattina vi auguro di trascorrere un felice Ferragosto. Buone Vacanze.
La consob blocca le vendite allo scoperto
Belgio, Italia, Francia e Spagna bloccano lo short-selling, cioè la vendita allo scoperto di titoli.
Ecco il Comunicato stampa dal sito della Consob:
La Commissione ha deciso ieri, con la delibera n. 17902, l’adozione di misure restrittive sulle posizioni nette corte. La decisione - presa sulla base l'articolo 74 del Tuf, che assegna alla Consob il compito di vigilare sui mercati regolamentati al fine di assicurare la trasparenza, l'ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori adottando, in caso di necessità e urgenza, i provvedimenti necessari - tiene conto della la straordinarietà delle condizioni di mercato rilevate nelle sedute del mese di agosto 2011, caratterizzate da un rilevante incremento della volatilità.
Delibera CONSOB
1. E' fatto divieto di assumere posizioni nette corte ovvero incrementare posizioni nette corte esistenti, anche intraday, in relazione al capitale degli emittenti inclusi nella lista pubblicata sul sito internet della Consob.
2. Il divieto di cui al punto 1 si applica a chiunque, persone fisiche, persone giuridiche e altri soggetti giuridici, sia italiani che esteri.
3. Le presenti disposizioni non si applicano all'attività posta in essere, nello svolgimento della propria funzione, dai market maker nonché all'attività posta in essere nello svolgimento della propria funzione nei mercati regolamentati dagli specialisti, così come definiti nel Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA, e da intermediari che operano in esecuzione di un contratto di liquidità (liquidity provider).
Le disposizioni di cui alla presente delibera hanno effetto dalle ore 09.00 del 12 agosto 2011 e resteranno in vigore per 15 giorni.
La presente delibera viene pubblicata nel sito internet e nel Bollettino della Consob.
Emittenti oggetto della delibera n. 17902 del 12 agosto 2011
CarigeBanca Finnat
Banca Generali
Banca Ifis
Banca IntermobiliareBanca Monte Paschi Siena
Banca Popolare Emilia Romagna
Banca Popolare Etruria e Lazio
Banca Popolare Milano
Banca Popolare Sondrio
Banca Profilo
Banco di Desio e BrianzaBanco di Sardegna Risp
Banco Popolare
Cattolica Assicurazioni
Credito Artigiano
Credito Emiliano
Credito Valtellinese
Fondiaria - Sai
Generali
Intesa Sanpaolo
Mediobanca
Mediolanum
Milano Assicurazioni
Ubi Banca
Unicredit
Unipol
Vittoria Assicurazioni
venerdì 12 agosto 2011
Fiducia dei consumatori ai minimi degli ultimi anni e Wall Street riduce i guadagni
La fiducia dei consumatori (dato elaborato dall'Università del Michigan) per il mese di agosto è risultata in calo a 54,9 contro il 62 atteso, dal 63,7 del mese precedente. Si tratta del peggior dato del terzo millenio e a uno dei livelli più bassi da quando il dato viene elaborato.
Nel primo pomeriggio era stato pubblicato il dato sui consumi (vendite al dettaglio) del mese di luglio, cresciuti dello 0,5%, esattamente quanto stimato dal consenso. Ma il dato è migliore delle attese al netto del settore auto, ovvero +0,5% contro +0,3% atteso, e al netto del settore auto + gas, ovvero +0,3% contro +0,2% atteso.
In questo momento l'indice Dow jones segna un rialzo dello 0,28% mentre il Ftse Mib è passato da +4,5% ad un più modesto +2,6% vedremo cosa accadrà fino a fine seduta.
mercoledì 10 agosto 2011
Giornata da Incubo per Milano: Ftse Mib - 6,65%
Giornata da incubo quella di oggi per tutti i mercati azionari internazionali:
Peggio di tutti ha fatto il nostro Ftse Mib che ha accusato un calo del 6,65% a quota 14676 punti. Violenti i cali su tutti i comparti, in primis quello bancario: Intesa ha raggiunto nuovi minimi storici a 1,13 euro ad azione e Unicredit è crollata a 0,967 euro ad azione. A questo punto diventa difficile fare qualsiasi previsione dato il panico e l'estrema volatilità dei mercati. Basti pensare che quest'oggi l'indice Italiano dai massimi di giornata è sceso dell'8%. Il calo odierno ha bruciato qualcosa come 22 Miliardi di euro di capitalizzazione . Il valore dell'intero listino scende a questo punto a soli 343 Miliardi di euro, valore molto vicino a quello toccato a Marzo 2009.
In due giorni di Borsa in Europa e negli Stati Uniti sono stati bruciati oltre 900 miliardi di euro, secondo gli analisti di Dexia Securities. Ai 2.477 miliardi di capitalizzazione andati in fumo tra l'8 febbraio e giovedì 4 agosto, si legge nel report, bisogna adesso aggiungere 916 miliardi persi nelle sedute del 5 e dell'8 agosto.
Tra l'altro, prima dell'apertura e per la seconda volta questa settimana, la prima lunedì, il New York Stock Exchange ha applicato la cosiddetta "Rule 48", una regola solitamente poco usata volta a rendere più agevole l'apertura in giornate di forte volatilità. La regola, la cui applicazione deve essere decisa da un responsabile del floor, sospende la comunicazione dei prezzi dei titoli prima dell'apertura delle contrattazioni, rendendo più facile e veloce l'avvio degli scambi. In precedenza era stata invocata il 27 gennaio.
Nemmeno il buon esito dell'asta odierna dei Bot a 12 mesi è stato in grado di riportare la fiducia sul mercato italiano. Nell'asta, infatti, è stato collocato l'intero importo di 6,5 miliardi di euro a fronte di una domanda pari a 12,642 miliardi. I rendimenti sono scesi di 0,711 punti percentuali a 2,959%. In calo anche il rendimento del Btp decennale italiano sceso al 5,09% grazie all'intervento della Bce sul mercato secondario. Stabile anche lo Spread con i titoli tedeschi a dieci anni a 290 punti base.
A scatenare il panico sui mercati internazionali, quest'oggi è stata Societe Generale che alla fine ha chiuso in calo del 12% a causa di alcuni rumors di un possibile downgrade della Francia (cosa smentita sia dal governo francese che dalle varie agenzie di rating che hanno confermato la tripla A).
Graficamente parlando la situazione per il nostro indice si fa drammatica. Da inizio 2011 il mercato italiano ha accusato un calo del 36%. Infatti rotti i 15000 punti il mercato è sceso senza nessun tentativo di rimbalzo e a questo punto sembra diretto in primis a 14500 e poi a 14000, 13700 ed eventualmente a 13000 punti. Sotto tale livello rimangono solo i minimi intraday toccati a marzo 2009 a quota 12330 punti.
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Altro che Downgrade..le agenzie di rating finiscono sotto inchiesta
Secondo quanto riporta il sole 24 ore la procura di Trani ha avviato un'inchiesta contro due agenzie di Rating: Standard & Poor's e Moody's con l'accusa di manipolazione di mercato:
«Giudizi falsi, infondati o comunque imprudenti» sul sistema economico-finanziario e bancario italiano.
La Guardia di finanza di Bari ha prelevato la documentazione relativa al procedimento di registrazione delle due Agenzie e già sei persone sono indagate nell'ambito dell'inchiesta: tre analisti di S&P, uno di Moody's e i due responsabili legali per l'Italia delle due agenzie. Gli analisti di Standard e Poor's indagati sono Eilen Zhang, Frank Gill e Moritz Kraemer (quest'ultimo responsabile per il debito europeo), ai quali si aggiunge un non identificato dirigente senior analyst di Moody's e un numero imprecisato di «persone da identificare».
Dal sole 24 ore:
Per quanto riguarda Moody's, gli indagati sono accusati del reato di «manipolazione del mercato» per avere «elaborato e diffuso» il 6 maggio 2010, «a mercato aperto, verso le ore 11.15, notizie false (anche in parte) sulla tenuta del sistema economico e bancario italiano». Nel report sarebbero stati espressi «giudizi da ritenersi falsi, infondati o comunque imprudenti secondo quanto asserito da altre Agenzie di rating oltre che dalle supreme Autorità nazionali». Secondo la Procura, «in conseguenza della diffusione dei giudizi di Moody's si determinava un'alterazione (da quantificare) di strumenti finanziari».
I tre analisti di S&P sono invece accusati, oltre che di «manipolazione del mercato» anche di «abuso di informazioni privilegiate» per aver «elaborato e diffuso», nei mesi di «maggio, giugno e luglio 2011 - anche a mercati aperti - notizie non corrette (dunque false anche in parte), comunque esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema economico-finanziario e bancario italiano». In particolare, il 20 maggio 2011 «divulgavano in un report l'avvenuto taglio dell'outlook del debito sovrano dell'Italia da stabile a negativo», con «giudizi/previsioni da ritenere falsi, parzialmente infondati e comunque imprudenti, tendenziosi e scorretti (anche nelle forme di comunicazione) secondo quanto asserito da altre Agenzie di rating (Moody's e Fitch), oltre che dalle supreme Autorità nazionali (Ministero Economia) che smentiva - alla stregua di dati macroeconomici ufficiali - il giudizio di S&P che (con)causava sensibili perdite di titoli azionari, obbligazionari e dei titoli di Stato nazionali».
Inoltre, «il giorno venerdì 1 luglio 2011 poco dopo le 13.00 (prima della chiusura dei mercati) elaboravano e divulgavano in un'ulteriore nota giudizi negativi sulla manovra finanziaria presentata in Consiglio dei Ministri dal Ministro dell'Economia quando il testo della stessa non era ancora ufficiale e definitivo, così determinando ulteriori turbolenze sul mercato dei titoli e sulle aste dei titoli di Stato».
La procura di Trani basa la propria competenza sul fatto di essere stato il primo (ed unico) ufficio del pm ad iscrivere la notizia di reato. Nell'ambito dell'inchiesta sono già state sentite numerose persone - tra cui l'ex premier Prodi, il governatore di Bankitalia Draghi e il ministro dell'Economia Tremonti - ed acquisita copiosa documentazione: per ultimo, appunto, le carte relative al procedimento di registrazione delle Agenzie presso la Consob per verificare la sussistenza «dei requisiti e delle condizioni» per l'esercizio di attività di rating nei confronti di «entità italiane».Proprio l'anno scorso scrissi svariati articoli a riguardo:
Quest'oggi sono davvero contento che la giurisprudenza italiana sia finalmente scesa in campo per difendere gli interessi italiani.
Questo forse aiuterà le società di rating ad essere più trasparenti e meno spensierate nel dare giudizi sui vari paesi analizzati.
L'Europa in tal senso credo dovrebbe iniziare a creare una propria agenzia di Rating completamente indipendente sia a livello economico che a livello politico che possa finalmente ridare quella trasparenza e quell'indipendenza ai mercati finanziari di cui hanno bisogno in questo particolare momento.
martedì 9 agosto 2011
Tu chiamale se vuoi...... Inversioni.....
Giornata da ricordare quella di oggi per i mercati azionari internazionali. In Europa in mattinata è successo veramente di tutto: Dopo un'avvio in deciso rialzo (+2,3%) gli indici sono letteralmente precipitati.A un certo punto l'indice italiano Ftse Mib ha accusato un calo superiore al 3% ( minimo a 15135 punti) mentre Londra, Parigi e Francoforte perdevano quasi il 5%. Incredibile quanto successo al Dax tedesco che è passato da 5998 punti alle 9 e 10 minuti a 5500 punti alle 10 e 30 minuti per chiudere poi a 5917 punti.
A fine seduta complice l'avvio in recupero dell'indice Dow Jones i listini europei hanno recuperato terreno e hanno chiuso in territorio positivo. Ftse Mib a +0,52% a 15721 punti.
In serata il mercato ha festeggiato la decisione della Fed di mantenere i tassi di interessi inalterati fino a giugno 2013. A partire dalle 20 e 40 l'indice Dow Jones ha messo il turbo salendo di oltre 600 punti in poco più di un'ora. ( Sinceramente non avevo mai visto nulla di simile fino a questo momento). A mio avviso tale reazione indica che il mercato ha tutta l'intenzione di invertire questo trend ribassista di questi ultimi giorni.
Graficamente parlando, per quanto riguarda l'indice Sp500 sembra configurarsi una netta inversione di tendenza partita dalla tenuta del supporto a quota 1100 punti con primo target a quota 1200 punti e successivamente a 1250.
Per quanto riguarda il nostro indice Ftse Mib i primi target transitano in area 16040 16200 e 16400 punti. Successivamente le prossime resistenze transitano in area 16800 punti e poi 17000.
Come avevo scritto ieri, alcuni titoli industriali quest'oggi sono rimbalzati in modo aggressivo dai livelli di questa mattina ( Fiat e Saipem) e potrebbero continuare a salire anche domani. Attenzione anche a Unicredit e Intesa che potrebbero mettere a segno rialzi a doppia cifra dopo i crolli delle scorse settimane.
Wall Street Crolla: Sp500 -6,66% ma il calo prosegue anche dopo la chiusura
Il grafico sovrastante parla da solo... in una sola seduta l'indice americano Sp 500 ha accusato un calo del 6,66% chiudendo a quota 1119 punti.
Si tratta della peggiore seduta dal 1 dicembre 2008. Crollo totale per Bank of America ( -20%). Successivamente i futures hanno continuato a scendere e in questo momento vengono scambiati a 1102 punti. A questo punto il mercato si trova su un livello chiave: o si riparte all'insù con target 1200 punti oppure il listino continuerà a scendere per andare a 1050 e successivamente a 1000 punti. Vedremo cosa accadrà. A questo punto fare previsioni risulta praticamente impossibile anche perchè con questa volatilità i prezzi subiscono oscillazioni nell'ordine del 2-3% in pochi minuti....
lunedì 8 agosto 2011
Dopo una giornata da pazzi Milano incassa il settimo ribasso consecutivo
In una giornata di pura follia il Ftse Mib ha chiuso in calo del 2,43% a 15639 punti, il Ftse Italia All Share del 2,5% a 16312 punti. A Londra il Ftse-100 ha perso il 3,39%, a Parigi il Cac-40 il 4,68%, a Francoforte il Dax il 5,02% sotto i 6000 punti, a Madrid l'Ibex il 2,44%. La borsa Svizzera ha accusato un calo del 6%.
Questa mattina l'indice italiano era partito con un balzo del 4,5% a seguito della decisione della Banca Centrale Europea di acquistare sul mercato secondario titoli di Stato Italiani e Spagnoli. Decisione che ha avuto riflessi positivi soprattutto sullo spread Btp-Bund, sceso a 300 punti base dai 375 punti base della chiusura di venerdì. L'indice sui massimi di giornata si è scontrato con la resistenza dei 16800 punti e da quel momento le vendite sono tornate a colpire il Ftse Mib. Infatti l'euforia iniziale ha lasciato spazio al pessimismo innescato dal downgrade di Standard & Poor's sugli Stati Uniti. L'agenzia di valutazione ha infatti declassato per la prima volta nella storia il debito a stelle e strisce da AAA a AA+, dichiarando che c'è una possibilità su tre che il voto degli Stati Uniti venga ulteriormente ridotto nei prossimi 18 mesi.
Molto penalizzati i titoli industiali: Fiat Spa è scesa del 9,64% a 4,988 euro, Fiat Industrial è scivolata del 10,40% a 6,75 euro. Pirelli ha ceduto il 10,30% a 5,23 euro, Tod's l'8,80% a 74,60 euro, Diasorin il 7,74% a 26,71 euro, Saipem l'8,12% a 27,06 euro, Tenaris il 7,85% a 11,86 euro, Prysmian il 7,14% a 10,54 euro.
Il comparto bancario è riuscito invece a difendersi piuttosto bene: Monte dei Paschi ha ceduto lo 0,22% a 0,458 euro, Intesa SanPaolo lo 0,15% a 1,297 euro, Ubi Banca il 4,38% a 2,75 euro. Positive Unicredit (+0,38% a 1,067 euro) e Popolare di Milano (+1,59% a 1,343 euro). Il Banco Popolare ha chiuso in rialzo dell'1,84% a 1,165 euro.
Nelle ultime 7 Sedute , chiuse tutte in territorio negativo, il nostro indice ha accusato un calo del 18,7%. A questo punto per tornare ai livelli del 21 luglio (19500 punti) il Ftse Mib dovrebbe guadagnare il 25%.....
In base ai miei calcoli, basati sulla serie storica degli ultimi 12 anni, soltanto nello 0,17% dei casi il nostro indice ha accusato cali superiori negli ultimi 7 giorni di contrattazione. In tal senso si potrebbe provare qualche acquisto oltre che sui titoli bancari anche sui titoli industriali particolarmente colpiti quest'oggi. Tuttavia data l'elevatissima volatilità è consigliabile mantenere la calma e accontentarsi di buoni guadagni intraday senza esporsi in modo considerevole.
Da un punto di vista grafico infatti il trend rimane impostato nettamente al ribasso e il violento tracollo di oggi dai prezzi di apertura lascia davvero molte preoccupazioni nei cuori degli investitori italiani. Piuttosto preoccupante anche l'andamento del Dow Jones americano che in questo momento accusa un calo del 2,95% a quota 11100 punti. ( Bank of america scende del 16%...). In poche sedute l'indice americano è passato da 12600 a 11100 punti, accusando uno dei maggiori cali settimanali dalla crisi del 2008.
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