Nuova giornata di passione per gli investitori italiani. A fine seduta il Ftse Mib ha accusato un calo del 3,30% a quota 15908 punti. Violenti i cali del settore bancario: sono scivolate del 10-11%% Mps e Bpm, seguite dal Banco Popolare (-7%) e Ubi (-6,5%). Male anche Intesa San paolo (-5,3%) e Unicredit (-5,9%).
Da segnalare anche il tonfo di Premafin (-14%),Fondiaria Sai (-14%) e Unipol (-3% oggi dopo il-7% di ieri).
Da un punto di vista grafico la situazione volge al peggio per il listino italiano che durante tutta la seduta ha mostrato un'estrema debolezza ed infatti ha chiuso sui minimi di giornata. Va segnalato inoltre che si tratta del 3° ribasso consecutivo e che milano ha perso oltre 1000 punti negli ultimi 8 giorni.
Come si può osservare dal grafico sottostante, quest'oggi è stata rotta al ribasso la trend-line rialzista di medio periodo passante attorno ai 16400 punti. I successivi supporti sono stati rotti abbastanza facilmente e la chiusura al di sotto della media mobile a 200 giorni è un segnale piuttosto allarmante per il listino azionario italiano. Inoltre l'oscillatore Macd ( rappresentato al di sotto della linea dei prezzi) ha assunto una pendenza negativa e conferma il downtrend di breve periodo. A questo punto, l'eventuale rottura dei 15900 punti aprirebbe le strade a un nuovo ribasso con target immediato a 15800 punti e successivamente sull'importantissimo supporto statico passante in area 15640-15600 punti. Tuttavia, data la violenza del ribasso degli ultimi 3 giorni mi aspetto qualche tentativo di rimbalzo per domani mattina con primi target passanti in area 16000 punti e 16200 punti. Soltanto il ritorno sopra i 16500 punti riporterà un po di fiducia sul mercato italiano ma al momento mi sembra uno scenario meno probabile.
Da un punto di vista macroeconomico va segnalato che le nuove previsioni sul Pil italiano da parte dell'Ocse parlano di una contrazione del Pil nel corso del primo trimestre del -1,6% e di un -0,1% nel secondo trimestre. ( Pochi giorni fa in quest'articolo ( italia-sempre-piu-in-crisi ) avevo scritto che mi aspettavo un calo del Pil italiano a fine 2012 tra il -1,5% e il -2%....
Queste notizie hanno portato al nuovo rialzo dello Spread con i titoli tedeschi a 10 anni salito a quota 346 punti base. Il rendimento del Btp decennale è infatti nuovamente salito al 5,21%.
L'eventuale superamento dei 350 punti sarebbe molto preoccupante e aprirebbe lo scenario a nuovi crolli borsistici. Infatti osservando il grafico sottostante lo spread potrebbe facilmente tornare sui 375 punti e successivamente a quota 400 punti.
Sul fronte internazionale tornano i timori di un rallentamento dell'economia mondiale e del rischio sovrano per la Zona euro. Oggi S&P ha detto che la Grecia potrebbe ristrutturare il suo debito un'altra volta e questo comporterebbe un nuovo impegno da parte del Fondo Monetario Internazionale.
Ma molte tensioni si possono notare anche nell'andamento dei rendimenti dei titoli portoghesi e spagnoli....
Sul fronte automobilistico va segnalato il nuovo rincaro dei prezzi della benzina che nei distributori Ip e Shell ha superato quota 1,9 euro al litro (rispettivamente 1,905 e 1,900). Nuovo massimo anche per il diesel a 1,795 euro al litro.
Secondo Federauto (Paolo Bernacchi) le immatricolazioni a Marzo subiranno un vero e proprio tracollo (-32%) . Il numero uno di Federauto aggiunge: "voglio sottolineare che l'attacco concentrico all'auto fatto a colpi di accise sui carburanti, aumenti di Iva, superbollo per le auto prestazionali, aumento dei pedaggi autostradali ed RC, sta dando i suoi frutti: ha ucciso la domanda". Bernacchi si domanda infine: "traguarderemo nuovi record negativi sull'occupazione, sull'inquinamento, sulla vetusta' del parco circolante? Se qualcuno non interviene sara' inevitabile"....