Che cos'è un cigno nero? E' un evento altamente improbabile con tre caratteristiche fondamentali.
1: è isolato e imprevedibile
2: ha un impatto enorme
3: la nostra natura ci spinge ad architettare a posteriori giustificazioni della sua comparsa, per renderlo meno casuale di quanto non sia in realtà.
L'11 settembre 2001, il successo di google, il crollo di Wall Street del 29 o del 2008 sono dei cigni neri.
Essendo i cigni neri prevedibili solo a posteriori, perchè ci ostiniamo a pianificare il futuro in base alla nostra conoscenza quando le nostre vite vengono sempre modificate dall'ignoto?
Questo è il prologo del libro "Il cigno nero" di Nassim Nicholas Taleb che ci aiuta a riflettere su questi eventi rari e imprevedibili che a volte colpiscono le nostre vite.
In questi giorni i mercati azionari continuano a salire senza sosta mentre la situazione dell'economia reale è sempre più allo sbando. A mio avviso si stanno creando delle situazioni molto particolari che potrebbero far pensare all'arrivo di un nuovo cigno nero. Come detto è impossibile prevedere un cigno nero ma alcuni grafici e alcune situazioni macroeconomiche sembrano suggerire molta prudenza nelle prossime settimane.
Ho selezionato alcuni grafici da prestigiosi blog italiani e americani che voglio mostrarvi.
Come si può osservare facilmente l'indice SP-500 ha guadagnato il 100% dai minimi toccati a marzo 2009. Il recupero dai minimi di 666 punti è stato a dir poco prodigioso e venerdì l'indice Americano ha chiuso a quota 1343 punti in rialzo dello 0,19%, sui massimi degli ultimi 2 anni e mezzo.
A partire dall'inizio della serie storica rialzi così corposi del listino azionario americano ( in 102 settimane) si sono verificati solo altre 2 volte, cioè nel 1934 e nel 1937. Inutile sottolineare cosa è successo dopo...un bel cambiamento di trend con relativo crollo delle quotazioni.
Questo secondo grafico invece mostra il recupero del Dow Jones da Marzo 2009. Quello che sorprende di questo recupero è la mancanza di qualsiasi correzione del listino a partire da settembre 2010. Inoltre nelle ultime settimane c'è stata una ulteriore accelerazione delle quotazioni e lo stocastico ha raggiunto un valore record di 99,68 a livello settimanale. Cambiando l'intervallo temporale l'ipercomprato rimane estremamente marcato: 97,53 a livello giornaliero, 96,49 considerando un time frame di 4 ore, 96,37 considerando un time frame di un'ora.
Insomma siamo di fronte ad un mercato che è salito violentemente senza pause ed è lecito aspettarsi qualche presa di profitto nelle prossime sedute. Sono sicuro che quando verranno violate alcune medie mobili, vedremo gli orsi tornare a Wall Street con una certa violenza per scaricare tutto questo ipercomprato. Ovviamente rimane difficile capire quando questo avverrà.
Fin qui abbiamo parlato di grafici, di analisi tecnica e di serie storiche passate. Ora vediamo la situazione macroeconomica.
Nel post precedente ho riportato numerosi dati macro che mostrano quanto debole sia la ripresa sopratutto in alcuni paesi come i Piigs. In realtà a destare preoccupazione è ancora il sistema bancario e il grafico sottostante (di
intermarketandmore.finanza.com ) è emblematico.
Venerdì 18 febbraio la Bce ha effettuato una operazione di rifinanziamento marginale di 15,8 Miliardi di Euro.
Il giorno successivo la Bce ha effettuato una seconda operazione per un ammontare pari a 16,09 Miliardi di Euro.
Da notare come queste operazioni vengano svolte quotidianamente dalla Bce ma per importi, in media,vicini al Miliardo di Euro. Questa volta invece è successo qualcosa di grave e anche la Bce ha ammesso che non si è trattato di un errore di qualche operatore ma di qualcosa di serio.
Dopo varie ipotesi a riguardo si è capito che le due operazioni sono state effettuate all' 1,75% ( il doppio del tasso di finanziamento in asta) per salvare 2 banche Irlandesi, ancora in piena crisi: Anglo Irish Bank and Irish Nationwide Building Society.
Vedremo lunedì se questa notizia avrà effetti sui Mercati Finanziari. E occhio anche agli altri Piigs, in particolare Portogallo, Grecia e Spagna, che potrebbero avere bisogno di qualche aiuto anche loro.