Giornata a doppia velocità per le borse europee oggi. Questa mattina nei primi minuti di contrattazione l'indice di Milano era sceso violentemente (-1,4%) a causa della drammatica situazione in Egitto che ha intimorito gli investitori nel weekend. Successivamente sono scattate delle ricoperture che hanno riportato l'indice sulla parità e nel primo pomeriggio l'indice ha trovato anche la forza di spingersi fino a 22200 punti (+0,6%). Nel finale di seduta complice un Wall Street senza mordente il Ftse Mib ha rallentato la propria corsa chiudendo a 22050 punti in rialzo dello 0,12%.
Da un punto di vista macro la giornata è stata caratterizzata dal dato dell'inflazione europea (+2,4%) che a mio avviso inizia a diventare preoccupante sia per noi consumatori che per i vertici della BCE.
Discreti invece i dati americani di oggi. Le spese personali sono cresciute dello 0,7% nel mese scorso ( attese di +0,6%) mentre l'indice PMI di Chicago è salito a 68,8 ( sui massimi degli ultimi anni , contro attese di 65).
Da un punto di vista grafico l'indice di Milano ha dato segnali allarmanti questa mattina ma poi tutto è rientrato nel primo pomeriggio. Qualora i prezzi dovessero tornare a scendere i primi supporti transitano a quota 22000-21900 e 21700 punti, quest'ultimo molto importante per il trend settimanale.
Al contrario in caso di nuovi rialzi le prime resistenze passano a 22200 punti e successivamente a 22300. La debolezza del settore bancario quest'oggi indica una certa incertezza degli investitori.
Situazione di incertezza anche a wall street dopo la pesante seduta di venerdì. I future dell'Sp500 sono rimbalzati sul supporto dei 1264 punti e si sono riportati comodamente a quota 1282 nel finale di seduta. Il trend del listino americano di lungo periodo rimane impostato al rialzo e la chiusura vicino ai massimi di seduta è sicuramente un segnale distensivo per gli investitori americani. Tuttavia non escludo qualche sorpresa ribassista nelle prossime sedute.